Piazza della Bocca della Verità, 18
- Continente: Europa;
- Nazione: Italia;
- Regione: Lazio;
- Città: Roma;
- Orario d’ingresso: ogni giorno, dalle 9.30 del mattino fino alle 18, ma durante le celebrazioni non è consentito visitare la Chiesa;
- Costo biglietto: l’ingresso è gratuito;
- Nome artista: Adeodato di Cosma (portico);
- Tempo necessario per la visita: 40 minuti;
- Tempi di attesa per la fila: non è presente una fila per la chiesa, mentre per la Bocca della Verità è possibile che l’attesa duri fino a 10 minuti.
La Basilica di Santa Maria Cosmedin si trova a Roma, nel Lazio.
Nello stesso luogo si trova la suggestiva Bocca della Verità, ma sono molti altri i monumenti in città che vanno visitati. Si può arrivare al Campidoglio, restare ammaliati dalla Fontana di Trevi e quella del Mosè, visitare il Colosseo e i Fori Imperiali. Tutto a Roma trasuda la storia millenaria di questa civiltà.
Dove si trova


La Basilica medievale di Santa Maria in Cosmedin sorge a Piazza della Bocca della Verità, un’area collocata nel centro-sud della capitale, anticamente soprannominata “Foro Boario” (“mercato di buoi”) e ora chiamata Rione Ripa.
Questa chiesa, inoltre, con il suo portico ad arcate e il suo color mattone, è dotata di grande fascino, soprattutto perché costituisce un perfetto esempio di continuità tra la Roma antica e quella medievale.
Cosa vedere
Ara Massima di Ercole
La Basilica di Santa Maria in Cosmedin fu edificata in sostituzione di due antichi edifici pagani.
La prima delle due strutture, in particolare, era un centro assistenza per la distribuzione dei beni alimentari ed era denominata Statio Annonae. L’altra costruzione, invece, era un maestoso altare dedicato al semidio Ercole e chiamato Ara Maxima Erculis Invicti.
Ad oggi, di quest’ultimo monumento romano è possibile osservare unicamente un gigantesco blocco di tufo.
Per mezzo di questo, infatti, è stata realizzata la cripta della chiesa, su richiesta di papa Adriano I, raggiungibile scendendo le scale situate accanto alla schola cantorum.
Bocca della Verità
Dal 1632 sulla parete sinistra del portico della chiesa è possibile ammirare la celebre Bocca della Verità, una grossa lastra di marmo circolare avente 1,75 metri di diametro.
Sul disco, la raffigurazione di un fauno mentre urla ha, da sempre, portato con sé una grande leggenda.
Infatti, probabilmente prodotta in origine come copertura del puteale di un pozzo del tempio di Mercurio che doveva sorgere poco distante, dal Medioevo è stata utilizzata per impedire gli spergiuri.
Nello specifico, poiché si narrava che chi infilasse una mano nella bocca del fauno mentre diceva una bugia sarebbe stato morso, divenne abitudine condurvi le persone che dovevano effettuare dei giuramenti, per fargli compiere questa operazione.

Artista
Non sono molte le informazioni relative agli architetti e gli scultori che lavorarono alla realizzazione della Basilica di Santa Maria in Cosmedin.
Fra questi, però, ci fu sicuramente Adeodato di Cosma (o Deodato di Cosma).
Quest’ultimo, infatti, si occupò nel 1294 della realizzazione del ciborio, ovvero il tabernacolo marmoreo formato da una copertura e quattro colonne, in stile gotico fiorentino che sovrasta l’altare della chiesa.
Adeodato è noto, in generale, per i suoi lavori in qualità di marmista, professione nella quale fu attivo tra il 1290 e il 1332.
Altre sue opere nella capitale sono, ad esempio:
- il ciborio del chiostro di San Giovanni in Laterano, ora distrutto;
- la rappresentazione inginocchiata di Niccolò IV nella Basilica di San Giovanni in Laterano;
- due statuette raffiguranti i SS. Pietro e Paolo, sempre situate nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Fuori dalle mura romane, lavorò, poi, a Tivoli nel cantiere Chiesa di San Pietro in Colonna e alla realizzazione della cornice della porta della cattedrale di Teramo.
Periodo storico
Originariamente nota come S. Maria in Schola Graeca, le prime notizie relative alla Basilica che oggi porta il nome di Santa Maria in Cosmedin provengono dal VI secolo d.C. .
La struttura è stata, poi, rinnovata con papa Adriano I, che l’ha estesa sull’antica Ara Maxima di Ercole.
La forma attuale, tuttavia, risale solamente al XII secolo.
L’edificio aveva, infatti, subito in quegli anni dei danneggiamenti disastrosi derivanti dall’invasione di Roberto il Guiscardo.
Fu, così, ricostruito nel 1289 e ottenne il portico in mattonato e l’elegante campanile romanico che ora ne rappresentano i principali vanti.
Fra le tre navate dell’edificio suggestivamente severo, sono degni di nota:
- il pavimento cosmatesco;
- la schola cantorum, voluta da Callisto II;
- il ciborio in stile gotico-fiorentino;
- la Bocca della Verità.
Doni delle diverse ristrutturazioni che la ebbero per protagonista nel corso dei secoli.
Come arrivare
Metro
- Metro B, fermata Circo Massimo, situata a soli 300 metri dall la Basilica di Santa Maria in Cosmedin.
Treno
È possibile raggiungere la la Basilica di Santa Maria in Cosmedin dopo essere arrivati alla Stazione Termini mediante:
- un autobus della linea 170 per 20 minuti;
- 5 minuti di macchina;
- 35 minuti a piedi;
- 15 minuti di metro B.
Autobus
Con linee di bus 95, 160, 170, 44, 716 e 781 si può arrivare nei dintorni della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, scendendo alla fermata Bocca della Verità.
A piedi
- Passeggiando per 15 minuti si raggiunge la Basilica di Santa Maria in Cosmedin dal Colosseo;
- In soli 2 minuti a piedi è possibile arrivare alla Basilica di Santa Maria in Cosmedin dal Circo Massimo;
- Con una camminata di 10 minuti è possibile spostarsi dalla Basilica di Santa Maria in Cosmedin al Foro Romano.
In macchina
La della Basilica di Santa Maria in Cosmedin è facilmente raggiungibile in macchina costeggiando il Circo Massimo. o attraverso il Lungotevere Aventino.
Altre attrazioni nelle vicinanze
Colosseo
Il più grande anfiteatro mai costruito nel corso dell’Impero Romano.
Il Colosseo fu commissionato da Vespasiano nel 72 d.C. con l’intento di offrire al popolo divertimento e distrazioni gratuitamente.
Al suo interno, infatti, avevano luogo lotte tra gladiatori e scene di caccia con animali esotici.
Anche oggi, con la sua maestosità e il suo fascino, questa struttura è capace di meravigliare il suo pubblico, portato alla scoperta di come funzionassero gli effetti speciali degli spettacoli che ospitava. Fatti di montacarichi, rampe e trappole.
Musei Capitolini
I Musei Capitolini rappresentano lo spazio espositivo pubblico più antico del mondo.
Infatti, cominciarono a raccogliere la loro collezione già dal 1471, quanto Papa Sesto IV donò loro delle sculture di bronzo.
Attualmente la loro galleria occupa due massicci edifici di Piazza del Campidoglio, il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, e un tunnel sotterrano che li collega, chiamato Galleria Lapidaria.
E, oltre ai tesori situati al loro interno, i musei propongono un’imperdibile vista sui fori!
Circo Massimo
Fra l’Aventino e il Palatino si apre la conca del Circo Massimo, un antichissimo stadio dalla pista di sabbia che ospitava competizioni di vario genere: le corse dei carri, o quadriglie, sfilate equestri, corse a piedi e battaglie simulate.
Qui, inoltre, era consentito scommettere e gli spettatori erano più di 300.000!
Attualmente, il circo è utilizzato come un’ampia area parco, per dare luogo a manifestazioni sportive e musicali.
Dove mangiare nelle vicinanze
Osteria dei Pazzi
Via Enrico Cravero 22/24
L’Osteria dei Pazzi è un piccolo ristorante dall’atmosfera calda e accogliente situato in zona Garbatella. Dal 2009 la sua cucina si carica dei sapori tradizionalmente romani, lasciando spazio ad interpretazioni personali e ammodernamenti.
Nonostante la sua modestia, location è resa particolarmente suggestiva dalle sue pareti in pietra viva e da un grande braciere che, posto in bella vista, propone un verso e proprio spettacoli ai suoi ospiti.
Osteria Circo
Via dei Cerchi 77/79
L’Osteria Circo offre ai suoi ospiti un’esperienza gastronomica che è un viaggio, un ritorno nel passato e, per la precisione, nella vecchia sala da pranzo della nonna.
La sua atmosfera, familiare e giocosa, è capace di far percepire l’anima e il cuore della capitale per mezzo del gusto, un linguaggio a dir poco universale.
Un’attenzione particolare è, poi, dedicata, ai prodotti di stagione, per non forzare la natura e garantire sempre il meglio ai commensali.
Spirito di Vino
Via dei Genovesi, 31A
Un ristorante elegante, che si racconta attraverso i suoi piatti, completamente confezionati in casa.
Dalla salsa di pomodoro fresco alle marmellate, infatti, i prodotti sono a km.0 e gli ingredienti acquistati direttamente dai produttori.
Le cene, poi, che vanno dai 30 ai 60 euro, sono un esempio di qualità e di arte culinaria, perché saper scegliere fa la differenza nei sapori.
Dove alloggiare
San Teodoro Modern Loft
Via di San Teodoro 34
Nei pressi del Foro Romano ha dimora il San Teodoro Modern Loft, un appartamento di design che comprende una camera da letto, un soggiorno, una TV a schermo piatto, una cucina attrezzata con zona pranzo, microonde e bollitore e un bagno con bidet e lavatrice.
Questa sistemazione è veramente molto apprezzata dalle coppie, sia per la sua posizione che per la privacy e il comfort garantiti dall’ambiente.
47 Boutique Hotel
Via Luigi Petroselli 47
Nel cuore di Roma, il Fortyseven si trova a 350 metri dalla basilica di Santa Maria in Cosmedin e deve gran parte della sua eleganza allo spettacolare ristorante panoramico dalla cucina mediterranea creativa.
Oltre ad esso, la struttura a quattro stelle è dotata di una palestra e di un’area benessere con bagno di vapore.
Le camere sono dotate ti ogni comfort, fra aria condizionata, TV satellitare LCD e minibar.
Kolbe Hotel Rome
Via Di San Teodoro 48
Sempre un quattro stelle, il Kolbe Hotel Roma è una struttura dal fascino medievale, con mattoni a vista e ristorante con cortile, situato sul colle Palatino.
Gli arredi moderni della hall contrastano in maniera assolutamente armoniosa le antiche pareti, mentre le camere, dagli alti soffitti, sono provviste di aria condizionata, TV satellitare e connessione WiFi gratuita.
Altre Informazioni
Sito ufficiale
Curiosità
La Basilica di Santa Maria in Cosmedin ha accresciuto la sua notorietà a partire dal ventesimo secolo anche grazie al film ‘Vacanze Romane’.
Nella pellicola, in particolare, l’attore Gregory Peck, di fronte ad un’ingenua Audrey Hepburn, finge di aver perso la mano all’interno della bocca del fauno. Una scena percepita come ancora più divertente quando si raccontò che l’attrice credesse che la leggenda fosse vera e che lo spavento ripreso dai cameramen fosse reale!
