- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Abitanti: 120.517 (bergamaschi)
- Lingua: Italiano
- Moneta: Euro
- Clima: Temperato delle medie latitudini
- Orario: UTC+1
- Aeroporto più vicino: Bergamo Orio al Serio
- Periodo migliore per visitarla: primavere-estate
Dove si trova
Bergamo è situata al centro della pianura delle prealpi Bergamasche confina con la Val Brembana, la Val Seriana alle quali è collegata da apposite linee tramviarie e funicolari, e con i comuni di Orio al Serio, ove è possibile rinvenire l’aeroporto locale, e Seriate.
La città di Bergamo è divisa in due parti, Alta e Bassa, dalle mura cinquecentesche, lunghe oltre 6km, e che pongono la parte Alta in una posizione di rilievo essendo questa sorta su un sistema di sette colli, ultima diramazione delle prealpi Orobie prima della pianura.
Bergamo è un capoluogo di provincia, in Lombardia, posto a pochi km da Milano, Brescia, Cremona, Monza, Mantova, Como, Varese.
Cosa vedere
Basilica di Santa Maria Maggiore
La struttura originaria risale al 700 d.C., come risulta anche dagli scavi nella zona sud-est, mentre la dicitura sull’ingresso riporta invece la data 1137 in riferimento al fatto che la chiesa originaria di Santa Maria sia stata demolita e ricostruita ampliandone la struttura.
La chiesa ha subito diversi interventi nel corso degli anni che ne hanno modificato radicalmente la struttura originaria, come ad esempio l’abbattimento di uno degli absidi, della sagrestia e di un portico da parte di Bartolomeo Colleoni per la realizzazione dell’omonima cappella.
I diversi stili che caratterizzano la Basilica possono poi essere individuati nelle diverse tipologie di arenaria grigia adoperate per la costruzione dell’esterno della struttura o nella realizzazione del battistero, inizialmente interno, e del rifacimento dei due protiri; opere ascrivibili al ‘400.
Degli inizi del ‘500 invece sono le opere realizzative del campanile, successivamente rialzato, del portale sud-ovest e della sagrestia nuova sostitutiva di quella vecchia eliminata dal Colleoni per la realizzazione del mausoleo.
L’interno si caratterizza per l’impianto romanico a croce greca con tre navate, mentre le decorazioni sono da ascriversi al ‘600, tra cui si annoverano il monumento sacrale del cardinale Longhi e gli arazzi che rappresentano le scene della Vita di Maria e la Crocifissione di Cristo.
Elementi stilistici riferibili al ‘300 invece sono quelli relativi ad un crocifisso ligneo pendente sopra il presbiterio, affreschi d’ispirazione giottesca con scene tratte dalla Bibbia e dai Vangeli, l’affresco dell’Albero della vita, richiamante l’opera di Bonaventura da Bagnoreggio, e l’affresco di San Giorgio, a cavallo, recuperato dopo la rimozione del grande dipinto del Liberi: Diluvio Universale.
Infine è importante ricordare come la porta settentrionale prenda il nome di Porta dei Leoni rossi mentre quella meridionale Porta dei Leoni bianchi importanti in quanto l’esterno si caratterizza per la totale mancanza di facciata e dell’ingresso centrale per via delle modifiche intervenute nel corso dei secoli.
Castello San Virgilio
Punto nevralgico per la difesa della pianura e della città, il colle San Virgilio fu, sin dall’epoca romana, sede di importanti costruzioni militari di tipo difensivo che ne indirizzarono fin da subito lo sviluppo e la storia.
Nonostante la presenza di una guarnigione romana è solo con l’arrivo dei longobardi che si hanno notizie di una costruzione difensiva denominabile Castello.
Con l’arrivo e la conquista della città da parte dei Franchi, il fortino diviene definitivamente una guarnigione militare al punto da essere fortemente ampliato e fortificato a cavallo con il dominio dei Visigoti che agli inizi del ‘300 completano la realizzazione del Castello.
Durante la dominazione veneziana, il castello, la cittadella ed il sistema difensivo cittadino vennero pesantemente fortificati grazie ad un imponente sistema murario difensivo che circondando la città annetteva il castello, collegato adesso da un passaggio segreto che dal lato sud permetteva il rapido arrivo di militari dalla cittadella e viceversa.
Il castello venne poi interessato da ulteriori progetti di ampliamento e fortificazione che permisero, eliminando la centrale torre di epoca medioevale, di ampliare le dotazioni difensive e lo spazio occupato dai difensori che ora potevano contare di un numero significativo di uomini.
Durante la dominazione asburgica parte del castello venne demolita, in quanto principale struttura militare della zona, rimanendo desolato fino al XX secolo quando prima la famiglia Soregaroli, divenuta proprietaria del forte agli inizi del’900, e poi il comune di Bergamo profusero energie e risorse per il suo recupero e la sua destinazione a luogo d’interesse turistico.
Cappella Colleoni
La Cappella Colleoni venne costruita verso la fine del ‘400 nella parte Alta di Bergamo, in piazza Vecchia, per volere di Bartolomeo Colleoni e dedicata ai santi Bartolomeo, Marco e Giovanni Battista.
L’architetto Amadeo realizza l’opera riprendendo elementi medievali presenti nell’adiacente chiesa di Santa Maria inserendovi però gusti e stili propri del rinascimento sui quali poi sono stati innestati elementi tipici del manierismo barocco.
Per quanto concerne la facciata, composta con la tecnica dell’opus sectile adoperando marmi policromi si caratterizza per la presenza di un rosone con ai fianchi due medaglioni in onore di Cesare e Traiano.
La copertura del mausoleo è a cupola che appoggia su un tamburo ottagonale caratterizzato da un rosone, contenente il serpente bronzeo di Mosè, perfettamente in asse con quello sottostante, più grande.
Il basamento contiene formelle che raffigurano dieci diverse storie bibliche, tra cui la Creazione, la Tentazione, Caino e Abele, e le scene della vita di Ercole.
L’interno è invece si caratterizza per una struttura a pianta quadrata con il monumento sepolcrale in onore di Colleoni posto difronte all’ingresso con pilastri che sorreggono la struttura del sarcofago rappresentanti le teste dei leoni con le storie della vita di Cristo incise in bassorilievo.
L’impianto del sarcofago è completato da una statua equestre in legno dorato raffigurante il condottiero a cavallo ed ai suoi lati le statue dei personaggi biblici Dalila e Giuditta, tutti elementi racchiusi a loro volta da coppie di colonne in marmo rosso su sfondo celeste scuro.
Sulla parete destra invece si può rinvenire il sarcofago realizzato per Medea, figlia di Colleoni morta pochi anni prima della realizzazione dell’opera, caratterizzato dalla presenza della sua rappresentazione statuaria, dormiente protetta dalle statue di santa Chiara e santa Caterina, e dai simboli dei Colleoni e della pietà.
Infine oltre alla sala centrale può essere rinvenuto un presbiterio, con piccola sagrestia, caratterizzato dalla presenza di un altare scolpito con statue dei santi Giovanni Battista, Bartolomeo e Marco ed affreschi riportanti storie delle vite dei santi.
Palazzo della Ragione
Realizzato agli inizi del 1200 risulta esser il più antico palazzo comunale di tutto lo stivale pur essendo stato duramente colpito da gravi incendi agli inizi del ‘500.
Nella sua realizzazione originale, la porta principale guardava l’attuale Piazza Vecchia a cui si accedeva attraverso gli arconi del piano terra fatti aprire appositamente durante la dominazione veneziana.
Il porticato si caratterizza per le arcate acute a tutto sesto con pilastri realizzati ed ornati in pieno stile romanico che si inseriscono perfettamente all’interno della struttura di tipo medioevale richiamando elementi degli edifici realizzati in piazza Duomo e in piazza Vecchia.
Possono ancora esser notati il bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino ed un orologio solare nella pavimentazione e riportante coordinate ed altezza s.l.m della città.
Il palazzo, denominato della Ragione durante il periodo della dominazione veneziana perché ivi aveva sede il tribunale cittadino, si compone poi di un primo piano in cui si trova la Sala delle Capriate, luogo di custodia di affreschi e dipinti del Bramante e caratterizzato da ampie finestre a trifora architravata.
La Sala ad oggi ospita il Museo dell’affresco, che ospita oltre 100 affreschi che altrimenti sarebbero andati perduti o si sarebbero rovinati definitivamente e che vengono esposti in un percorso artisti unico realizzato in senso antiorario.
Tra le opere si annoverano lacerti del monastero di Santa Marta, quelli della chiesa di Sant’Antonio, quelli della chiesa di Santa Maria Maddalena e di Santa Maria Immacolata unitamente alle opere del Bramante.
La facciata del palazzo, recuperata nel corso del XX secolo, presentava inizialmente i busti raffiguranti i podestà cittadini, poi andati perduti, oltre al simbolo della Serenissima ovvero il leone alato di San Marco oggi visibile grazie ad una donazione del comune di Venezia che ha sostituito quello originale scomparso nei secoli.
Teatro Donizetti
Inizialmente il teatro presentava una struttura diversa da quella attuale essendo stata pensata verso la fine del ‘700 come edificio volto a valorizzare la zona in cui si andava ad inserire, essendo la stessa un mucchio di baracche di legno.
La struttura originaria, ad opera del ricco commerciante Bortolo Riccardi, andò persa nel vasto incendio del 1797 ed in seguito ricostruita, come noi oggi la conosciamo, dall’architetto Lucchini che già si era occupato della realizzazione della parte interna del vecchio edificio.
Il nuovo Teatro, non ancora intitolato al Donizetti, venne terminato ed aperto al pubblico nel 1800 dando il là ad un lungo periodo di attività che ha visto, tra fortune alterne, esser eseguite sul palco diverse opere liriche prestigiose quali Aida di Verdi o La Favorita di Donizetti.
Proprio al compositore bergamasco, nel 1897, venne intitolato il Teatro e vennero iniziati i lavori di realizzazione della nuova facciata neoclassica.
Al restauro del 1964 degli interni è poi seguito quello del 2017 dell’intera struttura.
Mausoleo Enrico Rastelli
Conosciuto come uno dei più grandi giocolieri italiani, Enrico Rastelli è un figlio acquisito di Bergamo dove scelse di terminare la sua immensa, magnifica, e brillante vita una volta terminati gli spettacoli circensi per via della grave emofilia di cui era malato.
Nato verso la fine dell’800 in Russia, in una famiglia circense, si mostrò sin da subito particolarmente attratto dal mondo dei giocolieri pur venendo addestrato duramente alle molteplici discipline circensi.
Esibitosi per la prima volta a 13 anni con i genitori, inizia a 19 anni la sua prestigiosa carriera da giocoliere prediligendo, diversamente dagli artisti circensi contemporanei, non già oggetti del quotidiano bensì oggetti più facilmente maneggiabili, quali palline, bastoni e piatti.
Sposatosi nel 1917 con una famosa funambola, diviene presto una star internazionale girando con i suoi spettacoli per l’Europa e l’America arrivando ad esibirsi addirittura all’interno dei teatri di vaudeville, genere di commedia francese nato nel settecento e molto in voga in quegli anni.
Grazie all’elevata tecnica raggiunta, allo stile multiforme è riuscito a raggiungere livelli di fama che ancora oggi non sono stati raggiunti e che gli hanno consentito di ritirarsi a Bergamo nella sua villa privata con mogli e figli fino al giorno della morte.
Tumulato nella cappella di famiglia ove è stata posta una statua in suo onore a grandezza naturale situata all’interno del Cimitero monumentale di Bergamo.
Torre del Galgario
Posta nella città Bassa, rappresenta uno dei pochissimi elementi rimasti dell’imponente sistema murario delle Murarine, caratterizzato dalla presenza di oltre 30 torri quadrate e due torri rotonde, di cui una è proprio la Torre del Galgario.
Situata oggi all’interno dell’omonimo largo, punto nevralgico per gli spostamenti della zona bassa, la torre si caratterizza per la forma cilindrica che va stringendosi man mano che si sale in altezza, caratterizzata da piccole pietre ed aperture.
L’interno si caratterizza invece per la presenza di una scala a pioli e per la copertura in mattoni che ha sostituito quella in legno originaria.
Ad oggi nonostante l’importanza storica, versa in uno stato di totale abbandono.
Cosa fare
Cimitero monumentale di Bergamo
Situato nel prestigioso quartiere dei Borgo Palazzo, ricco di storia e di arte, è un’opera edificata a cavallo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 in pieno stile eclettico, stile nato dalla mescolanza degli elementi caratterizzanti i diversi movimenti architettonici.
Edificato su progetto dagli architetti Ernesto Pirovano ed Ernesto Bazzaro, l’opera rientrava all’interno di una regolarizzazione delle sepolture come voluto dal decreto napoleonico del 1804 che prevedeva le sepolture per i defunti al di fuori delle mura cittadine.
Bergamo si dotò dunque, inizialmente di ben tre diversi camposanti, poi accorparti e diede mandato agli architetti di edificare questo complesso monumentale.
Inizialmente l’opera prevedeva, al di sopra del monumentale ingresso, il framedio, per la sepoltura degli importanti personaggi storici della città di Bergamo, le sale di necroscopia e di osservazione e gli uffici; venne poi modificata, nel secondo dopoguerra, la struttura della cappella ed inserito l’avancorpo.
Ad oggi trovano posto le tombe del noto stilista Trussardi, del premio Nobel per la chimica Natta, l’aviatore Locatelli, e tanti altri personaggi illustri della storia cittadina.
Borgo Santa Caterina
Insieme a Borgo Palazzo, questa zona di Bergamo è una delle zone che meglio esprimono lo spirito della città, caratterizzata da un’enorme patrimonio sotrico-culturale.
Zona piena di locali e di vetrine, di ristoranti, di odori e di luci è il posto giusto da visitare durante una visita a Bergamo per tutti gli amanti delle tradizioni locali potendo, di giorno, gustare i prodotti tipici nelle rinomate pasticceria della zona e le leccornie dei ristoranti, di sera.
Particolari sono poi i “Venerdì del Borgo”, manifestazioni realizzate durante i weekend estivi che uniscono divertimento, musica e food permettendo alla popolazione locale ed ai viaggiatori di scoprire le unicità e tipicità della bergamasca.
Per gli amanti della storia si segnala la presenza nel borgo, del Santuario della Beata Vergine Addolorata, chiesa del ‘600 a croce greca che custodisce l’affresco del miracolo, statue dei santi ed il gruppo ligneo dell’Addolorata, la cui copia viene portata in processione per le vie del borgo ogni anno il 18 di agosto.
Centro Congressi Giovanni XXIII
Centro congressi di elevata e pregevole fattura, occupa una posizione centrale all’interno dell’agglomerato urbano di Bergamo, posto a pochi km dall’aeroporto e apochi passi dalla stazione ferroviaria e dalle principali attrazioni locali.
Polo espositivo e congressuale di primo ordine, si estende per una superficie di oltre 3200m2, capace di contenere oltre 12 spazi polifunzionali multimediali, dotati di ogni strumento tecnologico atto a garantire la riuscita dell’evento.
Ad oggi oltre alle sale vi è anche un servizio di ristorazione interno ed uno staff dedicato che si occupa di tutti gli aspetti centrali dell’evento, dall’analisi alla comunicazione, allo sviluppo.
Mura venete di Bergamo
Data la posizione centrale della città di Bergamo, le popolazioni che si sono susseguite nel corso del tempo hanno cercato di fortificare sempre più il luogo ed il suo abitato edificando, pietra dopo pietra, elementi difensivi.
Le cinta murarie si sono susseguite sin dall’epoca della dominazione romana quando cioè la parte della città sorta sul colle venne fortificata ponendo una guarnigione difensiva sopra colle San Virgilio.
Durante il dominio Longobardo, Franco e dei Visconti la città venne fortificata sempre più costruendo un sistema murario detto le Murarine, inizialmente difensivo e poi successivamente mero demarcatore demaniale per il pagamento del dazio, e poi edificando le prime cinte murarie medioevali.
Con l’arrivo della dominazione della Serenissima, la città si dota di un più imponente sistema murario che smantella i vecchi sistemi difensivi, in parte obsoleti e decadenti, per costruire una cinta di estensione pari a 6Km, volta a cingere l’intera città rendendola una fortezza inattaccabile.
Composta da oltre 10 baluardi, 30 garitte e 100 aperture per bocche di fuoco, polveriere, caserme, cunicoli e passaggi segreti, fossati esterni e zone protette ove camminavano le pattuglie, la cinta muraria è giunta a noi intera, non avendo subito mai grandi danni né dalle intemperie né durante le due guerre mondiali.
La conformazione naturale del territorio cittadino, unita alla separazione avvenuta con le mura veneziane ha reso la parte Alta di Bergamo una zona particolarmente protetta e cristallizzata ove nei secoli pochissime sono state le alterazioni storiche mantenendo vivi i segni della storia ivi lasciati dalle diverse dominazioni nel corso dei secoli.
Cittadella viscontea
Bergamo sorge su un territorio particolare caratterizzato dalla presenza di 7 colli e da una divisone naturale tra la parte Alta e Bassa della città che hanno portato nel corso dei secoli i diversi popoli a fortificare soprattutto la parte Alta facendola diventare sede del potere e del controllo.
Durante il secolo di dominazione dei Visconti, appoggiati dalla famiglia locale dei Suardi, di fazione ghibellina, la città venne ulteriormente fortificata con opere difensive attea a scoraggiare gli invasori e ad affermare il potere della famiglia milanese sulla città ed i territori limitrofi.
Una delle opere difensive realizzate è stata la realizzazione della cittadella, caratterizzata da una struttura quadrilatera posta a ridosso delle mura medioevali e cinta da undici case a torre opportunamente realizzate per cingere maggiormente la stessa.
Con il susseguirsi dei nobili esponenti della famiglia Visconti, la cittadella venne poi dotata di un enorme fabbricato adibito a residenza in modo tale da poter stanziare stabilmente la rappresentanza familiare in città ed affermare il proprio potere in una città, in questo modo, caratterizzata da due diverse fortificazioni, di cui una era la Rocca.
Negli anni la zona perse d’interesse anche e soprattutto per via delle opere di fortificazione operate dai veneziani che abbatterono le mura medioevali per realizzare il proprio imponente sistema difensivo, eliminando anche dalla zona fossati e ponti elevatoi posti inizialmente a difesa della cittadella.
Ad oggi resta poco del sistema dei Visconti, essendo stato l’Habitatum parzialmente demolito per costruire il seminario.
La parte rimasta è sede del Museo Civico Archeologico e del Museo di Scienze Naturali “Enrico Baffi”.
La Rocca
Costruita a cavallo tra la dominazione Boema, nei cui territori la città era annoverata per volere dello stesso popolo locale per veder terminare così le guerre intestine per il controllo dell’allora città libera di Bergamo, e quella dei Visconti per fortificare la città controllando il lato sud verso la pianura e quello nord verso le prealpi.
Venne aggiunto al progetto originale della Rocca il torrione circolare, che ancora oggi caratterizza il panorama, ove vennero posizionate le aule e gli alloggi dell’allora corpo dei bombardieri e della caserma degli artiglieri.
Lo scopo delle fortificazioni dei Visconti prima e dei veneziani poi fu quello di dotare la città di un potente sistema difensivo che, inserito all’interno delle imponenti mura di cinta, permetteva di difendere la posizione, già vantaggiosa per natura, da ogni lato dotando con la Rocca la città di un ultimo baluardo difensivo in caso di ingresso dei nemici.
Adoperata anche durante il periodo napoleonico ed asburgico come fortificazione militare, è stato oggetto di un’attenta politica di restauro e di valorizzazione ad opera del comune che ne ha preso pieno possesso dagli anni ’30 del secolo scorso.
Torre di Adalberto
Annoverata tra le torri più antiche della città di Bergamo, è stata dai Visconti, nel ‘300, denominata in torre della fame essendo stata da sempre adibita a centro di riscossione dei tributi e divenuta luogo di prigionia per i detenuti che non pagavano le imposte.
La torre prende il nome dal suo fondatore, il vescovo Adalberto, il quale dopo esser stato incarcerato a Magonza dal re dei Franchi ed esser stato successivamente liberato decise di ricostruire la città di Bergamo fortemente danneggiata durante la guerra.
La struttura, inglobata dai Visconti all’interno del sistema delle undici case torri che cingevano la cittadella, si caratterizza per un solo portoncino d’ingresso ed uscita posto a qualche metro dal suolo potendovi accedere solamente attraverso apposite scale di legno posizionate all’occorrenza.
Storia
La storia in breve. I primi insediamenti della zona sono da ascriversi alle popolazioni degli Orobi e dei Senoni anche se è con l’arrivo dei Romani che la città di Bergamo, in latino Bergomum, viene riedificata e fortificata.
Saccheggiata e distrutta durante le invasioni barbariche, la città viene conquistata dai Longobardi che iniziano un lento processo di ammodernamento e fortificazione che dura fino agli inizi dell’XI secolo.
A seguito di alterne vicende storico-belliche, la città passa da essere Libero comune ad avamposto a Sud dei domini dei Visconti, che ne fortificano la cittadella, per poi entrar a far parte della Repubblica di Venezia agli inizi del ‘500, che ivi costruisce delle possenti mura difensive entrante dal 2017 tra i patrimoni dell’UNESCO.
I territori bergamaschi passano poi nel’700 sotto l’influenza napoleonica per entrare, a seguito della Restaurazione, tra i possedimenti dell’Austria, che ne avvia il processo d’industrializzazione, e partecipare così ai moti del Risorgimento ottenendo la medaglia d’oro come città benemerita del Risorgimento.
Durante il conflitto mondiale, l’unica zona della bergamasca ad essere colpita risulta essere quella della Dalmine, ove trovavano posto le industrie della zona.
Temperature
Mesi | Max | Min |
Gennaio | 7.0°C | -0.8°C |
Febbraio | 9.0°C | 0.0°C |
Marzo | 13.7°C | 3.8°C |
Aprile | 17.2°C | 7.5°C |
Maggio | 22.6°C | 12.3°C |
Giugno | 26.8°C | 15.9°C |
Luglio | 29.2°C | 18.3°C |
Agosto | 28.7°C | 18.1°C |
Settembre | 23.8°C | 14.4°C |
Ottobre | 18.3°C | 10.0°C |
Novembre | 11.8°C | 4.5°C |
Dicembre | 7.6°C | 0.2°C |
Dove alloggiare
B&B Hotel Bergamo
Via Autostrada 2, 24126, Bergamo
Struttura della catena alberghiera B&B Hotel, è situata nella parte Bassa della città in posizione centrale rispetto alle principali arterie che collegano la zona alla parte Alta, ricca di monumenti, ed ai paesi della valle limitrofi.
Le camere ampie, moderne, pulite e dotate di ogni comfort necessario a garantire relax e tranquillità ai visitatori che decidono di sostare brevemente o per un soggiorno più lungo, alla scoperta delle meraviglie locali
Novo Hotel Bergamo
Via Pietro Paleocapa 1/G, 24122, Bergamo
Struttura della catena alberghiera Novo Hotel, è situata nella parte Bassa di Bergamo nelle vicinanze del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII e a pochi metri dalla stazione e dall’uscita dell’autostrada.
Camere ampie e moderne, parcheggio privato, area fitness e bagno turco, ampia piscina all’aperto con lettini prendisole, un gourmet bar che offre specialità locali e regionali e sale meeting completano la ricca dotazione di questa splendida struttura.
Mercure Bergamo Palazzo Dolci
Viale Papa Giovanni XXIII 100, 24121, Bergamo
Struttura elegante e raffinata posta nei pressi Centro Congressi Papa Giovanni XXIII e del Teatro Donizetti e a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria.
Camere ampie, moderne, accoglienti, curate nei minimi particolari e dotate di tutti i comfort necessari per un soggiorno all’insegna della quiete e della pace dei sensi.
Relais San Virgilio al Castello
Via Al Castello 7/9, 24129, Bergamo
Posto all’interno dell’antico Castello San Virgilio, nella parte Alta della città, gode di una vista mozzafiato caratterizzandosi per ambienti curati e raffinati.
Camere ampie, moderne, eleganti e con elementi di arredo ricercati che mettono in risalto la cura nei particolari e nei dettagli che rende questa struttura un luogo dove poter godere di un soggiorno caratterizzato da pace e serenità grazie anche ai comfort garantiti al viaggiatore.
Petronilla Hotel
Via San Lazzaro 4, 24122, Bergamo
Per i viaggiatori che vogliono visitare ed alloggiare a Bergamo senza rinunciare però ad un ambiente romantico, alla vicinanza ai più rinomati ristoranti della zona ed ai luoghi caratteristici, questa struttura è per fetta.
Il parcheggio a pagamento, il servizio in camera, la vicinanza ai siti d’interesse cittadini, le camere ampie, moderne, eleganti e raffinate caratterizzano e completano la dotazione di questa magnifica struttura dove trascorrere un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità.
La Valetta Relais
Via Castagneta 19, 24129, Bergamo
Struttura perfetta per alloggiare a Bergamo in un clima romantico, intimo senza rinunciare ad una posizione centrale rispetto ai luoghi d’interesse, locali e regionali.
Le camere, dotate di tutti i comfort del caso, godono di una vista sui colori delle colline e della vallata mostrando un paesaggio senza eguali.
Dove mangiare
La Scagna Cucina Tipica
Via Gianbattista Moroni 31, 24122, Bergamo
Situato in location semplice, dal sapore di tradizione e con chiari rimandi alla tradizione locale, in questo accogliente locale genuinità, freschezza dei prodotti e ricercatezza di sapori sono i driver principali della cucina.
Abbinamenti semplici, in un ambiente che esalta la tradizione tipica locale con piatti antichi, tramandanti di generazione in generazione che nelle mani sapienti dello chef prendono forma e vita in un mix di colori e sapori che evocano, nel palato e nella mente, un’esplosione di gusto difficilmente dimenticabile.
Ristorante Pasta & Basta
Via San Giovanni Bosco 42, 24126, Bergamo
Abbinamenti ricercati, in un ambiente che esalta la tradizione tipica locale ma che non disdegna la modernità che nelle mani sapienti dello chef prende forma e vita in un mix di colori e sapori che evocano, nel palato e nella mente, un’esplosione di gusto difficilmente dimenticabile.
Sicuramente uno dei locali dove mangiare a Bergamo durante un soggiorno o una breve sosta in città.
Ristorante il Ducale
Via Costantino Beltrami 12B, 24129, Bergamo
Ristorante elegante e sofisticato e rispetto della stagionalità e della freschezza dei prodotti guidano e caratterizzano il percorso culinario in questo locale di Bergamo ove nessun dettaglio è lasciato al caso in quanto studio ed attenzione dei particolari pervadono l’atmosfera.
Piatti semplici ma rivisitati in chiave moderna con gusto ed originalità, esplosioni di sapori, di colori e profumi rendono questo ristorante il posto ideale per un pasto il cui ricordo sarà il metro di giudizio per quelli futuri una volta sedutisi in un locale moderno ma allo stesso tempo caldo ed accogliente.
Al Bacio Ristorante Pizzeria
V. Borgo Palazzo 116, 24125, Bergamo
Locale elegante e raffinato, ove una mise en place dal gusto moderno viene fatta risaltare dalle luci calde e soffuse, dalla presenza di elementi di arredo moderni e di elevata fattura che sottolineano l’esclusività dell’ambiente.
La materia prima, il pesce, è di alta qualità così come l’apporto dello chef che, nel pieno rispetto delle tradizioni culinarie, prepara piatti con un gusto moderno e mai banale che spiccano per abbinamenti, presentazioni e colori.
Trattoria Camozzi da Claudio
Via Camozzi 73, 2412, Bergamo
Il locale con cucina prettamente a base di pesce, si caratterizza per ambienti curati ed accoglienti, un’atmosfera familiare e calda, abbinamenti ricercati ed una carta di vini completa e selezionata.
Piatti tipici
Casonsèi
- Farina
- Uova
- Pasta di salame
- Pangrattato
- Amaretti
- Prezzemolo
- Pancetta
- Burro
- Carme d’arrosto
- Pera spadona
- Salvia
Polenta e osei (dolce)
- Farina
- Fecola
- Lievito
- Zucchero
- Miele
- Uova
- Caffè
- Cioccolato bianco
- Burro
- Rum
- Pasta di nocciole
- Burro
- Alcool
Scarpinocc de Parr
- Farina
- Uopva
- Burro
- Latte
- Grana
- Pangrattato
- Prezzemolo
- Burro
- Spezie miste
Dove fare shopping
Centro storico
Via 20 settembre
A Bergamo vi è il quadrilatero dello shopping tra via XX Settembre, via Sant’Orsola, via Borfuro e via Sant’Alessandro, ove è possibile trovare i punti vendita delle migliori marche della moda e del made in Italy, unitamente alla presenza di boutique sartoriali e negozi di nicchia con prodotti pregiati in vetrina.
Come arrivare
Aereo
Venendo da fuori regione e scegliendo l’aereo come mezzo di trasporto, l’aeroporto di riferimento è Bergamo Orio al Serio. Da questi poi Furore è facilmente raggiungibile potendo scegliere tra automobile, traghetto e pullman di linea;
Treno
La stazione più vicina è quella di Bergamo, tratta servita ad oggi sia da Italo che da Trenitalia; altra stazione, minore, è Bergamo Ospedale.
Autobus
Le linee utili per raggiungere Bergamo sono: Flixbus o privati se si proviene da fuori regione; le linee urbane; e si annoverano qui anche le linee tranviarie e funicolari che collegano la città alle Valli limitrofe.
Automobile
Qualunque sia il punto di partenza del proprio viaggio, la via più rapida sarà facendo riferimento alle uscite dell’A22 o dell’A4.
Distanze dalle principali città
Distanza da Roma
La distanza che intercorre tra Roma e Bergamo è di 598.8 Km.
Distanza da Milano
Milano e Bergamo sono a 56.5 Km di distanza.
Distanza da Firenze
Bisogna percorre 328.9 Km per raggiungere Bergamo partendo da Firenze.
Distanza da Venezia
La distanza che intercorre tra Venezia e Bergamo è di 226.6 Km.
Distanza da Bologna
Bologna e Bergamo sono a 241.9 Km di distanza.
Distanza da Napoli
Bisogna percorre 797.5 Km per raggiungere Bergamo partendo da Napoli.
Libri guide ed info utili
- 27 facili itinerari con le ciaspole sulle prealpi bergamasche, di Lucio Benedetti e Chiara Carissoni
- Escursionismo nelle valli bergamasche. 60 itinerari per tutte le gambe e in tutte le stagioni, di Stefano D’Adda
- 44 passi. Itinerari per famiglie nelle valli bergamasche, di Lucio Benedetti e Roberto Petenzi
- Escursioni in montagna nel bergamasco, di Giuseppe Miotti
- Bergamo. Nella storia e nell’arte, di Renato Ravanelli
Città benemerita del Risorgimento
Bergamo è stata insignita della medaglia d’oro in quanto, con moto popolare, scacciando il duca locale, inviò oltre 300 volontari a Milano per partecipare ai moti rivoluzionari delle Cinque Giornate contro gli Austriaci, sacrificando la vita dei cittadini per la libertà altrui.
La città è anche conosciuta con il nome città dei Mille in quanto durante la Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, la città di Bergamo è stata rappresentata da un numero elevato ed importante di volontari, ben 180.