- Continente: Europa;
- Nazione: Italia;
- Capoluogo: Potenza;
- Città principali: Matera, Melfi, Pisticci, Policoro, Venosa, Lavello;
- Abitanti: 554 086;
- Nome abitanti: Lucani;
- Lingua: Italiano;
- Moneta: Euro;
- Clima: caldo
- Altitudine: 633 m s. l m.
- Orario: UTC+1;
- Aeroporto più vicino: Aeroporto di Bari-Karol Wojtyla;
- Porto più vicino: Porto di Bari;
- Periodo migliore per visitarla: da giugno a settembre;
Dove si trova
La Basilicata è una regione a statuto speciale dell’Italia meridionale. Confina a nord e a est con la Puglia, a nord e a ovest con la Campania, a sud con la Calabria, a sud-ovest è bagnata dal mar Tirreno e a sud-est dal mar Ionio.
Cosa vedere
Archeoparco del Basileus
L’Archeoparco del Basileus a Baragiano è sede di numerosi ritrovamenti, tra cui la tomba del Basileus, un re dei Peuketiantes, che oltre 2500 anni fa fu qui sepolto, con le armi e i simboli del potere. Il parco, attraverso oggetti, contesti e giochi fornisce uno spaccato della Basilicata compreso tra il VI e il IV secolo a.C.
All’interno del parco si trova anche l’ArcheoLab: tre sale multimediali in cui i ragazzi possono approfondire la conoscenza dell’archeologia lucana e di Baragiano, per mettersi poi alla prova con un gioco-quiz finale di verifica. Il parco sostituisce la tradizionale figura della guida turistica con l’Archeotur: sistema di guida turistica virtuale che, grazie alla rete Wi-Fi del comune, utilizza i QR Code per offrire, attraverso video, audio, immagini e testi, le informazioni su monumenti e luoghi di interesse storico e artistico. Infine l’Archeogame è una caccia al tesoro attraverso i luoghi del centro storico di Baragiano alla scoperta della cultura, della storia e delle tradizioni locali.
Santuario della Madonna del Pollino
Il settecentesco santuario della Madonna di Pollino si trova a San Severino, ovvero su uno sperone roccioso delle pendici settentrionali del monte Pollino. La sua posizione dominante coincide con il luogo in cui la Madonna sarebbe apparsa per la prima volta ad un pastorello. Ciò che più attira i fedeli è la statua bronzea nei pressi del santuario realizzata dall’artista olandese Daphnè Du Barry, raffigurante la Vergine, con il Bambino tra le braccia e protese verso chi la osserva, quasi nell’atto di donare il proprio Figlio al mondo. Nel periodo estivo, La Madonna del Pollino è protagonista di uno dei più sentiti pellegrinaggi, feste e lunghe processioni.
Venosa: la città di Orazio e Don Gesualdo
A Venosa nacque il poeta latino Orazio (65 a.C). É a pochi passi del paese che riposano i resti dell’antica città romana, mentre, nelle viuzze di Venosa il visitatore può andare alla ricerca della casa del celebre poeta. Il principe Gesualdo da Venosa invece, compositore di madrigali nel XVII secolo, fu costretto a fuggire dalla città per aver assassinato, in un impeto di follia, l’adultera moglie Maria e il suo amante. Per questo e per altri motivi, Venosa è considerata uno dei borghi più belli d’Italia.
La prima destinazione da vedere quando si visita Venosa è il castello di Pirro del Balzo, del 1470, che si erge imponente al centro del paese e ospita tra le sue mura il Museo Archeologico Nazionale.
A pochi passi dalla città, si trova invece la bellissima abbazia della Santissima Trinità e la cosiddetta “Incompiuta”, l’abbazia di cui furono cominciati i lavori nel XI e mai terminati. Oggi il visitatore può passeggiare tra i suggestivi resti di questo sogno mai realizzato. Ancora è possibile visitare le catacombe cristiane del IV secolo e quelle ebraiche del III-IV secolo, ed infine il Parco Archeologico che testimonia il periodo repubblicano della città.
Castello di Venosa

Costruito tra 1460 e 1470, il castello di Venosa è sorto su una preesistente cattedrale romanica e oggi, imponente, domina il centro storico della città oraziana ospitando al suo interno il Museo Archeologico Nazionale. Esso è costituito da quattro torri cilindriche che segnano gli angoli della pianta quadrangolare, un profondo fossato e un ampio cortile circondato da un loggiato rinascimentale. Dal cortile si arriva alla Biblioteca Comunale e alle due sale di rappresentanza con volte dipinte da soggetti allegorici nel XVIII secolo. Nel seminterrato si trova invece il Museo di Archeologia Nazionale che raccoglie la documentazione di età romana, tardo antica e alto-medioevale della città e del suo territorio.
Acerenza: tra bellezza e mistero
Acerenza è un piccolo borgo che si arrampica su una montagna con le alte mura da cui svetta l’imponente cattedrale. La città è stata nei secoli terra di passaggio dei crociati che si recavano in Terrasanta e c’è persino chi sostiene che il fondatore dell’Ordine dei Templari, Ugo dei pagani sia nato proprio in Basilicata, in un paese posto a pochi chilometri da questa zona. A conferma di ciò, gli storici hanno individuato in alcune misteriose sculture che adornano la Cattedrale simboli cari agli appartenenti all’Ordine.
E ancora, la finestrella nella cripta della Cattedrale, secondo alcuni, custodirebbe il Santo Graal. Altri studiosi sostengono invece che nella Cattedrale riposino i resti della figlia del conte Vlad III di Valacchia, meglio noto come il conte Dracula. Osservandola con gli occhi del comune visitatore, che nulla ha sentito in merito ai numerosi misteri che cela, la cattedrale di Acerenza è la più grande testimonianza del passato glorioso di questo comune. Di particolare pregio è il portale d’ingresso, decorato da figure di animali ed esseri umani avvinghiati tra loro, mentre all’interno sono custodite opere del pittore lucano del XVI secolo Antone Stabile e affreschi dell’artista rinascimentale Giovanni Todisco che decorano la cripta, anch’essa in stile rinascimentale.
Policoro: mare, storia e natura
Questa splendida città è la meta ideale per una vacanza rilassante, per riscoprire il fascino di un nobile passato e lasciarsi sorprendere dalla bellezza di flora e fauna. Questo borgo sorge infatti a pochi passi dalle rovine dell’antica Heraklea, importante polis della Magna Grecia. È qui che Pirro combatté l’esercito romano nel 280 a.C.. A testimoniare questo glorioso passato c’è il Museo Archeologico della Sirtide, che custodisce i resti dell’antica città.
Il mare è caratterizzato da un’acqua limpida dal colore cristallino. A pochi chilometri dalla città si trova l’oasi WWF Policoro Hearklea, che fa parte della vasta Riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro. È uno degli ultimi boschi allagati costieri del nostro paese ed è una metà imperdibile per gli appassionati di birdwatching. Se si viene da queste parti non si può ripartire senza aver assaporato la famosa fragola di Policoro.
Sassi di Matera

Due anfiteatri naturali scavati nella roccia, il Barisano, a nord ovest, e il Caveoso, a sud, con al centro la Civita, il nucleo più antico dell’abitato, i Sassi di Matera dal 1993 sonoPatrimonio Mondiale dell’Umanità. L’origine dei Sassi di Matera si deve a piccoli nuclei abitativi insediatisi attorno a luoghi di culto che si sono sviluppati oltre le mura che cingevano la Civita. Il Barisano e il Caveoso sono contraddistinti da un sistema idrico finalizzato alla raccolta di acqua piovana e sorgiva, in passato costituito da una rete di canaletti e cisterne talmente capillare da riuscire a portare l’acqua sia nelle abitazioni che nei vicinati. Dai Sassi si percepisce un’atmosfera quasi fiabesca: nelle prime ore del pomeriggio si rimane catturati dalla eco delle voci della gente, dei rintocchi delle campane delle numerose chiese che li circondano e li attraversano, quasi fermando il tempo.
Musma di Matera
Il Museo della scultura contemporanea di Matera si trova nello splendido Palazzo Pomarici e racconta la storia della scultura italiana e internazionale, dalla fine del 1800 ad oggi. La sua celebrità si deve alla sede interna ad una grotta che lo rende unico al mondo. Al piano inferiore dell’edificio le opere sono disposte in tre cortili, in sette grotte scavate nel tufo e nelle Sale della Caccia; mentre al piano superiore il percorso si snoda in dieci sale. Questa predisposizione consente al visitatore di sperimentare una straordinaria integrazione tra gli ambienti secolari “cavati” dall’uomo e la scultura contemporanea.
Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata
Il museo ha sede nel seicentesco Palazzo Lanfranchi (Matera), imponente edificio costruito come seminario per volontà dell’Arcivescovo Vincenzo Lanfranchi. Al piano terra del palazzo il visitatore è accolto dal grande dipinto Lucania’61, realizzato da Carlo Levi in occasione del centenario dell’Unità d’Italia. Mentre il museo si articola in tre sezioni che occupano tutto il primo piano dell’edificio:
- Sezione Arte Sacra :espone dipinti murali provenienti dalle chiese rupestri di Matera e da circostante altopiano murgico, e ancora sculture e preziosi manufatti che documentano il percorso culturale e artistico della Basilicata, dal Medioevo al Settecento.
- Sale del Collezionismo: ospitano la raccolta di opere messa insieme da Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio. Le tele esposte, raffiguranti scene sacre e mitologiche, vedute e paesaggi, nature morte e ritratti, offrono una sintesi della cultura figurativa napoletana di Sei e Settecento.
- Sezione di Arte Contemporanea: espone una ricca selezione di dipinti di Carlo Levi(1902-1975), alcune opere dell’artista materano Luigi Guerricchio (1932-1996) e le fotografie di Mario Cresci, artista e designer tra i più importanti interpreti della ricerca fotografica in Italia degli ultimi quattro decenni del XX secolo.
Museo dell’emigrazione
Situato all’interno del castello federiciano di Lagopesole, il museo dell’emigrazione è un percorso multimediale che ricostruisce la vita degli emigranti lucani ripercorrendo le loro traiettorie fino a rivivere l’atmosfera tipica delle navi in cui viaggiavano, con la riproduzione fedele di suoni e odori, tramite diffusori di essenze, nonché scene di naufragio. Ellis Islands è l’ultima sala del percorso in cui si mostrano al visitatore i test somministrati dagli americani agli emigranti per consentire l’accesso al paese.
Museo emozionale di Craco
Il Museo delle Emozioni è stato allestito nell’antico monastero di San Pietro dei Frati Minori e rappresenta una porta di accesso a Craco, il paese fantasma (a causa di una frana che negli anni Sessanta costrinse gran parte degli abitanti a spostarsi a valle in località Peschiera). Visitando il museo, si viene a conoscenza della storia e di aspetti poco conosciuti di un luogo suggestivo e di una comunità che ha ancora qui le radici del suo passato.
Melfi
Melfi è il regno di Federico II di Svevia: qui promulgò le Costituzioni melfitane, norme che per la prima volta riconoscevano alle donne diritti sconosciuti all’epoca. Da visitare sicuramente è il castello, imponente struttura di origine normanna che al suo interno ospita il Museo Archeologico Nazionale del Melfese che custodisce preziosi reperti del VII-III secolo a.C. oltre allo splendido Sarcofago di Rapolla, risalente alla seconda metà del II secolo e proveniente dall’Asia Minore.
Ma Melfi non è solo storia; a pochi chilometri si trovano i laghi di Monticchio, due specchi d’acqua di origine vulcanica che si stendono ai piedi del monte Vulture. Proprio sulle montagne della zona nasce l’Aglianico del Vulture, vino DOC annoverato tra i più grandi vini rossi d’Italia. Quest’area è l’ideale per chi vuole trascorrere qualche giorno all’insegna del relax e del buon cibo.
Parco Federico II
Il Parco Letterario Federico II è stato istituito nel 2015, ubicato a Melfi, ed intitolato a Federico II, imperatore e politico, ed anche scrittore e “poeta”. Infatti egli ha avuto un ruolo importante nel promuovere le lettere attraverso la poesia della Scuola siciliana, e contribuì alla promulgazione delle Costituzioni di Melfi, raccolte nel Liber Augustalis. Per valorizzare le ricchezze culturali del territorio, prevalentemente noto per l’aspetto agrario e metalmeccanico, il parco prevede eventi dedicati di notevole spessore culturale.
Potenza
Situata nel cuore della Basilicata, Potenza conserva l’orgogliosa purezza delle città dell’entroterra, innevate d’inverno e fresche d’estate. Il centro nevralgico della città è via Pretoria, la strada dello shopping e della movida. La strada sorge sul punto più alto della città, motivo che ange gli abitanti a dirsi “Ci vediamo sopra Potenza” per darsi appuntamento in via Pretoria. Passeggiando per le vie del centro storico, è impensabile non fare visita al Museo archeologico nazionale della Basilicata e la Cattedrale di San Gerardo, santo patrono della città, celebrato il 30 maggio con la spettacolare “Sfilata dei turchi“. Sempre in centro si trova la chiesa di S. Francesco con l’antica Torre Guevara. Fuori dalle mura cittadine invece meritano una visita il ponte Musmeci e i mosaici della villa romana di Malvaccaro.
Le porte medievali di Potenza
Porta San Giovanni, porta San Gerardo e porta San Luca, sono i principali accessi al centro storico ancora visibili, mentre le altre sono andate distrutte in seguito alla modernizzazione del nucleo urbano e ai vari terremoti che hanno colpito la città. Rappresentano quasi un varco sul passato. Porta San Giovanni è caratterizzata da un arco a tutto sesto attraversato da una rampa a gradoni e appartiene all’età normanna, come Porta San Gerardo. Porta San Luca invece prende il nome dal convento delle Chiariste di san Luca, oggi sede della Caserma dei Carabinieri, e affaccia su via Manhes. Dell’antico passaggio è rimasto un arco a tutto sesto ai cui lati sono visibili i conci di pietra calcarea e parte del paramento murario in pietra.
Cosa fare
U’ Masc di Pietrapertosa
Si tratta di uno dei riti arborei più famosi della Basilicata: il “matrimonio” tra un tronco di cerro e una cima. Celebrato in onore di Sant’Antonio, il rito si ripete ogni anno solo la domenica successiva al 13 giugno. I due alberi sono scelti e tagliati alcuni giorni prima della festa, nel bosco di Montepiano. I Massari attendono le prime luci dell’alba e poi grazie a coppie di animali, gli alberi vengono trasportati al campanile del Convento di San Francesco, dove avviene la sacra unione. La folla assiste alla scalata del Maggiolo, che si arrampica fin sulla cima dell’albero, ballando a testa in giù, a ritmo di musica.
Il culto di San Donato a Ripacandida
I fedeli raggiungono a piedi il piccolo borgo, con il peso della statua sulle spalle, scalzi o in ginocchio. Una volta raggiunta la statua di San Donato Vescovo e Martire, la si ringrazia per aver esaudito le preghiere a lui rivolte, o le si chiedono altre grazie. I canti popolari fanno da sottofondo al pellegrinaggio dei fedeli, mentre i devoti più piccoli vestono i panni di San Donato indossando abiti simili a quello originale.
Sacra rappresentazione di Maschito
A Maschito, il Venerdì Santo, circa ottanta personaggi, tra soldati, sacerdoti, discepoli, donne del popolo e altri interpreti ripropongono le fasi salienti delle quattordici stazioni dellavia Crucis. La villa comunale viene trasformata nell’Orto degli ulivi, dove Cristo si ritirò dopo l’ultima cena prima di essere tradito da Giuda e arrestato. Un altro momento saliente sono gli incontri con la Maddalena, le pie donne e la Veronica che gli asciuga il volto, nei pressi della Fontana Skanderbeg.
Le maschere cornute di Aliano
Ogni anno, il giorno di Martedì Grasso, le maschere cornute, o maschere contadine, rievocano creature demoniache e goffe, il cui carattere minaccioso è mitigato dai coloratissimi cappelloni che ne decorano il capo. Si fanno protagonisti di una commedia improvvisata, in forma dialettale, su fatti e personaggi della realtà locale. Sfilano così per le vie della città al ritmo di fisarmoniche e cupa cupa.
Domino di Lavello
Ogni sabato sera, tra il 18 gennaio e il sabato successivo al giorno delle Ceneri, in occasione del Carnevale a Lavello si animano i “festini”. Gruppi di persone mascherate ballano e nascondono la loro identità dietro la figura del Domino. Oltre alla lunga tunica in raso, questi personaggi indossano un cappuccio e una mantella che copre spalla e braccia. Il colore della tunica, un tempo variava a seconda del ceto sociale di appartenenza. Oggi il colore tradizionalmente vestito è il rosso, simbolo del popolo.
Cinespettacolo “la storia bandita”
Il Cinespettacolo “La Storia Bandita”, nella Foresta Grancia a Brindisi di Montagna (Potenza), rappresenta in chiave moderna la vicenda del brigantaggio. Una situazione che riporta indietro alla scoperta del mondo rurale lucano e delle sue inconfondibili radici. Lo spettacolo si tiene ogni sabato da agosto a settembre.
Passaggio sul Ponte alla Luna

“Ponte alla Luna” di Sasso di Castalda è un impianto di ponti tibetani situato nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Il ponte sovrasta la gravina proprio a due passi dall’abitato. Inoltre è lungo 95 metri e sospeso a circa 36 metri di altezza. L’accesso al percorso è consentito dai 14 anni di età in su. L’unica attrezzatura concessa è quella fornita dalla società di gestione. Per accedere ai ponti è necessario godere di un buono stato di salute.
Percorsi avventura nel Parco regionale di Gallipoli Cognato
Si tratta di un insieme di percorsi acrobatici di diversi livelli difficoltà e altezze, caratteristica che lo rende adatto a diverse fasce d’età, bambini inclusi. Gli avventurieri sono affiancati da personale qualificato che li fornisce di casco e imbracatura. L’obiettivo del percorso è il rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Tutto questo e molto altro è possibile in un ambiente naturale di grande fascino.
Parco delle stelle a Trecchina
Il Parco racchiude una serie di sport en plein air, divertenti e sfidanti; nel dettaglio:
- Via lattea: monorotaia biposto che si snoda per 880 metri, tra gli incantevoli alberi del monte Serra Pollino; è paragonabile alle montagne russe, ma si contraddistingue per il sistema di frenatura grazie al quale ogni pilota può decidere la velocità di discesa.
- Synestia: discesa con gommone monoposto. È un’attrazione divertente, veloce e sicura, grazie alle adeguate protezioni laterali.
- Le comete: discesa con uno scivolo a tubo con andamento ad onda (HYAKUTAKE), seguito da uno a due postazioni parallele a pendenza costante (HALE-BOPP) ed in fine con uno di punta, con una pendenza del 35%, modello kamikaze (HALLEY).
- Big Bag: pendolo gigante da cui sarà possibile ammirare le meraviglie della natura, ad un’altezza di 1,40 m.
Storia
Dalla preistoria al medioevo
Nella preistoria i primi insediamenti umani risalgono al Paleolitico. Nell’età del ferro si stanziarono le prime comunità di indigeni locali. I primi contatti con i Romani furono dovuti a una temporanea alleanza anti sannita intorno al 330 a.C.. Dopo la conquista di Taranto nel 272 a.C., il dominio romano si estese a tutta la regione. Venne prolungata la via Appia fino a Brindisi e vennero fondate le colonie di Potentia (Potenza) e Grumentum. Dopo la caduta dell’impero romano il territorio restò in possesso bizantino fino alla conquista dei Longobardi nel 568. Con le Costituzioni di Melfi, promulgate da Federico II di Svevia, nel 1231 nacque il giustizierato di Basilicata, che ebbe Lauria come primo capoluogo.
Età moderna e borbonica
Nel XVI secolo, la Basilicata subì i conflitti tra Francia e Spagna. poi con la rivolta di Masaniello a Napoli (1647), la Basilicata aderì alla Repubblica ma la rivolta venne rapidamente repressa. Nel 1735, la Basilicata passò sotto il dominio dei Borbone di Napoli. Tornarono poi i Francesi, che nonostante le rivolte della popolazione, misero sotto assedio Lauria, Maratea e Viggiano. Con il ritorno dei Borbone, nel 1848 le forze radicali tentarono, senza successo, di costituire a Potenza un governo provvisorio. In questo periodo, a causa di una serie di carenze, la Basilicata divenne la provincia più povera del Regno delle Due Sicilie.
Unità d’Italia e brigantaggio
Nel 1860 la Basilicata dichiarò l’annessione al Regno d’Italia.Dopo l’annessione, però, le speranze di un cambiamento sociale furono vanificate: la mancata promessa di una redistribuzione demaniale, lo status quo mantenuto dalla classe borghese e l’incomprensione del regio governo, generarono il malcontento del ceto popolare, che si tradusse in una rivolta armata che prende il nome di brigantaggio. Il fenomeno scatenò una vera e propria guerra civile che interessò le province dell’ex Regno delle Due Sicilie per circa dieci anni. Dopo il brigantaggio, la Basilicata fu colpita dal fenomeno dell’emigrazione, purtroppo ancora presente.
Oggi
Durante il periodo fascista la Basilicata divenne terra di confino. tra i confinati rientra Carlo Levi che instaurò un forte legame con la regione. Nel 1943 Matera e Rionero subirono le rappresaglie nazifasciste. Il 23 novembre 1980 la Basilicata fu sconvolta da un grave terremoto che colpì buona parte del potentino. Nel 1993, i Sassi di Matera vennero dichiarati patrimonio dell’umanità tutelato UNESCO, primo sito nel mezzogiorno Italia a ricevere tale riconoscimento.
Personaggi famosi
Leonardo Sinisgalli
Nato a Montemurro nel 1908 e meglio conosciuto come il “poeta ingegnere”. La sua salma riposa nel cimitero di Montemurro, nella cappella di famiglia che lui stesso aveva progettato. In suo onore nel 2013 è stata inaugurata la Casa delle Muse (Fondazione Leonardo Sinisgalli), proprio di fronte alla piccola casa dove nacque il poeta. La particolarità del posto è quella di non avere una funzione precisa: è sorta di piazza della creatività, da riempire con idee, progetti e opere d’arte di tutti.
Rocco Scotellaro
Poeta, scrittore, politico e contadino. Rocco Scotellaro nasce nel cuore della Basilicata, precisamente a Tricarico (1923) e morì a soli 30 anni a Portici. Alla morte del padre decise di avviare la sua carriera politica, animata da uno scopo principale: ridonare dignità, lavoro e giustizia ai contadini. La sua casa è un’umile abitazione che si affaccia sulla strada, con un portantino d’ingresso che porta alla stanza dove il poeta studiava, componeva e meditava. Poco più avanti della casa, in via Rocco Scotellaro, la bottega del padre ciabattino. Tra i luoghi più amati dal poeta rientrano i Sassi di Matera.
Francis Ford Coppola
Le origini della famiglia Coppola sono lucane (i nonni migrarono negli Stati Uniti da un piccolo paesino in provincia di Matera). Dalla terra lucana ricevette il titolo di cittadino onorario l’1 maggio del 1989. Il regista, a sua volta, ha acquistato un importante e antico palazzo in città, trasformandolo in un hotel esclusivo. Egli stesso trascorre lunghi periodi in zona, godendo delle bellissime spiagge metapontine.
Mariele Ventre
Maria Rachele Ventre detta Mariele è stata una direttrice di coro italiana. Nata a Bologna da genitori lucani, fu la fondatrice del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. A Marsico Nuovo le è stata intitolata la strada dove sorge la casa nativa del papa’, attigua alla piazza, nonché una statua presso i giardini pubblici comunali.
Temperature medie
Mese | Massima/minima C° |
Gennaio | 7° / 2° |
Febbraio | 7° / 1° |
Marzo | 10° / 3° |
Aprile | 13° / 6° |
Maggio | 19° / 10° |
Giugno | 23° / 14° |
Luglio | 26° / 16° |
Agosto | 26° / 16° |
Settembre | 22° / 13° |
Ottobre | 17° / 10° |
Novembre | 11° / 6° |
Dicembre | 8° / 3° |
Dove alloggiare
Palazzotto Residence & Winery
Via Sette Dolori 39, Matera
Situato a Matera, a 400 metri dal Palombaro Lungo e a 65 km dall’Aeroporto di Bari-Karol Wojtyla, lo scalo più vicino. il Palazzotto Residence&Winery offre camere climatizzate, un bar, sistemazioni per famiglie, una terrazza, la connessione WiFi gratuita e un parcheggio privato a pagamento.
Eco resort dei Siriti
Contrada Piantata, Nova Siri
Ubicato a Nova Siri, a 6 km da una spiaggia sabbiosa privata con sedie e ombrelloni gratuiti, l’Eco Resort Dei Siriti offre un ristorante e una piscina all’aperto. Presso il resort si può godere della visita al giardino botanico e partecipare alla raccolta di albicocche e pesche nei dintorni della proprietà.
Relais la Fattoria
S.S 658 uscita Melfi Nord
Immerso in un giardino spazioso, con boschi, vigneti e frutteti, il Relais La Fattoria offre una piscina all’aperto, la connessione internet Wi-Fi gratuita, una spaziosa terrazza e sistemazioni dotate di aria condizionata e bagno privato. Decorate in stile moderno e con pavimenti in moquette, tutte le camere sono provviste di TV e scrivania; alcune presentano anche un balcone con vista sulla campagna.
Hotel Bouganville
S.P. 83 N5 Picerno
L’Hotel Bouganville si trova a 2 km dall’uscita dell’autostrada E847, a 5 minuti di auto da Picerno e dista 65 km da Salerno. Offre un’atmosfera rilassante e un parcheggio gratuito. Le camere sono ampie e dotate di TV, connessione internet e aria condizionata. Alcune sistemazioni vantano pavimenti in parquet.
Endea Suite rooms
Via San Vito 10, Matera
L’Endea Suite Rooms sorge a Matera, a meno di 1 km dal Museo MUSMA e a 2,2 km dal Castello Tramontano. Il bed & breakfast offre una TV a schermo piatto e un bagno privato con set di cortesia, asciugacapelli e bidet. Alcune unità sono dotate di balcone e/o patio con vista sulla città.
Dove mangiare
Al Becco della Civetta
Vico I Maglietta 7, Castelmezzano
Gli ospiti sono accolti da ambienti realizzati con uno stile classico, elegante con piccoli tocchi di ruralità legati all’ identità del posto. La scelta delle materie prime, per le pietanze, cade sempre su prodotti di qualità, legati alle eccellenze del territorio dove primeggiano i peperoni cruschi, i cavatelli con il pezzente, l’agnello delle dolomiti lucane, la carne podolica, le erbe spontanee, i formaggi e salumi tipici regionali, senza disdegnare un piccolo tocco innovativo.
Ristorante Luna Rossa
Via Guglielmo Marconi 18, Terranova di Pollino
La cucina del ristorante Luna Rossa parte dalla ricerca delle gastronomie locali e regionali, per poi portare sulle tavole il risultato della riscoperta del gusto antico dei cibi lucani. Il ristorante propone due diverse alternative di menù: alla carta e degustazione.
Baccanti
Via Sant’Angelo 58, Matera
Ristorante Baccanti propone un viaggio culinario intenso che si impreziosisce di un luogo magico per amplificare l’estasi dei sensi. Ricavato nell’ambiente unico dei Sassi rappresenta la giusta combinazione di tradizione e innovazione. Il menù, delicato e intenso, propone prelibatezze per tutti i gusti ripescando le ricette della tradizione e rivisitandole in chiave moderna. L’esaltazione dei sapori stupirà tutti i palati e potrà essere accompagnata dal vino giusto da scegliere tra i tanti proposti nella carta vini.
Cibò
Piazza della Costituzione Italiana 44, potenza
Cibò è una pizzeria che effettua impasti con lievito madre, farine di grano nobile lucano e 96 ore tra lievitazione e maturazione. I prodotti che farciscono le pizze sono accuratamente scelti tra agricoltori, produttori e allevatori locali. La pizzeria offre molte opzioni gluten free.
Palazzo Gala
Via Largo Consigliere Gala, Acerenza
Palazzo Gala è situato in un caratteristico palazzo settecentesco del borgo antico della città di Acerenza, nei pressi di “Porta S. Canio”. Il locale è composto da quattro salette ed un terrazzo e può accogliere 180 persone circa. La cucina è tipica italiana, con molte ricette personali. Tra le specialità spiccano i primi realizzati con pasta fresca, la carne alla griglia, la fiorentina e i piatti a base di pesce di mare. La cantina propone circa 50 etichette nazionali.
Massimo Carleo Restaurant
Largo Don Pasquale Uva, Potenza
Lo chef ama cambiare il menù di stagione in stagione seguendo il suo estro-, ma alcuni piatti restano fissi.Il Massimo Carleo Restaurant si trova all’interno di quello che fu il grande ristorante stellato (Prima stella Michelin della storia della Basilicata) “Cucina a Sud”.
Pietra del sale
SP50, Avigliano
Il ristorante propone i sapori dell’antica tradizione culinaria lucana, in una sintesi di ricercatezza e gusto. Lo staff consiglia agli ospiti abbinamenti e specialità a seconda del periodo e della disponibilità. Il locale è realizzato in un antico canone di guardia dei Doria.
Piatti tipici
Ravioli ripieni di baccalà, peperoni cruschi di Senise e canestrato di Moliterno
Ingredienti:
- baccalà
- patate
- spumante
- cipolla
- scalogna
- aglio
- panna
- latte
- canestrato di Moliterno
- peperoni bruschi di Senise
per la pasta:
- uova
- farina
- sale
- olio
per la salsa:
- pachino
- aglio
- olio
Tre giorni prima di preparare i ravioli, mettere a mollo con acqua corrente fredda il baccalà e poi tagliarlo a pezzettini , eliminate la pelle e le lische, fate bollire la polpa ottenuta in acqua bollente salata con una cipolla tagliata a spicchi, uno spicchio d’aglio e una foglia d’alloro . Nel frattempo preparare un soffritto di scalogno e aglio tritato, fatelo stufare con olio e poca acqua, aggiungere il baccalà, coprire con spumante e fatelo poi evaporare, aggiungere le patate la panna e il latte, fate cuocere bene il tutto per un’ora e mezza. Quando il composto si sarà amalgamato bene , passatelo al frullatore.
Dopo aver raffreddato il composto unite i peperoni cruschi sbriciolati e amalgamare. Distribuire un cucchiaino di ripieno sulla striscia di sfoglia ad una distanza di circa 2 cm l’uno dall’altro, quindi chiudere la striscia a libro, pressando la pasta e tagliare con la rotella ondulata.Ripiegare la pasta a libro. Preparare la salsa con i pachino spellati, mettere in una padella l’olio q.b., uno spicchio di aglio in camicia far rosolare ed aggiungere i pachini spellati e tagliati a quattro. Salate, pepate, ed aggiungere un po’ di acqua di cottura e basilico, far cuocere il tutto per pochi minuti. Preparare una pentola con acqua salata e cucinare i ravioli, scolargli ed immergerli nella salsa.
Babà di pane di Matera
Ingredienti:
- pane di Matera raffermo (mollica)
- pecorino
- uova
- latte
- sale
- lucanica
- olio
Bagnare il pane con un po’ di latte, in modo che risulti morbido alle mani. Sbriciolarlo, aggiungere le uova intere, il pecorino, il sale e la lucanica. Impastare il tutto con le mani e creare delle polpette che verranno fritte nell’olio di oliva ben caldo. Per dare forma di babà occorre metterli negli stampini adatti e infornarli a 180 gradi per 15 m circa.
Purea di fave con cicoriella selvatica e crostini di pane pisticcese

Ingredienti:
- fave secche sgusciate
- cicorie campestri
- olio
- pane pisticcese
- sale
Mettere a mollo le fave per una notte. L’indomani, cambiare loro l’acqua e metterle a bollire con un pizzico di sale. Quando il liquido sarà tutto evaporato e il composto avrà raggiunto una consistenza cremosa, togliere dal fuoco.A parte sbollentare in acqua salata le cicorie campestri, scolarle e unirle alla purea di fave, amalgamando il tutto con l’aggiunta dell’olio. Servire con crostoni di pane pisticcese abbrustolito.
Rafanata lucana
Ingredienti:
- uova
- patate lesse
- pecorino
- rafano
- strutto
- sale
Lessare e passare le patate. Decorticare il rafano con l’aiuto di uno spelucchino e grattugiarlo. In una ciotola sbattere le uova con il pecorino, aggiungere poi il rafano e le patate; un pizzico di sale e mettere in una teglia, precedentemente cosparsa di strutto. Mettere in forno statico a 180C° per mezz’ora. Deve formare una bella crosticina colorata.
Fusilli ubriachi di Aglianico del Vulture
Ingredienti:
- fusilli pasta fresca
- vino Aglianico del Vulture
- peperoni dolci di Senise
- pomodoro cotto
- finocchio tritato
Cuocere in abbondante acqua salata la pasta. In un tegame versare l’olio, far riscaldare e aggiungere il finocchietto facendo soffriggere appena, quindi aggiungere il vino facendolo fiammeggiare, una volta evaporato l’eccesso di alcol aggiungere il cucchiaino di peperone tritato finemente e il pomodoro, far cuocere per qualche minuto, aggiustare di sale e condire la pasta.
Dove fare shopping
Negli ultimi anni, oltre alle tradizionali vie dello shopping del capoluogo di regione Potenza, sono sorti outlet e spacci aziendali fino a poco fa sconosciuti da queste parti. In generale, la Basilicata mantiene viva la tradizione culinaria e artigiana con piccole botteghe tipiche, sparse per la regione.
Il Bottegaccio
Via Madonna dell’Idris, Matera
Artigianato tipico, artigianato artistico e tradizioni Materane sono nei prodotti tipici dei maestri artigiani Mario e Carmine Daddiego che, nella bottega caratteristica nel cuore dei Sassi di Matera, producono le loro opere e hanno un piccolo museo della civiltà contadina.
Terre di Basilicata
Via Monticello 9, Tramutola
Il negozio ha l’obiettivo di promuovere il territorio attraverso la vendita dei suoi prodotti più caratteristici. Terre di Basilicata offre un’ampia scelta tra dolciumi, oli e vini pregiati, salumi e formaggi tipici, paste e farine, peperoni di Senise e molto altro.
Piaceri Lucani
Via Famiglia Caporella 1bis, Potenza
Bottega di Prodotti Tipici lucani situata in pieno Centro storico di Potenza, a ridosso di via Pretoria; Per avere la possibilità di provare i prodotti prima di acquistarli, si realizzano al momento panini e spiedini tipici. Inoltre è possibile anche farsi recapitare gli acquisti a domicilio in tutta Europa.
Polo Acquisti Lucania
C.da S. Loja, Tito
Galleria Commerciale con 34 negozi ed un ipermercato IperSimply.
Come arrivare
In aereo
Gli aeroporti internazionali più vicini sono:
- Bari Palese, ideale per l’area della costa Jonica e la provincia di Matera.
- Napoli Capodichino, preferito per la costa di Maratea e la provincia di Potenza.
- Lamezia Terme, per raggiungere il Parco Nazionale del Pollino.
In auto
In auto, la Basilicata si raggiunge da Nord seguendo la costa adriatica, lungo la A14 Bologna-Taranto e dal versante tirrenico, percorrendo l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Maggiori informazioni sul sito Autostrade per l’Italia.
In treno
Trenitalia e FAL collegano ogni giorno Potenza e Matera con Bari, Foggia, Napoli e Salerno raggiungendo la destinazione finale con un sistema integrato treno-autobus.
Distanza dalle principali città
Roma
382 km
Milano
884 km
Napoli
174 km
Venezia
818 km
Bologna
670 km
Firenze
635 km
Libri guide informazioni utili
portale della regione
Libri
Un caleidoscopio di culture, paesaggi incontaminati, tracce di un passato ancora pulsante che nel presente incontra il proprio sublime compimento. Una regione per gli amanti dell’avventura, in tutte le possibili declinazioni del termine.
- Basilicata d’autore: Reportage narrativo e guida culturale del territorio. Di AA.VV., Manni editore.
Questo libro è una guida d’autore, la narrazione dei luoghi, materiali o culturali, più significativi della Basilicata, raccontati dalla penna di intellettuali e personaggi celebri del territorio. Ne viene fuori una lettura antropologica e allo stesso tempo il documento di una conoscenza reale e approfondita.