- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Abitanti: 58.607 (beneventani)
- Lingua: Italiano
- Moneta: Euro
- Clima: Mediterraneo
- Orario: UTC+1
- Aeroporto più vicino: Napoli Capodichino
- Periodo migliore per visitarla: Tutto l’anno
Dove si trova
Benevento è una cittadina situata nell’entroterra dell’appennino campano, a metà strada tra i due lati di costa dello Stivale, risulta essere attraversata da ben due fiumi ovvero il Calore ed il Sabato, suo affluente.
Posta a circa 130m s.l.m, la sua peculiarità risiede nella conformazione del territorio. Infatti sorgendo all’interno di una conca, nella parte meridionale della valle del Sannio, il centro città ed alcune contrade risultano essere poste in zone collinare in alcuni casi a che a 400m s.l.m.
Benevento è capoluogo dell’omonima provincia, in Campania, posto a pochi km da Caserta, Avellino, Napoli e Salerno.
Cosa vedere
Arco Traiano
Arco celebrativo realizzato per l’Imperatore Traiano in virtù dell’apertura della via Traiana, che si innestava sulla principale via Appia, ed oggi uno dei pochi archi ancora pervenutici intatti con i rilievi scultorei ben visibili.
Costruito sotto l’imperatore Traiano, verso la prima metà del I secolo d.C., ed inglobato all’interno della cinta muraria divenendo Porta Aurea, l’arco si caratterizza per essere ad un solo fornice alto oltre i 15m e largo oltre 8m.
L’opera si caratterizza certamente per i riferimenti scultorei in rilievo che adornano le facciate e la fornace, riportanti elementi collegati alla pace, alla guerra ed alle provvidenze verso i cittadini e province sui due lati, quello rivolto alla città e quello rivolto verso l’esterno delle mura.
Oltre questi riferimenti poi possono essere colti richiami e rimandi alla Colonna Traiana e all’Arco di Costantino per via delle raffigurazioni di Traiano in trionfo o nel Foro Boario, ancora rimandi alle Vittorie tauroctone ed Amazzoni.
Infine per quanto riguarda la fornace, qui possono essere rinvenute molteplici rimandi a Traiano ed alle sue vittorie, nonché quelli collegati alle personificazioni principali ovvero Roma, Fortuna, Vittoria e Fedeltà militare.
Deve essere poi ricordata la targa in marmo che posta nella parte alta dell’arco ricorda, in latino, l’Imperatore Traiano e le sue gloriose gesta.
L’arco risulta esser stato recuperato più volte nel corso della sua esistenza per via dei numerosi danni subiti durante i molteplici terremoti che hanno vessato la città e minato la sua stabilità e ad oggi è isolato sia da case che dal traffico, al fine di mantenerlo in uno stato ottimale.
Chiesa Santa Sofia
Antico edificio religioso di matrice longobarda, più volte rimaneggiato e recuperato, è dal 2011 inserito all’interno della Lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO in virtù del grande lascito storico che racchiude all’interno.
Costruita dal Duca Arechi II, prima di traferire la propria corte a Salerno, intorno alla metà del 700 d.C. prendendo come riferimento per la struttura la cappella palatina a Pavia mentre per il nome, originariamente in greco, la basilica di Costantinopoli.
Con la sconfitta contro Carlo Magno, Benevento diviene la nuova Pavia mentre la chiesa diviene tempio nazionale dei Longobardi, sancito da Arechi II con l’annessione di un monastero femminile benedettino.
L’importanza come detto è sicuramente definita per il contenuto storico ed artistico posto all’interno della chiesa ove vi si ritrova un esagono contrapposto al decagono visibile esternamente dando dunque origine ad una struttura circola che pur ispirandosi alla cattedrale di Costantinopoli si ascrive alla storia per la sua totale originalità.
I rimandi poi alla tradizione architettonica bizantina ed alla tradizione longobarda pavese nonché la presenza di affreschi, oggi pervenuti a noi solo in alcuni frammenti, realizzati dalla scuola beneventana anch’essi tramandati dall’antica tradizione, sanciscono ancor di più la peculiarità interna della struttura.
La chiesa è stata recuperata più volte via dei numerosi danni subiti nel corso del tempo dai diversi fenomeni naturali che si sono abbattuti sulla città e dunque presenta riferimenti barocchi tra cui la pianta interna circolare rispetto a quella originaria che invece rimandava più chiaramente ad una stella; l’aspetto dei pilastri e parte della facciata.
Duomo di Benevento
Anche conosciuto con il nome di Santa Maria de Episcopio, è un complesso costruito nel VII secolo sopra i resti dell’antico Campidoglio di origine romana.
La struttura originale del VIII secolo è stata fortemente ripresa e modificata nel corso dei secoli essendo stata la città e la chiesa colpite duramente dai molteplici terremoti.
La prima modifica avvenne intorno al IX secolo ad opera del principe Sicone, che ne ampliò le tre navate inserendo le colonne in stile classico mantenutesi intatte fino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Una seconda modifica invece è da ascriversi a cavallo tra il X e XI secolo quando Giovanni XIII ampliò nuovamente la cattedrale e la arricchì di notevoli cimeli ed oggetti artistici di valore.
Fu oggetto di nuovi recuperi e rifacimenti a cavallo tra il ‘600 ed il ‘700 a causa dei danni subiti dai violenti terremoti venendo sempre prontamente stabilizzata e riaperta al pubblico.
Duramente colpita dai bombardamenti alleati durante il ’43 a tal punto da far pensare al suo abbattimento, venne salvata e recuperata perdendo però gran parte del patrimonio artistico che l’aveva caratterizzata fino a quel momento.
I seguenti lavori di ristrutturazione e restauro unitamente a quelli indotti tra il 2005 ed il 2012 hanno permesso di portare alla luce una considerevole quantità di reperti storici appartenenti al periodo romano grazie anche e soprattutto al rialzamento della pavimentazione originaria, che li copriva.
Per quanto concerne la facciata, questa risulta essere datata 1200, composta interamente di marmo bianco come quella di Pisa, con due ordini e sei arcate ed una porta in Bronzo detta Janua Maior, dello stesso periodo.
Il campanile, posto sulla sinistra quasi a configurare una settima arcata delle sei inferiori che compongono la facciata, è costruito a blocchi di pietra bianca con elementi che si rifanno allo stile del bassorilievo romano con raffigurazioni del cinghiale, riferimento mito di Diomede fondatore, e ritratti funerari.
L’interno interamente costruito nel dopoguerra è composto a croce latina e suddiviso in tre navate, ove gli unici elementi sfuggiti alla rovina sono la Statua di San Bartolomeo, il bassorilievo in marmo rappresentante il Battesimo di Gesù, e ciò che compone la Cappella di SS. Sacramento situata nella navata sinistra.
Qui si trovano rilievi raffiguranti alcune delle parabole bibliche più conosciute, un paliotto marmoreo dell’altare ed una statua di Giuseppe Moscati.
Basilica di San Bartolomeo Apostolo
Chiesa dedicata al culto di San Bartolomeo è in realtà la risultante di due diverse strutture religiose dedicate al Santo costruite nell’Alto e nel Basso Medioevo ed andate distrutte durante i due violenti terremoti avvenuti tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700.
La prima chiesa era realizzata in chiaro stile longobardo e custodiva le spoglie del Santo, giunte in città intorno alla seconda decade del 800 d.C.; mentre la seconda era stata costruita in un luogo diverso in stile romano con marmi e pavimenti pregiati e porte di Bronzo.
La struttura attuale, costruita per volere di Papa Benedetto XIII in seguito alla distruzione del terremoto, si caratterizza per una sola, lunga, navata con due cappelle sui lati in cui trovano posto dipinti raffiguranti San Michele Arcangelo e la Madonna del Rosario, e le statue dei Santi Francesco da Palo e d’Assisi.
L’abside, che riporta il trono papale, è caratterizzato da diversi dipinti raffiguranti le vite dei Santi Gennaro, Francesco Saverio e Filippo Neri e statue lignee degli Apostoli; mentre nella sacrestia vi sono alcuni oggetti sacri appartenuti a Papa Benedetto XIII.
Teatro Romano
Edificato sotto l’Imperatore Traiano intorno alla seconda decade del II secolo d.C., ricalca fortemente la classica struttura del teatro romano realizzato durante il periodo augusteo e caratterizzato da una cavea circola semicircolare sorretta da archi e volte.
Nello specifico quella del teatro beneventano presentava tre diversi ordini, ionico, corinzio e tuscanico come visibile anche negli elementi caratterizzanti la frontescena e le nicchie, quella centrale e le due laterali ove oggi sono presenti alcuni resti degli stili ornamentali.
Il primo restauro avviene durante l’insediamento di Caraccalla per poi di seguito perdere importanza per via del restringimento delle mura cittadine avvenuto a cavallo tra il III ed il IV secolo, il che porta l’edificio, negli anni, ad essere oggetto di usi privati abitativi che ne hanno impoverito la ricchezza storica.
Agli inizi del ‘900 prendono il via le opere di recupero della struttura che consentono, nonostante i continui blocchi dovuti ora ai terremoti ora alle guerre, di restituire alla città la bellezza e la storia racchiusa nelle pietre di questo teatro che ad oggi risulta essere aperto al pubblico per la fruizione di spettacoli di caratura nazionale.
Ponte Leproso
Costruito dal censore Appio Claudio Cieco in concomitanza con la realizzazione della via Appia, venne restaurato nel III secolo d.C. una prima volta ed una seconda volta dopo la sua distruzione durante l’invasione barbarica dei Goti due secoli dopo.
Recuperato e restaurato agli inizi del ‘700 perde i primi segni della sua originalità, passando da quattro a cinque arcate, di cui ad oggi una sola rimane esser fedele alla costruzione originale in pianta quadrata.
In merito al nome, diverse sono le teorie al riguardo delle quali la più accettata risulta essere quella relativa alla presenza, nelle immediate vicinanze, di una struttura per lebbrosi e riportato nel documento di concessione del principe Landolfo VI.
Rocca dei rettori
Anche conosciuto come castello di Benevento, ed è oggi sede della Provincia e dell’area Storica del Museo del Sannio.
Costruito dai Sanniti come postazione difensiva, nel punto più alto del centro storico della città, al di sopra di antica necropoli, venne successivamente fortificato durante il periodo romano e dotato di un serbatoio e di un allaccio all’acquedotto di Serino.
Venne nuovamente fortificato durante il dominio Longobardo quando la struttura venne dotata di un monastero benedettino ed il Castrum vetus ottenendo una fortificazione imponente con nuove ampie stanze.
L’intera struttura venne modificata agli inizi del ‘300 spostando il convento e dotando la struttura di un fossato tutt’intorno e ben tre ponti levatoi, oltre una struttura adibita a fabbrica ed alte mura.
L’edificio fu poi sede del carcere fino all’Unità d’Italia e venne recuperato ed inspessito a più riprese, lasciando intatto e pari all’originale solo il Torrione angolare di fattura longobarda.
Per quanto concerne l’area che dal ‘300 al ‘500 ospitò i rettori, questa è di forma rettangolare e si affaccia su un cortile interno caratterizzato da un innesto di architettura medioevale ed elementi neoclassici chiaramente visibili.
Infine bisogna ricordare i molteplici riferimenti statuari rinvenibili all’interno del giardino e del Castrum novum quali: un monumento del Leone del ‘660, una statua bronzea dedicata a Traiano, un lapidario ed elementi architettonici romani.
Cosa fare
Villa comunale
Realizzato verso la fine dell’800 prendendo come riferimento lo stile tipico dei giardini inglesi, ospita a suo interno un patrimonio botanico unico caratterizzato oltre che dalla presenza di viali interni e piazzali da uno stile generale romantico ed armonioso che si distacca da qualsiasi riferimento geometrico.
Prendendo spunto da quella napoletana, adiacente al lungomare, anche qui vi è la presenza di una cassa armonica caratterizzata dal medesimo stile partenopeo.
Infine si annoverano tra gli elementi caratterizzanti la villa anche il bar e le statue dedicate a cittadini illustri che hanno portato in alto il nome della città.
Pista ciclopedonale Paesaggi Sanniti
Costruita lungo il tratto di ferrovia che collegava fino 1997 Benevento e Vitulano, si estende per oltre 6Km percorrendo e costeggiando, per molteplici tratti, il corso del fiume Calore inserendosi in un panorama bucolico senza eguali.
Ad oggi, il percorso a due corsie, largo 5 metri, e totalmente privo di asperità, intreccia vitigni, colline in fiore, campi coltivati e nidi di uccelli stanziali permettendo allo sguardo e all’anima del visitatore di percorrere non solo un sentiero bensì i pensieri e la pace dell’anima.
Biblioteca Arcivescovile Pacca
Di pubblica consultazione è una delle prime del suo genere, realizzata verso la metà del ‘700 per volere dell’arcivescovo Pacca, a cui è intitolata, che sottoscrisse una libera donazione di libri, atti e documenti che andarono a costituire il primo nucleo di consultazioni.
Durante l’800 il cardinale Siciliano ed il mons. Schinosi dotarono la biblioteca di un primo e di un secondo importante catalogo con una specifica indicizzazione che permise di creare anche una prima sezione dedicata agli autori locali.
La dotazione della biblioteca si è poi ampliata nel corso del ‘900 grazie a donazioni ecclesiastiche e private.
Osservatorio Astronomico del Sannio
La visita ad uno degli osservatori più importanti per capacità recettiva ed offerta si compone di ben quattro diverse fasi: una lezione interattiva sul Sistema Solare e l’Universo; proiezioni all’interno del Planetario riguardanti le Stelle, i Pianeti, le Costellazioni; visita alla cupola motorizzata ed al telescopio principale con possibilità di osservare il sole ed i pianeti, a seconda della fascia oraria della visita, ed infine descrizione e studio della Terra.
Completano la dotazione della struttura ben quattro sale conferenze, un’area con telescopi secondari e binocoli astronomici, un parco per escursioni ed osservazioni celesti, un bar ed un ristorante.
GeoBioLab
Esteso su una superficie di oltre 1000m2, in un’area di oltre 20.000m2 di terreno agricolo, questo percorso interattivo e museale si pone lo scopo di realizzare un’attività formativa dall’alto valore pedagogico e didattico mitigando la mole di informazioni attraverso un approccio semplice, rendendo le nozioni comprensibili a grandi e bambini.
Il museo si caratterizza per un percorso formativo incentrato attorno alla scoperta della Terra, del Sannio, dei suoi elementi primordiali e della sua evoluzione, passata e futura, caratterizzandosi dunque per nozioni di geologia, botanica e zoologia.
Il laboratorio e gli sperimenti proposti al suo interno permettono al visitatore di prendere coscienza non solo dell’evoluzione e dei cambiamenti naturali che avvengono intorno a lui, nella quotidianità, ma anche e soprattutto di quelli indotti con il suo agire, sbagliato o giusto che sia.
Museo del Sannio
Il museo che racchiude ed accoglie le testimonianze del passaggio delle molteplici popolazioni sul territorio cittadino, comprende e si estende lungo diversi edifici sparsi in città e si compone di ben quattro diversi dipartimenti.
Fondato verso la fine dell’800 per raccogliere ed unire tutti i reperti, privati e non, risalenti alle diverse epoche storiche di Benevento, è solo durante la ricostruzione post-bellica che si arricchisce in maniera considerevole della mole di reperti rinvenuti sotto gli scavi delle macerie.
Le sezioni Archeologica, Medievalista ed Arstistica si trovano all’interno del chiostro della Chiesa di Santa Sofia, restaurato nel’99.
La prima sezione raccoglie: reperti del paleolitico, dei commerci con le popolazioni greche e della Magna Grecia, le copie romane di statue greche ed elleniche, i reperti egizi portati da Domiziano nel Tempio di Iside e lapide funerarie.
Nelle altre due sezioni invece troviamo: resti architettonici e militari appartenuti a romani e longobardi, una pinacoteca con quadri di artisti locali relativi ai periodi che vanno dal rinascimento al novecento.
La quarta ed ultima sezione, quella Storica, è invece ubicata nella Rocca dei Rettori, e si caratterizza per la presenza di oggettistica e documenti ufficiali relativi alla storia di Benevento, utensili e vestiari popolari appartenenti ai secoli che intercorrono tra ‘600 e ‘900.
Rione Triggio
Quartiere compreso tra le vecchie mura longobarde e definito il cuore della città nuova longobarda presenta tutt’oggi chiari riferimenti all’epoca medioevale come testimoniano i vicoli stretti e gli edifici bassi che si affacciano su di esso.
Il Rione si caratterizza per essere dotato di diversi accessi che collegano alle principali attrazioni cittadine quali il Duomo, il Teatro Romano, una sede dell’Università del Sannio, alcuni resti storici solo recentemente recuperati della zona del foro romano e delle vie d’accesso antiche al teatro.
La zona è risultata essere una di quelle malsane fino agli inizi del ‘900 quando cioè il comune si è impegnato per la bonifica ed il risanamento.
Negli anni una particolare querelle si è accesa intorno ad un’abitazione presente nel Rione che si ritiene essere stata la casa natale di San Gennaro, nato effettivamente a Benevento nel 305 d.C. da una famiglia povera della zona, sulla cui però paternità la curia e gli studiosi hanno però sempre titubato.
Storia
La storia in breve. La nascita del primo insediamento risulta avvolta nella leggenda, tra storie che la vedono sorta per volere di Diomede, scampato alla conquista ed alla distruzione della città di Troia ed altre che invece la pongono ad opera degli Osci.
La città inizialmente compare con il nome di Maloenton, in latino Maleventum, durante la seconda e la terza guerra sannitica in cui le legioni romane sconfiggono gli eserciti sanniti per poi trionfare nuovamente durante la guerra contro Pirro.
In questa fase storica, quando cioè i romani pongono le basi dei primi castrum nel territorio cittadino, che la città cambia nome in Beneventum divenendo nel giro di due secoli una delle città più fiorenti del meridione, punto nevralgico per le comunicazioni a tal punto da esser scelta come punto di partenza per la via Traiana e snodo della via Appia.
Nel IV d.C. fu quasi rasa al suolo da un violentissimo terremoto e duramente saccheggiata durante le invasioni barbariche dalle popolazioni dei Goti e dei Visigoti, cadendo in una spirale di rovina e decadenza che si protrae fino alla conquista dei Longobardi.
Ed è con i Longobardi, e con il Duca Arechi II, che la città vive un secondo periodo fiorente riuscendo a resistere, data la conformazione del territorio e la posizione strategica, anche all’assalto dei Franchi capitolando solo con la caduta del Regno da parte dei Normanni e di Roberto il Guiscardo.
Dal XI secolo in poi rientra tra i possedimenti del Regno di Napoli come enclave pontificia governata da rettori papali che riuscirono sempre a mantenere un saldo controllo sulla città animata e dilaniata a più riprese da lotte intestine fra nobili casate.
A cavallo tra il ‘600 ed il ‘700 la città e due volte vittima di potenti movimenti tellurici che ne distruggono la quasi totalità dei palazzi e dei reperti, recuperati però nel corso degli anni grazie all’impegno dell’arcivescovo Orsini, divenuto poi Papa Benedetto XIII.
Con l’avvento dell’Unità d’Italia e del ‘900 Benevento torna ai fasti di un tempo, divenendo una città in espansione, con potenziamenti nei principali settori produttivi.
Pesantemente bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, e danneggiata in modo significativo durante l’alluvione del 1949, la città è stata ricostruita ed ammodernata, divenendo sede di un notevole fervore espansionistico.
Temperature
Mesi | Max | Min |
Gennaio | 10.0°C | 6.0°C |
Febbraio | 10.0°C | 6.0°C |
Marzo | 13.0°C | 8.0°C |
Aprile | 17.0°C | 11.0°C |
Maggio | 21.0°C | 15.0°C |
Giugno | 26.0°C | 19.0°C |
Luglio | 29.0°C | 22.0°C |
Agosto | 29.0°C | 22.0°C |
Settembre | 24.0°C | 18.0°C |
Ottobre | 20.0°C | 15.0°C |
Novembre | 15.0°C | 11.0°C |
Dicembre | 11.0°C | 7.0°C |
Dove alloggiare
B&B Le Streghe
Via Mario la Vipera. 82100, Benevento
La struttura posta in posizione centrale per visitare ed esplorare le meraviglie cittadine è un luogo perfetto dove alloggiare a Benevento se si vuole vivere un’esperienza all’insegna della pace, della serenità, immersi nel verde incontaminato.
Le camere ampie e moderne sono dotate di ogni comfort necessario per il soggiorno.
Hotel Antiche Terme
Via Bagni, 82100, Benevento
Le camere spaziose, moderne, arredate con gusto e pulite sono dotate di tutti i comfort atti a garantire un soggiorno di pace e tranquillità.
L’albergo piccolo e a gestione familiare, si trova in posizione centrale a pochi passi dalla stazione e dalle arterie cittadine permettendo al visitatore di poter raggiungere comodamente i luoghi d’interesse cittadini.
B&B Domus Traiani
Via Cupa Santa Lucia 7, 82100, Benevento
Camere ampie, moderne, spaziose e ben curate, sono datate dei comfort necessari per poter trascorrere un soggiorno all’insegna della pace e della tranquillità, in ambiente caratterizzato da eleganza e cura dei dettagli.
La terrazza privata che guarda al panorama tutt’intorno, completa la dotazione di questa struttura interamente ristrutturata.
Hotel Villa Traiano
Viale dei Rettori 9, 82100, Benenvento
Per i viaggiatori che vogliono visitare ed alloggiare a Benevento senza rinunciare però ad un ambiente romantico, alla vicinanza ai più rinomati ristoranti della zona ed ai luoghi caratteristici, questa struttura è per fetta.
Il parcheggio gratuito, il servizio in camera, la vicinanza ai siti d’interesse cittadini, le camere ampie, moderne, eleganti e raffinate caratterizzano e completano la dotazione di questa magnifica struttura dove trascorrere un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità.
La Dimora di Iside B&B
Via Avellino 57/A, 82100, Benevento
Struttura perfetta per alloggiare a Benevento in un clima romantico, intimo senza rinunciare ad una posizione centrale rispetto ai luoghi d’interesse, locali e regionali.
Le camere, dotate di tutti i comfort del caso, godono di una vista sui colori delle colline e del giardino privato in fiore tutt’intorno.
Dove mangiare
Japit
Via San Pasquale 12, 82100, Salerno
Locale al centro di Benevento in linea con i sushibar giapponesi, caldo ed accogliente, rispecchia e propone la vera arte culinaria tradizionle giapponese, espressa sia nei piatti nella salvaguardia del gusto e del sapore della materia prima e della loro freschezza, sia nei dettagli e nello stile della location.
Trattoria Il Cinghiale
Convivialità, familiarità, cucina tipica beneventana, rispetto ed esaltazione dell’arte culinaria, prodotti freschi e genuini, esaltazione del gusto e dei sapori caratterizzano questo locale dall’aspetto rustico ma accogliente, arredato secondo i colori ed i canoni tipici dell’osteria.
Il rispetto per l’antica arte conviviale unito all’abbondanza degli abbinamenti rendono questo locale, con cucina di terra, peculiarità tipica della ristorazione beneventana, punto d’incontro di genti amanti della buona cucina e dell’ospitalità, nonché uno dei luoghi simbolo del mangiare a Benevento.
Locanda Scialapopolo
Via Francesco Paga 69, 82100, Benevento
Situato in location rustica, semplice, dal sapore di tradizione e con chiari rimandi alla tradizione locale, in questo accogliente locale genuinità, freschezza dei prodotti e ricercatezza di sapori sono i driver principali della cucina.
Abbinamenti semplici, in un ambiente che esalta la tradizione tipica locale con piatti antichi, tramandanti di generazione in generazione che nelle mani sapienti dello chef prendono forma e vita in un mix di colori e sapori che evocano, nel palato e nella mente, un’esplosione di gusto difficilmente dimenticabile.
Osteria Sapori di Corte
Via Mario La Vipera, 82100, Benevento
Nascosto tra le vie del centro storico, si trova questo accogliente, caldo e raffinato locale.
Abbinamenti ricercati, in un ambiente che esalta la tradizione tipica locale ma che non disdegna la modernità che nelle mani sapienti dello chef prende forma e vita in un mix di colori e sapori che evocano, nel palato e nella mente, un’esplosione di gusto difficilmente dimenticabile.
Sicuramente uno dei locali dove mangiare a Benevento durante un soggiorno o una breve sosta in città.
La Pampanini
Via San Pasquale 8, 82100, Benevento
Ingredienti freschi e genuini, abbinamenti ricercati e innovativi, rispetto dell’antica tradizione dei maestri pizzaioli napoletani, fanno di questa pizzeria un punto di riferimento nel panorama culinario del centro città.
Ristorante Dionisio
Via Alfonso De Blasio 3, 82100, Benevento
Piatti semplici ma rivisitati in chiave moderna con gusto ed originalità, esplosioni di sapori, di colori e profumi rendono questo ristorante il posto ideale per un pasto il cui ricordo sarà il metro di giudizio per quelli futuri una volta sedutisi in un locale moderno ma allo stesso tempo caldo ed accogliente.
Piatti tipici
Burro e uova
- Uova
- Sale
- Pepe
- Burro
- Maionese
Ziti al pomodoro
- Pomodori
- Pasta
- Olio
- Sale
Per la pasta: cuocere e salare gli ziti in una pentola. Per il sugo: spellare e tagliare i pomodori, in una pentola unire i pomodori all’olio, all’aglio, al sale e far cuocere per una decina minuti. Scolare la pasta e farla saltare nella padella preparata in precedenza.
Pasta di San Giuseppe
- Pasta
- Aglio
- Acciughe
- Pangrattato
- Pinoli
Mentre bolle la pasta, far rosolare in una padella l’aglio, aggiungere acciughe fino a farle sciogliere completamente. Tostare il pangrattato con pinoli. Scolare la pasta e versarla nella padella con le acciughe, aggiungere i pinoli ed il pangrattato. Saltare e servire.
Strufoli
- Uova
- Farina
- Olio
- Miele
- Zucchero
Sbattere le uova ed impastarle con la farina. Modellare l’impasto ottenuto in lunghi cordoncini e poi tagliarli a cubetti. In una padella far bollire 1l di olio e friggere i cubetti ottenuti in precedenza fino a farli dorare. Asciugarli con carta assorbente da cucina ed una volta asciutti condirli con un composto ottenuto facendo bollire miele e zucchero.
Dove fare shopping
Centro storico
Suggestivi sono le molteplici botteghe artigianali sparse lungo le diverse viuzze della città, ove è possibile acquistare prodotti tipici locali e regionali.
Oltre ai classici negozi di souvenir non è difficile rinvenire botteghe ove si lavora la pelle con tecniche tramandate dalla tradizione, degustazioni di liquori locali ed artisti che lavorano ceramiche, maioliche e quadri.
Centro Commerciale i Sanniti
Via dei Longobardi 24, 82100, Benevento
Sorto nella zona nord-est di Benevento su un’area di oltre 30.000m2 su due livelli, il Centro Commerciale è uno dei punti di riferimento per lo shopping cittadino, con oltre 50 punti vendita, tra cui si annoverano grandi marchi della moda, un ipermercato, una banca, negozi di telefonia ed elettronica e tanto altro.
Si dota poi di un’area giochi per i bimbi; una zona fluviale, ampia area food per le famiglie, centrale, dotata di molteplici bar e ristoranti, Wi-Fi e maxischermo; diversi parcheggi con oltre 1000 posti auto.
Orari di Apertura:
- Lunedì: 10:00 -21:00
- Martedì – Sabato: 9:00 – 21:00
- Domenica: 10:00 – 21:00
Centro Commerciale Buonvento
S.S. 7 Appia Km258,75, 82100, Benevento
Altro punto di riferimento per lo shopping cittadino è questo centro commerciale sorto nella zona est di Benevento in direzione Caserta, dotato di grandi marchi della moda, un ipermercato, una banca, negozi di telefonia ed elettronica e tanto altro.
Orari di Apertura:
- Domenica e Lunedì: 10:00 -21:00
- Martedì – Sabato: 9:00 – 21:00
Come arrivare
Aereo
Venendo da fuori regione e scegliendo l’aereo come mezzo di trasporto, l’aeroporto di riferimento è Napoli Capodichino. Da questo poi Furore è facilmente raggiungibile potendo scegliere tra automobile, traghetto e pullman di linea;
Treno
La stazione più vicina è quella di Benvento;
Autobus
Le linee utili per raggiungere Benevento sono: Sita Sud se proviene dalle regioni o dalle province limitrofe; Flixbus o privati se si proviene da fuori regione.
Automobile
Qualunque sia il punto di partenza del proprio viaggio, la via più rapida sarà facendo riferimento alle indicazioni per l’A1/E45 per poi imboccare la S.S. 372
Distanze dalle principali città
Distanza da Roma
La distanza che intercorre tra Roma e Benevento è di 233.6 Km.
Distanza da Milano
Milano e Benevento sono a 718.7 Km di distanza.
Distanza da Firenze
Bisogna percorre 480.3 Km per raggiungere Benevento partendo da Firenze.
Distanza da Venezia
La distanza che intercorre tra Venezia e Benevento è di 733.0 Km.
Distanza da Bologna
Bologna e Benevento sono a 583.3 Km di distanza.
Distanza da Napoli
Bisogna percorre 54.8 Km per raggiungere Benevento partendo da Napoli.
Libri guide ed info utili
- Storia politica della Longobardia minore. I principati longobardi di Benevento, Salerno e Capua di Tommaso Indelli
- Italia meridionale longobarda. Competizione, conflitto e potere polito a Benevento di Giulia Zornetta
- 25 luoghi imperdibili della città di Benevento di Lucia Gangale
- Piccola storia dei Longobardi di Benevento. Testo latino a fronte di Berto L. A. Erchempero
La città delle streghe
La fama di Benevento come città delle streghe affonda le sue radici nel passato, sin dai tempi della sua fondazione quando le tribù Samentes, che abitavano i boschi e li idolatravano, erano soliti organizzare riti e feste religiose in cui le officianti sarcedotesse mostravano poteri magici e divinatori.
Nel corso della dominazione longobarda, le leggende accrescono per via dei riti pagani che venivano realizzati presso il fiume Sabato, affluente del Calore, ove donne urlanti danzavano attorno ad un imponente albero di noce con serpenti pendenti tutt’intorno.
Ancora durante gli anni della Santa Inquisizione, numerosissimi furono i processi ed i roghi di donne ritenute streghe, in virtù di riti malvagi che si ritenevan esser stati realizzati sotto le fronde del grande noce, alla presenza del demonio. La credenza popolare ha mantenuto in vita fino ad oggi la storia di Benevento città delle streghe