- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 2.439
- Lingua: italiano
- Moneta: euro (€)
- Clima: Variabile
- Orario: GMT +1 (ora solare) | GMT +2 (ora legale)
- Aeroporto più vicino: Aeroporto di L’Aquila-Parchi “Giuliana Tamburro”
- Porto più vicino: Civitavecchia o Ancona
- Periodo migliore per visitarla: giugno – agosto
Dove si trova
Amatrice si trova nel Lazio in provincia di Rieti, sebbene storicamente sia appartenuta più volte all’Abruzzo. Situata al centro di una conca tra i monti, confina con altre tre regioni italiane: Umbria, Abruzzo e Marche.
La sua posizione strategica individua questa conca come uno dei passaggi migliori per attraversare gli Appennini e passare tra il versante adriatico e quello tirrenico.
Amatrice si trova in una zona fortemente sismica ed è stata più volte colpita da forti terremoti, uno dei quali, nel 2016, ha distrutto gran parte della città.
Si trova a pochi passi dal confine con l’Abruzzo e l’Umbria. Nelle vicinanze di questa caratteristica località si trovano Leonessa, Antrodoco, Cittaducale e Micigliano. Spostandoci nelle regioni vicine, non dista molto l’Aquila, Norcia e Cascia.
Cosa vedere
Il centro storico
Amatrice è un piccolo borgo che, al netto dei violenti terremoti e crolli subiti, si presenta curata e con alcuni monumenti di interesse per il turista in visita. L’atmosfera del centro storico è quella di un piccolo paese dove gli abitanti si conoscono e salutano per strada. Ma oltre alla popolazione locale, si possono ammirare diverse strutture architettoniche storiche, come la Torre Civica del XIII secolo, la Chiesa di Sant’Agostino e quella di San Francesco.
Le vie del borgo regalano scorci interessanti e i punti di ristoro locali offrono cibo tradizionale, insaccati e formaggi di altissima qualità!
Torre Civica di Amatrice
Come detto in precedenza, questa antica torre risale almeno al XIII secolo ed è il principale simbolo di Amatrice, secondo solo ad uno dei più classici piatti della tradizione laziale, l’amatriciana. La torre si trova su Corso Umberto I ed è alta circa 25 metri. Un tempo era un tutt’uno con la Chiesa di Santa Lucia, fatta demolire nel 1545, quando la città era un feudo di Alessandro Vitelli.

Chiesa di Sant’Agostino
La Chiesa di Sant’Agostino sorge presso la Porta Carbonara, lungo la cinta del Trecento. Adornata da un ampio rosone, decorato finemente e da un bellissimo portone di stile tardo gotico. L’interno della chiesa ha perso molto del suo originario lustro a causa di furti e sfregi causati nel corso dei secoli: sopravvivono in buone condizioni due affreschi, l’Annunciazione del 1491 e la Madonna in trono col Bambino e due Angeli dell’anno successivo. Questi due affreschi sono stati creati da un pittore di Amatrice che in epoca era chiamato il Maestro della Madonna della Misericordia.
Chiesa di San Martino
Per visitare la Chiesa di San Martino, si deve raggiungere la frazione di S. Martino in Moletano a 1150 m s.l.m. La piccola chiesa è senza dubbio una vista affascinante e suggestiva, in quanto sorge su uno sperone dei monti circostanti. Quello che sappiamo è che questa chiesa, di forma rettangolare e con un’unica navata, fu costruita dai francesi a cavallo tra la prima e seconda metà del 1400. La facciata è in stile romanico e l’architrave del portale riporta lo stemma degli Angioini, a conferma dell’origine francese.
All’interno si può ammirare una tela del XVI secolo che raffigura il Santo con le insegne dei papi, di San Francesco e di San Lorenzo martire. All’interno della sagrestia, invece, si trova un piccolo angelo scolpito nella terracotta che viene attribuito a Dionisio Cappelli, pittore del XV secolo originario di Amatrice.
Santuario della Madonna di Filetta
Filetta è un’altra frazione di Amatrice dove si trova la Chiesa di Santa Maria dell’Ascensione. Costruita negli stessi anni della Chiesa di San Martino e sorge dove le storie raccontano che una pastorella di nome Chiarina Valente, vide cadere un gioiello dal cielo raffigurante la Madonna.
La Madonna di Filetta è anche la patrona di Amatrice il giorno in cui si celebra la ricorrenza della Madonna, viene portato un cammeo (il gioiello) in processione fino alla chiesa. Dal punto di vista artistico, anche questa struttura ospita affreschi dipinti da Dionisio Cappelli e da Pierpalma da Fermo. Purtroppo, il terremoto del 2016 ha danneggiato pesantemente la chiesa sebbene non sia crollata completamente.
Santuario dell’Icona Passatora
Nei pressi di Amatrice si può trovare anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, conosciuta anche come Santuario dell’Icona Passatora. La struttura è stata risparmiata dal terremoto nonostante sia rinforzata con una serie di opere strutturali. È del XV secolo, piena di affreschi e opere di lodevole fattura come: la Madonna della Misericordia (1491) e il Cristo Portacroce, entrambe dipinte dal “maestro della Madonna della Misericordia”, e se ne possono ammirare molti altri anche da diversi artisti.
Anche questa chiesa è stata eretta dai francesi di Carlo I d’Angiò, proprio come la chiesa di San Martino. All’interno della chiesa, inoltre, è possibile trovare un’esposizione di svariati oggetti e reliquie sacre.
Cosa fare
Scoprire la cucina del luogo
Amatrice è il luogo origine della famosissima amatriciana ed è solo con le materie prime del luogo che si può assaporare la vera ricetta. In generale, in questo paese si mangia molto bene e dopo il disastro del 2016, moltissimi produttori locali hanno spinto l’economia locale grazie ai loro prodotti. Per questo, chiunque passi da Amatrice, non può che provare uno dei gustosissimi piatti tradizionali, coma appunto l’amatriciana, la minestra di farro, la cacciagione e gli gnocchi ricci con il formaggio. Scoprire dove poter mangiare la vera tradizione culinaria non è difficile: basta chiedere alla gente del posto!
Il Parco nazionale del Gran Sasso
La conca di Amatrice confina con quattro regioni: Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo e si trova nel pieno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. A pochi chilometri da Amatrice si può vedere il Fiordo di Campotosto, un lago artificiale la cui forma si insinua tra le colline dandogli la caratteristica forma dei fiordi scandinavi. Per gli amanti del trekking e della natura, è possibile iniziare diverse passeggiate e tracciati dalla zona, esplorando le meraviglie naturalistiche come il lago Scandarello, i boschi, i torrenti e le cascatelle estive, oltre alla cima di Monte Gorzano a 2.458 metri s.l.m.

Storia
Dalla Preistoria agli anni 1000
Grazie alla sua posizione e alla conformazione geologica della conca, la zona dove oggi sorge Amatrice è stata probabilmente abitata sin dall’età protostorica. Durante l’Impero Romano, il fatto che la città sorgesse lungo il tracciato della Salaria spiega come mai la zona fosse sempre abitata. Risalenti a questa epoca risalgono resti di tombe e altri edifici in tutto il territorio.
L’area fu annessa solo nel VI secolo al Ducato di Spoleto e nel periodo che va dall’VIII secolo fino al 1100, molti borghi sorsero nella conca e tra i vari nomi, nel 1012 appare anche quello di Matrice.
Il medioevo e le lotte di potere
Nel 1265, con il Manfredi di Svevia, Amatrice diventa parte integrante del Regno di Napoli, anche se la popolazione si ribellò più volte per liberarsi dal dominio angioino. Addirittura, sappiamo che tra il 1271 e il 1274 Carlo d’Angiò invio i suoi eserciti per sottomettere definitivamente la città.
Più o meno nello stesso periodo nasce l’Universitas del territorio, ossia il comune, con a capo Amatrice. La conca era quindi organizzata in modo autonomo e libero, governata da un parlamento. Non a caso dal XIV secolo fino a quello successivo si susseguirono diverse lotte di potere con i vicini comuni di Norcia, l’Aquila e Arquata. Durante i conflitti che ancora imperversavano tra angioini e aragonesi, Amatrice sostenne i secondi e fino al 1529 fu libera dal dominio francese. Quell’anno però la città fu sottomessa da Carlo V e data come feudo ad Alessandro Vitelli. Gli anni si susseguirono e il controllo della città finì nelle mani dei Medici di Firenze fino al 1737, per poi ricadere nei domini del Re di Napoli.
Temperature medie
Mese | Min (C°) / Max (C°) |
Gennaio | 6° / 2° |
Febbraio | 6° / 2° |
Marzo | 8°/ 3° |
Aprile | 11° / 6° |
Maggio | 16° / 10° |
Giugno | 20° / 14° |
Luglio | 23° / 17° |
Agosto | 24° / 17° |
Settembre | 19° / 14° |
Ottobre | 15° / 10° |
Novembre | 10° / 6° |
Dicembre | 7° / 3° |
Dove alloggiare
Pensione la Fontana
Viale Padre Giovanni Minozzi, 14, Amatrice, 02012
La Fontana è uno dei pochi alloggi al centro di Amatrice. La struttura si divide in due blocchi, pensione con undici camere confortevoli e dotate di tutti i principali servizi, e un ristorante tipico, “La Campagnola”, dove si possono assaporare i sapori della tradizione.
Agriturismo Amatrice di Benni
Villa San Cipriano, Amatrice, 02012
Camere confortevoli e un arredamento ricercato, in armonia con la conca e i monti circostanti. Villa San Cipriano ospita l’agriturismo Amatrice, un alloggio perfetto per gli amanti della montagna, del relax e della buona cucina. Tra un’escursione e una gita fuori porta, potrai gustare la vera cucina del posto.
Borgo Retrosi
Borgo Retrosi, Amatrice, 02012
Questo albergo diffuso sorge a pochi chilometri da Amatrice, in quel di Borgo Retrosi. A ridosso dei parchi naturali delle montagne circostanti, questo albergo offre tutti il necessario per divertirsi, rilassarsi e organizzare le proprie giornate tra il trekking, le passeggiate a cavallo o in mountain bike. Un modo alternativo per alloggiare!
AgriCamper Amatrice
Frazione Retrosi, 57, Amatrice, 02012
Se ti sposti in Camper, AgriCamper Amatrice è una zona di sosta immersa nei monti sibillini dove puoi trovare tutti i servizi per fermarti on the road. Il complesso è ampio e presenta un’area barbecue e la possibilità di mangiare al tavolo le pietanze della zona.
Dove mangiare
Agriturismo la Grotta
Frazione Scai, 9, Amatrice, 02012
Un locale accogliente, caratteristico e dai sapori autentici. Il menù è fisso per assicurare sempre materie prime fresche e di qualità, ma il personale è disponibile e pronto a venir incontro a qualsiasi esigenza. Un ottimo rapporto qualità prezzo per assaporare la vera Amatrice.
Ma-Tru
Corso Umberto I, 7, Amatrice, 02012
In pieno Corso Umberto I, questo ristorante situato nell’area food di Amatrice è un perfetto esempio di tradizione e qualità. Con un occhio al cliente e uno al rispetto delle ricette locali, Ma-tru è uno dei ristoranti più indicati per assaggiare l’Amatriciana e tutte le altre delizie del posto.
La Conca
Frazione San Cipriano, 17, Amatrice, 02012
Accoglienza e bontà sono di casa al ristorante La Conca. La cordialità nel servizio si combina con una cucina casereccia di altissimo livello. Prodotti locali a chilometro 0, rispetto della tradizione e un rapporto qualità-prezzo degno della zona. La Gricia è uno dei piatti forti.
Agriturismo Piccolo Lago
Località Conche, 22, Amatrice, 02012
La location di questo agriturismo è invidiabile: siamo sulle rive del Lago Scandarello, immersi tra le montagne della conca. Il cibo è di alta qualità, soprattutto se gustato dopo una lunga mattinata passata a fare trekking nel parco nazionale del Gran Sasso!
Ristorante trattoria del Lago da Santino
Loc. Lago Scandarello 12, Amatrice, 02012
Altro ristorante che si trova sul lago Scandarello. La cucina è tipica e assolutamente genuina. Le porzioni abbondanti e i prezzi ottimi in relazione al cibo. Amatriciana, Gricia e tanti altri primi e secondi di qualità sono il biglietto da visita per questo locale.
La Fattoria
Frazione Sommati, Amatrice, 02012
La cucina tipica è ancora la protagonista in questo ristorante, dove è sostenuta da un menù fisso per esaltare la freschezza e la qualità dei prodotti a km 0, molti dei quali prodotti direttamente nell’agriturismo. Le ricette sono quelle di sempre e la bontà dei prodotti indiscussa. Una certezza ad Amatrice.
Ristorante la Campagnola
Viale Padre Giovanni Minozzi, 14
Abbiamo già citato questo ristorante ed è giusto riservargli un posto anche tra i luoghi dove mangiare. La Campagnola è un ristorante che si trova dentro Amatrice e che serve tutti i prodotti della tradizione. La location è curata e il servizio cordiale e disponibile.
La Castagnola
Area Del Gusto Della Tradizione E Della Solidarietà, Amatrice, 02012
La Castagnola è un ristorante accogliente sia per famiglie che grandi comitive. Il personale è giovane e il servizio veloce e disponibile. I piatti sono di tutto rispetto e gustare un’amatriciana d.o.c. guardando i monti circostanti è sempre un’esperienza degna di nota!
Piatti tipici
Amatriciana
Ingredienti:
- Spaghetti
- Guanciale di Amatrice
- Pomodori San Marzano
- Pelati
- Vino Bianco
- Olio EVO
- Peperoncino
- Pecorino di Amatrice grattugiato
- Sale
La ricetta tipica della zona nonché uno dei primi piatti più famosi d’Italia. Per iniziare, versare un filo d’olio in una padella con un pezzetto di peperoncino e il guanciale tagliato a pezzi. Per la ricetta tipica, il guanciale deve essere almeno un quarto rispetto alle dosi della pasta. Far rosolare a fuoco vivo e sfumare con un goccio di vino bianco. Quando l’alcol evapora, togliere il guanciale dalla padella e aggiungere i pomodori tagliati precedentemente a filetti e puliti dai semi e dalla buccia. Aggiungere il sale e far cuocere per qualche minuto prima di inserire di nuovo il guanciale. Dopo aver cotto la pasta in acqua salata e averla scolata per bene, metterla in una terrina con aggiunta del pecorino e, in ultimo, la salsa. Mescolare per far amalgamare bene i sapori e legarli tra di loro.

Gnocchi Ricci
Ingredienti:
- Uova
- Farina
- Acqua
- Sale
Questi gnocchi dalla forma insolita sono una delle principali ricette di Amatrice. Per prepararle bisogna rompere tutte le uova tranne una e creare due “ciambelle” con la farina sul tavolo. L’uovo rimasto deve essere bucato per far fuoriuscire il contenuto e il guscio, ancora integro, viene utilizzato come misurino per l’acqua.
Le due fontane di farina precedentemente preparate, vanno usate in modo diverso: una per impasta la farina con le uova, l’altra per unire la farina all’acqua misurata con l’uovo restante. L’acqua deve essere bollente. I due impasti pronti andranno uniti per creare quello principale con il quale preparare gli gnocchi. Si copre l’impasto con un panno e si possono staccare piccoli pezzi con i quali formare striscette di circa 1 cm di larghezza. Aiutandosi con la farina, stendere il pezzetto sul ripiano di lavoro con medio, indici e pollice per ottenere lo gnocco. Questo primo della tradizione si condisce solitamente con sughi di carne, come spezzatino o ragù di castrato.
Dove fare shopping
Centro Commerciale il Corso
Viale Padre Giovanni Minozzi
Amatrice non è una città rinomata per lo shopping sfrenato e le firme della moda, ma è sicuramente un paese che può regalare molto al turista che viene a visitarlo. Dopo la tragedia del 2016, inoltre, l’economia di Amatrice ha subito un duro colpo e la città ha dovuto letteralmente risorgere dalle sue rovine. Con questa idea nasce il centro commerciale il Corso, un edificio che ospita una serie di negozi e realtà locali, pensato per rilanciare gli affari di questo borgo. Cibo, prodotti locali e souvenir, al Corso si va per rilassarsi e perdersi tra la cultura di Amatrice e per aiutare le persone del posto a risollevarsi.
Come arrivare
In macchina
Per arrivare ad Amatrice in macchina si può percorrere la A14 da Ascoli Piceno uscendo al casello di S. Benedetto del Tronto.
Da L’Aquila si raggiunge la conca attraverso la SS260, seguendo le indicazioni per Amatrice.
Da Terni o Perugia si devono seguire le indicazioni per Norcia e proseguire in direzione Ascoli Piceno.
Partendo da Roma o Rieti, si raggiunge la città percorrendo la SS4 Salaria.
In autobus
Le compagnie che effettuano servizio autobus per amatrice sono:
Distanza dalle principali città
Distanza da Roma
La distanza tra Amatrice e Roma è di 140 chilometri.
Distanza da Milano
Per raggiungere Amatrice partendo da Milano bisogna percorrere 593 chilometri.
Distanza da Firenze
Tra Firenze e Amatrice corrono 288 chilometri.
Distanza da Venezia
I chilometri che separano Venezia e Amatrice sono 525.
Distanza da Bologna
Partendo da Bologna si devono percorrere 380 chilometri.
Distanza da Napoli
Partendo da Napoli, si può raggiungere Amatrice in 274 chilometri.
Libre guide e informazioni utili
Amatrice. Dolce amara terra mia
(Minerva Edizioni, 2018)
È evidente che i fatti del 2016 abbiano segnato la città di Amatrice e questo libro si occupa proprio di raccontare quello che è successo prima e dopo il sisma. Fotografie, racconti e interviste che narrano la vita nel paese segnato dal terremoto. I ricavi del libro vengono devoluti in beneficenza al comune di Amatrice.
Rinascite. Opere d’arte salvate dal sisma di Amatrice e Accumoli.
(Mondadori Electa, 2017)
Questo volume segue una mostra che è stata organizzata per ridare luce alle opere d’arte artigianali recuperate dopo il sisma del 2016. Gli interventi di restauro e conservazione hanno ridato lustro all’arte di Amatrice e il libro racconta non solo le opere ma l’anima del territorio e delle zone di confine.
Amatrice. Storie di rapporti umani in un tempo di sisma
(Rubbettino, 2018)
Un romanzo che parla di storie vissute, storie legate al terremoto e agli eventi che hanno segnato la città. Il libro racconta le difficoltà affrontate e i rapporti umani come forza di una collettività che cerca di risollevarsi. La storia di Amatrice raccontata da un punto di vista alternativo, toccante e capace di far ragionare.