- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Puglia
- Città: Andria
- Orari d’apertura: dal 1° ottobre al 31 marzo, tutti i giorni dalle 9 alle 17,45, ultimo ingresso consentito alle ore 17.00; dal 1° aprile al 30 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle ore 18,45, ultimo ingresso consentito alle ore 18.00.
- Orari d’ingresso: previa prenotazione sul sito www,coopculture.it, alle ore 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17.
- Numero massimo di ingressi consentito per fascia oraria: 80 (inclusi bambini, accompagnatori e guide turistiche).
- Numero massimo di ingressi consentito per gruppi: 30 (inclusi bambini, accompagnatori e guide turistiche).
- Tempo a disposizione per la visita: 45 minuti. L’ingresso sarà possibile senza prenotazione solo in base ai posti liberi eventualmente disponibili nelle fasce orarie indicate.
- Costo biglietto: intero € 7,00, ridotto € 2,00 (18-25 anni), gratuito secondo legge tramite esibizione di un documento attestante una delle seguenti condizioni:
- ai minori extracomunitari;
- ai cittadini dell’Unione Europea, sotto i 18 anni;
- ai portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria”;
- ai cittadini di Paesi non comunitari a “condizione di reciprocità” (i minori di 12 anni devono essere accompagnati);
- alle guide turistiche dell’Unione europea nell’esercizio della propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità;
- agli interpreti turistici dell’Unione europea quando occorra la loro opera a fianco della guida, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità;
- al personale del Ministero;
- ai membri dell’I.C.O.M. (International Council of Museums);
- a gruppi o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell’Unione Europea, accompagnati dai loro insegnanti, previa prenotazione e nel contingente stabilito dal capo dell’istituto;
- agli allievi dei corsi di alta formazione delle Scuole del Ministero (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico);
- ai docenti ed agli studenti iscritti alle accademie di belle arti o a corrispondenti istituti dell’Unione Europea, mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso;
- ai docenti ed agli studenti dei corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca delle seguenti facoltà: architettura, conservazione dei beni culturali, scienze della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Le medesime agevolazioni sono consentite a docenti e studenti di facoltà o corsi corrispondenti, istituiti negli Stati dell’Unione Europea. L’ingresso gratuito è consentito agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso, ai docenti mediante esibizione di idoneo documento;
- ai docenti di storia dell’arte di istituti liceali, mediante esibizione di idoneo documento;
- ai giornalisti in regola con il pagamento delle quote associative, mediante esibizione di idoneo documento comprovante l’attività professionale svolta (vedi DDG n.1109 del 7/09/2019 DG-Musei);
- per motivi di studio, ricerca attestate da Istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri, nonchè da organi del Ministero, ovvero per particolari e motivate esigenze i Capi degli Istituti possono consentire l’ingresso gratuito nelle sedi espositive di propria competenza e per periodi determinati a coloro che ne facciano richiesta;
- alle guide turistiche dell’Unione europea, munite di licenza. (vedi circolare n.20/2016 DG-Musei);
- al personale docente di ruolo o con contratto a termine della scuola italiana è consentito l’ingresso gratuito ai musei, alle aree e parchi archeologici ed ai complessi monumentali dello Stato (è possibile scaricare il fac-simile qui).
- Il MiBACT ha aderito all’iniziativa per quanto riguarda l’accesso agli spazi in cui sono allestite mostre o esposizioni temporanee con percorso espositivo separato dall’ordinario percorso di visita. Di conseguenza, gli aventi diritto potranno accedere a tali spazi a pagamento, usufruendo dei buoni di spesa, generabili tramite un’applicazione informatica (cartadeldocente.istruzione.it), attiva a partire dal 30 novembre 2016 (vedi circolare n.77/2016 DG-Musei).
Dove si trova
È uno dei monumenti più visitati della Puglia, posto sulla sommità di una collina a 540 metri s.l.m nell’altopiano delle Murge occidentali in Puglia, nell’omonima frazione del Comune di Andria, a 17 km dalla città, nei pressi della località di Santa Maria del Monte, nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
Cosa vedere
Castel del Monte è una fortezza situata su una collina, ha una pianta ottagonale ed otto possenti torri sorgono in corrispondenza degli angoli.
Sul lato est si apre il portale d’ingresso dal timpano a cuspide di gusto romano con archi a sesto acuto e leoni stilofori di gusto gotico.
All’interno poco resta dell’antica decorazione: superstiti sono le due mensole antropomorfe nella Torre del falconiere, i telamoni che sostengono la volta ad ombrello di una delle torri scalari e nell’VIII sala al piano terra un frammento del mosaico pavimentale.
In deposito temporaneo nella Pinacoteca Provinciale di Bari sono, invece, due importanti frammenti scultorei, raffiguranti una Testa ed un Busto acefalo, reperti ritrovati a seguito di interventi di restauri, dai quali non è invece emersa alcuna traccia della vasca ottagonale che era al centro del cortile.
Il cortile, di forma ottagonale, è caratterizzato, come tutto l’edificio, dal contrasto cromatico derivante dall’utilizzo di breccia corallina, pietra calcarea e marmi; un tempo erano presenti anche antiche sculture, di cui restano solo la lastra raffigurante il Corteo dei cavalieri ed un Frammento di figura antropomorfa.
Tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, alcuni scrittori e storici locali ricordavano inoltre la presenza di tessere musive, piastrelle maiolicate, paste vitree e dipinti murali.
In corrispondenza del piano superiore sono presenti tre porte-finestre, sotto le quali si notano elementi aggettanti e fori che dovevano forse servire per reggere un ballatoio ligneo utile a rendere indipendenti l’una dall’altra le sale, tutte comunicanti tra loro con un percorso anulare, ad eccezione della prima e dell’ottava, separate da una parete in cui si apre, in alto, un grande oculo, probabilmente utilizzato per comunicare.
La fortezza ha sedici sale, otto per ciascun piano e tutte di forma trapezoidale, coperte con un’ingegnosa soluzione.
Lo spazio è ripartito, infatti, in una campata centrale quadrata coperta a crociera costolonata, (con semicolonne in breccia corallina a pianterreno e pilastri trilobati di marmo a quello superiore), mentre i residui spazi triangolari sono coperti da volte a botte ogivali.
Le chiavi di volta delle crociere sono diverse fra loro, decorate da elementi antropomorfi, zoomorfi e fitomorfi.
Suggestivo è il panorama che si può ammirare dalle alte finestre a doppia strombatura situate al primo piano.
Periodo storico
Sorto nell’XIII secolo, per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, la fortezza, raffigurata pure nella versione italiana della moneta da un centesimo di euro, doveva avere funzioni difensive, ma considerato l’originario apparato decorativo, si ritiene verosimile che fu utilizzata anche come residenza e per scopi di rappresentanza.
Qual era la sua funzione?
Varie le interpretazioni fornite, alcune accettabili, altre quasi leggendarie:
- Tra le ipotesi più plausibili, una fortezza concepita come un tempio simbolo della tolleranza e della purificazione al di là delle diversità esistenti tra le religioni;
- Un gigantesco “libro di pietra” dove poter leggere e/o ritrovare teorie matematiche, proporzioni auree, “leggi celesti e ritmi astronomici”;
- Secondo uno studio più recente “un luogo in cui purificare e rigenerare lo spirito, la mente e il corpo”, il tutto trattato con estrema semplicità a rappresentare un’armonica fusione architettonica di diverse culture.
Chi l’ha progettato?
Incerti sono sia i dati cronologici sia il nome dell’architetto: primo ed unico documento storico che attesti una relazione tra il castello e Federico II di Svevia è un decreto inviato dallo stesso Federico II al giustiziere di capitanata Riccardo di Montefuscolo, in data 28 gennaio 1240.
In questa lettera Federico II di Svevia chiedeva a Riccardo di Montefuscolo di preparare il materiale per la costruzione (completamento) del suo castello, nei pressi di un santuario oggi scomparso (Santa Maria del Monte).
Probabilmente terminato dopo la morte di Federico II, avvenuta nel 1250, il progetto dell’opera fu secondo alcuni ideato dallo stesso imperatore.
Altri ritengono invece che l’architetto fu Riccardo da Lentini, ricordato in un documento del 1239 come “praepositus aedificiorum”, ovvero supervisore dei cantieri dei castelli siciliani voluti dall’imperatore Federico II di Svevia.

Come arrivare
In treno
Fino ad Andria e bus da Andria a Castel del Monte (servizio trasporto locale attivo dal 1° aprile al 1° novembre. Dal 1° novembre servizio attivo solo il sabato e la domenica)
- Bari – Andria: www.ferrovienordbarese.it
- Bus N. 6 da stazione ferroviaria di Andria: ASA tel. 0883 292155
- Andata: ore 8.30 – 14.00
- Ritorno: ore 14.30 – 18.00
In auto
- Autostrada A14 (Bologna-Taranto)
- Autostrada A16 (Bari-Napoli), uscita Andria-Barletta S.S. 170 per 18 km circa.
Sito web: www.autostrade.it
In aereo
Aeroporto Bari Palese (km 45)
Tel. 39. 080.5382370-583530 (informazioni)
Tel. 39. 080.5835204 (biglietteria)
sito web: https://www.aeroportidipuglia.it/
Altre attrazioni nelle vicinanze
Castel del Monte sorge all’interno del Parco nazionale dell’Alta Murgia, istituito nel 2004, si estende nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani. La sede amministrativa del Parco è a Gravina in Puglia, a via Firenze 10.
Oltre al Castel del Monte, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia sono presenti le seguenti attrazioni:
- Le miniere di bauxite in località Murgetta, nel territorio comunale di Spinazzola;
- Il castello svevo di Gravina in Puglia;
- Il museo erbario di Ruvo di Puglia;
- Il parco comunale Robinson con l’annessa pineta di Gravina in Puglia;
- La pineta Galietti di Santeramo in Colle;
- Il bosco Mesola di Cassano delle Murge;
- La pineta comunale Lagopetto di Grumo Appula;
- La foresta Mercadante nel territorio di Cassano delle Murge e di Altamura;
- La grotta di Lamalunga, una cavità che ospita l’Uomo di Altamura;
- La cava dei dinosauri, ad Altamura, dove nel 1999 sono state ritrovate circa quattromila orme di dinosauri;
- Il Pulo di Altamura, rappresentante la più grande dolina carsica del territorio, a circa 6 chilometri a nord della città di Altamura;
- Il Pulicchio di Gravina, una dolina carsica molto estesa, a 10 km dall’abitato di Gravina in Puglia;
- La Grave di Faraualla, un profondo inghiottitoio di origine carsica nel territorio di Gravina in Puglia;
- Il parco archeologico di Botromagno e Padre Eterno di Gravina in Puglia;
- La gravina di Gravina in Puglia, dove nascono le gravine della Basilicata e dell’arco ionico tarantino;
- La necropoli di San Magno a Corato;
- La grotta di Santa Maria degli Angeli a Cassano delle Murge;
- Particolari sono gli jazzi, costruzioni rupestri utilizzate durante i periodi di transumanza, frequenti soprattutto nel territorio di Andria, Gravina, Ruvo, Minervino e Spinazzola;
Castel del Monte sorge inoltre nell’omonima frazione del Comune di Andria: la fortezza dista 17 chilometri dalla città di Andria.
Da visitare è il centro storico di Andria, il cui tessuto urbano di vie e di stretti vicoli è particolarmente suggestivo e caratterizzato dalla presenza delle maschere apotropaiche: quasi sempre visibili su architravi, stipiti, mensole e chiavi d’arco di porte e portali, ma anche su scaloni, balconate e scalini, queste maschere erano scolpite nella pietra e avevano una funzione apotropaica: dovevano, cioè, servire per allontanare spiriti maligni e sguardi malevoli dagli edifici dove erano collocate.

Monumenti nel centro storico di Andria
Numerosi e significativi sono inoltre i monumenti del centro storico di Andria:
- L’ex convento francescano costruito dopo il ritorno di Federico II di Svevia dalla sesta crociata pare per volere dello stesso imperatore nel 1230. A seguito delle soppressioni dei conventi stabilite da un decreto di Gioacchino Napoleone Murat, Re delle due Sicilie, dal 1813 l’ex convento francescano è l’attuale sede del Comune di Andria;
- Porta Sant’Andrea o Arco di Federico II risalente all’XI secolo, dove Federico II, di ritorno dalla sesta crociata, trovando la città fedele, ordinò che vi fossero scolpite apposite parole dedicate alla comunità;
- Torre dell’Orologio, sita a via Corrado IV di Svevia, nei pressi della chiesa di Santa Maria Mater Gratiae. Costruita al tempo di Francesco II del Balzo (1410-1482) su una probabile torre di avvistamento, aveva in origine una sola campana che batteva le ore. Restaurata nel XVIII secolo da Riccardo Tupputi, fu dotata di una seconda campana che batteva i quarti d’ora e di una meridiana in piastrelle di maiolica policroma;
- Palazzo Ducale (residenza fortificata rimaneggiata nel XVI secolo);
- Monumento ai Caduti (XX secolo);
- Forte di Porta Castello (XI secolo);
- Palazzo Ceci Ginistrelli (XIX secolo);
- Palazzo Jannuzzi (XIX secolo);
- Palazzo Schettini Accetta (XIX secolo);
- piazza Vittorio Emanuele II, nota anche come piazza Catuma, poiché furono rinvenute delle catacombe sotto di essa;
- Le Laure Basiliane: scavate nella roccia ed abbellite con pur semplici affreschi, le laure erano luoghi di culto e di meditazione dove ritroviamo espressioni artistiche assolutamente uniche;
- Utilizzate dai monaci basiliani che vi trascorrevano le loro giornate in ritiro spirituale nelle loro celle mentre passavano il sabato assieme in segno di comunione e celebrazione del giorno di festa. Come segno di devozione e di gratituidine, i monaci erano soliti raffigurare la Madonna negli affreschi, sia da sola con Gesù Bambino sia con una o più coppie di santi;
- Andria sotterranea dove ritroviamo abitazioni medievali ricavate da grotte vere e proprie o costituite da stanze murate in pietra con archi e colonne (visitabili solo in alcune specifiche circostanze),
- Museo diocesano dove sono esposte opere di Antonio Vivarini e Tuccio di Andria,
- Museo del Confetto “Giovanni Mucci”,
- Cattedrale di Andria (XII secolo),
- chiesa di San Domenico (XIV secolo) con portale rinascimentale e campanile barocco. All’interno è conservato il busto del duca Francesco II del Balzo attribuito allo scultore Francesco Laurana (1430-1502);
- chiesa di Sant’Agostino, edificata nel XIII secolo dai Cavalieri templari, la chiesa fu poi affidata ai benedettini ed infine agli agostiniani, che, a seguito degli assedi del 1350, la fecero ricostuire. All’esterno degno di nota è il portale gotico del XIV secolo, mentre l’interno mostra un rifacimento barocco;
- chiesa di San Nicola (XII secolo);
- chiesa di San Francesco ed il suo chiostro (XII secolo), il campanile è del 1772;
- chiesa di Santa Chiara, del 1200;
- chiesa dell’Annunziata (XII secolo) con affresco della Vergine attribuibile alla scuola giottesca e altare della pietà di epoca rinascimentale;
- santuario di Santa Maria dei Miracoli sviluppato su tre livelli: quello inferiore, il più antico è di origine medievale e comprende la chiesa rupestre di Santa Margherita (IX secolo), il livello medio (Tempietto) è di epoca rinascimentale (XVI secolo) e presenta tre arcate in marmi policromi. Di particolare interesse la cappella della Crocifissione con bellissimi affreschi. Il livello superiore è invece in stile barocco e risale ad un progetto di Cosimo Fanzago (1591-1678);
- la chiesa di Santa Maria Mater Gratiae costruita intorno al 1600 in seguito ad una apparizione della Madonna, sorge dove un tempo c’era la cappella di San Giovanni Battista;
- santuario della Madonna dell’Altomare (1598) e laura basiliana di Santa Sofia, all’interno la scultura “La Pietà dell’Altomare” di Luigi Enzo Mattei dichiarata insieme alle sue altre opere “Patrimonio per una cultura della pace” dall’UNESCO;
- chiesa di Sant’Anna o Chiesa del Conservatorio;
- chiesa di San Bartolomeo citata in un documento del 1196 si presuppone sia sorta su un antico tempio di Mercurio. Il vescovo Riccardo II vi trasferì le reliquie dei santi Erasmo e Ponziano;
- chiesa rupestre di Santa Croce (X secolo);
- chiesa rupestre di Cristo di Misericordia (IX secolo);
- chiesa di Sant’Angelo de’ Meli o San Micheluzzo con affresco del Cristo Pantocràtore (XIII secolo);
- chiesa di Santa Maria di Porta Santa (XIII secolo) costruita sotto Corrado IV;
- chiesa di San Michele Arcangelo e San Giuseppe (1881) costruita sulla vecchia chiesa di San Michele al Lago (XII secolo);
- chiesa di Santa Maria Vetere (XIII secolo);
- Villa comunale “Giuseppe Marano”, uno più grandi polmoni verdi della Puglia, situata nel nord-est di Andria, in un’area di 70.000 m². La villa fu promossa e ideata durante l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Marano e il 21 dicembre 1959, alla presenza del senatore Onofrio Jannuzzi e di altre personalità dell’epoca, l’aria verde fu ufficialmente consegnata alla città con una cerimonia pubblica. Il 2 giugno 2013, dopo i lavori di recupero e riqualificazione, la villa comunale fu ufficialmente intitolata dall’amministrazione guidata da Nicola Giorgino.
Dove mangiare
Radici – Enocucina
Via Giovanni Bovio 89, 76123 Andria
Cell. 3271853732
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 20 alle 22,30, sabato dalle 20 alle 23, 30, domenica dalle 12,30 alle 14,30
Fascia di prezzo: euro 22,00-31,00
Cucina italiana, mediterranea, salutistica, pugliese, wine bar.
Diete speciali: per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine.
Habla Restaurant
Via Lorenzo Bonomo 11, 76123 Andria
Cell. 327 692 6739
Sito Internet: www.hablarestaurant.com
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 20 alle 22,30, sabato dalle 20 alle 23,30, domenica dalle 12,30 alle 14,30
Fascia di prezzo euro 40,00-100,00
Cucina italiana, mediterranea, specialità pesce
Diete speciali: per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine.
Connessione wi-fi gratuita, accessibile alle sedie a rotelle.
Antichi Sapori
Piazza Sant’Isidoro 10, 76123 Montegrosso, Andria
Telefono: 0883 569529
Sito Internet: www.pietrozito.it
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 12,30 alle 14,30 e dalle 20,00 alle 22,00, sabato, dalle 12,30 alle 14,30, domenica chiuso, fascia di prezzo euro 13,00-49,00
Cucina italiana, mediterranea, salutistica, diete speciali: per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine.
Il Turacciolo
Piazza Vittorio Emanuele 4, 76123 Andria
Cell. 388 199 8889
Orari: dal lunedì al sabato, dalle 20,45 alle 23,00, domenica chiuso, fascia di prezzo euro 15,00-35,00
Cucina italiana, mediterranea, wine bar
Diete speciali: per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine
Seggioloni disponibili, accessibile in sedia a rotelle.
Osteria dei Massari
Via Baratelle, 76123 Montegrosso, Andria
Cell. 347 906 6163
Orari: dal lunedì al sabato, dalle 12,30 alle 14,30 e dalle 19,00 alle 21,30, domenica, dalle 12,30 alle 14,30
Fascia di prezzo: euro 10,00-40,00
Cucina italiana, mediterranea, barbecue.
Diete speciali: per vegetariani, opzioni vegane, opzioni senza glutine.
Est – Vinum et Cibus
Via Carlo Troya 11, 76123 Andria
Cell. 380 369 1547
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 20,15 alle 00,00, il sabato, dalle 20,15 alle 00,30, la domenica, dalle 20,15 alle 00,00
Cucina italiana, mediterranea, wine-bar
Diete speciali: per vegetariani, opzioni senza glutine.
Dove alloggiare
Tenuta Tannoja
Via Castel del Monte Masseria San Francesco, 76123 Andria
Cell. 335 529 7287
Sito Internet: www.tenutatannoja.com.
Agriturismo con undici camere: doppie, singole, o triple, tutte con bagno privato e doccia, arredate con la massima cura e lo stile di tutta la Tenuta.
Rristorante finemente ristrutturato, tipico pugliese in pietra a faccia vista, in prossimità del Castel del Monte, in una posizione ottimale, dalla quale si può ammirare un panorama incantevole.
I Lari
Contrada Riva del Monte SNC Strada statale 170 dir. A, 76123 Castel del Monte, Andria,
Telefono:
- IT +39 366 617 9022
- R +79 165 119 02
Sito Internet: www.ilaricasteldelmonte.it
Bed and breakfast situato ai piedi del Castel del Monte, è una dimora di campagna che accoglie gli amanti della natura, del relax e del buon cibo. Le camere sono accoglienti e rifinite, il giardino ampio e ben attrezzato.
La padrona di casa, dopo anni di esperienza come chef in un ristorante a Milano, è sempre disponibile a soddisfare le richieste dei propri clienti a colazione, a pranzo e per cene intime a lume di candela.
Parcheggio gratuito, Wi-Fi pubblico, piscina, colazione gratuita, bar/lounge, animali domestici ammessi, servizio navetta, servizio lavanderia, camere non fumatori
Montegusto
SS 170 km 1,850, 76123, Andria
Le camere sono dotate di minibar, aria condizionata e zanzariera, connessione Wi-Fi gratuita, reception aperta 24 ore su 24, negozio di souvenir, lounge, parcheggio gratuito.
Informazioni utili
Guide:
Domenico Scoppetta, Guida storico-artistica di Castel Del Monte, Bari, Martini, 1931,
Bruno Molajoli, Guida di Castel del Monte, Fabriano, Edizioni Gentile Fabriano, 1940,
Pasquale Cafaro, Castel del Monte: guida, 1951, Trani: Arti Grafiche Leoncavallo,
Lions Club Castel del Monte Host, Murgia di Castel del Monte: itinerario turistico attraverso i comuni di Andria, 1996.