- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 1.204
- Lingua: italiano
- Moneta: euro (€)
- Clima: Variabile
- Orario: GMT +1 (ora solare) | GMT +2 (ora legale)
- Aeroporto più vicino: Ciampino
- Porto più vicino: Civitavecchia
- Periodo migliore per visitarla: maggio – settembre
Dove si trova
Castel Sant’Angelo, è un comune della provincia di Rieti, nel Lazio. Da non confondere con l’omonima prigione/palazzo di Roma. Si trova quasi al confine con l’Abruzzo, tanto che fino al 1927 ha fatto parte della provincia dell’Aquila e secoli prima era annessa al giustizierato d’Abruzzo.
Castel Sant’Angelo si trova vicino a Micigliano, Cittaducale, Antrodoco e Rieti. Nella zona si possono ammirare anche le bellezze di Greccio, Leonessa, Labro e Amatrice, andando verso nord, mentre a sud si trovano Fiamignano e Rocca Sinibalda.
La vicinanza con Rieti permette anche di visitare diversi monumenti di interesse come la cattedrale basilica di Santa Maria Assunta, la basilica minore di Sant’Agostino, i resti del ponte romano e la cinta muraria.
Il territorio, dal punto di vista naturalistico, è prevalentamente montuoso e non molto lontano dal borgo si trova il Monte Terminillo, con i suoi 2.217 metri sul livello del mare. La valle sottostostante è attraversata dal Fiume Velino, che passa anche per il piccolo paese con le sue acque cristalline. Nella frazione di Vasche si trova il Lago di Paterno, una delle principali attrazioni della zona. Vicino la città si dilunga l’antica via consolare del sale, la Salaria, comoda per raggiungere il borgo anche in macchina.
Cosa vedere
La Torre e Le Mura Medievali
Una delle principali attrazioni di Castel Sant’Angelo, è quello che rimane del castello che dava il nome al borgo: un’antica torre e le mura parzialmente distrutte. La torre è il simbolo del paese, sorge nel punto più alto e domina l’intera valle del Velino. Tempo addietro era una fonte di difesa formidabile poiché consentiva di controllare la zona e avvistare bande nemiche o predoni con largo anticipo. Consentiva inoltre di comunicare con i vicini insediamenti di Antrodoco e Cittaducale.
Per raggiungere la Torre si deve attraversare il paese, immergendosi tra vicoli e scorci caratteristici.
Chiesa di Santa Maria della Porta
Santa Maria della Porta è una parrocchia situata al centro di Castel Sant’Angelo. Il nome suggerisce che la sua posizione fosse a ridosso del cancello principale del castello. La facciata evidenza uno stile classico del medioevo e gli interni non si distaccano di molto: si compone di tre navate suddivise da archi a volte. Lungo le pareti della chiesa sono disposti quattro altari e le pareti sono affrescate con un motivo che richiama il cielo stellato. L’opera di maggior bellezza che si può scoprire tra le mura di Santa Maria della Porta è una fonte battesimale scolpita nella pierta viva e l’altare maggiore, dov’è custodita la scultura della Madonna con Bambino.
Chiesa di San Biagio
La chiesa di San Biagio, risalente al XVI secolo, aveva inizialmente la funzione di parrocchia del cimitero. Guadagna maggior importanza nel 1879, quando viene consacrata a San Biagio, patrono della città. Le principali caratteristiche della struttura, e i motivi per i quali si deve visitare questa piccola chiesa, sono sicuramente il portale del 1564, composto da un timpano dov’è rappresentato Dio Padre con due cherubini e l’Annunciazione. All’interno invece è da segnalare la presenza di una tela del Cinquecento su cui è rappresentato l’evento della presentazione di Gesù al tempio e la purificazione della Vergine Maria.
Il Laghetto dei Cigni
Il fiume Velino, che attraversa il comune di Castel Sant’Angelo, aiuta il diffondersi della vegetazione nei dintorni, rendendo incredibilmente carratteristiche e suggestive queste zone. L’acqua di fiume è generalemente fredda e limpida, almeno per quanto riguarda il Velino. Gli specchi d’acqua che vengono a crearsi sono incantevoli e fanno viaggiare chi vi posa lo sguardo a tempi lontani, quasi incantanti. In particolare l’attrazione principale si trova nella frazione di Canetra, dove il laghetto artificiale crea un vero e proprio setting fotografico da favola, con le sue acque argentee e il bianco dei cigni.

Cosa fare
Lago di Paterno e il sito Acquae Cutiliae
Nel comune di Castel Sant’Angelo si trova il lago di Paterno, la cui storia lo vede centro di avvenimenti che interessarono già i primi popoli dell’Italia centrale. Questo lago era infatti l’antico bacino idrico di Cutilia, uno dei principali insediamenti degli Aborigeni, una civiltà mitologica della Sabina. Il lago era sacro alla dea Vacuna (Vittoria, per i romani) ed era una zona dedicata a riti di vario genere.

Non molto distante dal lago si trova un complesso termale conosciuto come Fornici o Terme/Villa di Tito del quale rimane un solo imponente muro di 11 metri d’altezza e 60 di lunghezza. Probabilmente il muro era parte di uno dei principali impianti termali della zona nonché terrazzamento di una villa rustica. Secondo alcuni studi è plausibile che il muro fosse un elemento scenografico grandioso, con cascate d’acqua che scendono dalla sommità della struttura. L’intera area è conosciuta come Acquae Cutiliae che si estende per quattro chilometri lungo la salaria e presenta diversi rinvenimenti archeologici, come le terme di Vespasiano nel comune vicino di Cittaducale.

Escursione al Peschio del Principe
Una delle attività più belle e interessanti da fare in zona è sicuramente il trekking. Sono molti gli itinerari che partono da Castel Sant’Angelo in direzione del Terminillo o dei dintorni del borgo. Tra questi, sicuramente uno dei più affascinanti e suggestivi è quello del Peschio del Principe, un’antica fortezza medievale di cui rimangono solo alcuni ruderi. Questo fortino era un ulteriore forma di difesa, poiché sorgeva su uno sperone sovrastante la valle.
La vista dalla cima (1267 m.s.l.d.m.) del percorso, che inizia direttamente dalla piazzetta centrale di Castel Sant’Angelo spazia dai Monti della Laga ai Monti Giano e Calvo, fino al Gransasso e la Majella. Il percorso non è segnato a dover epurtroppo, ma la maggior parte del tracciato è su strada sterrata e quindi facile da seguire.
Storia
Dagli Aborigeni ai Romani
Le principali informazioni che abbiamo relative a questa area derivano da scrittori e storici di epoca romana, come Dionigi di Alicarnasso che ci tramanda la presenza degli Aborigeni nella zona di Cutilia, l’attuale lago di Paterno. Agli Aborigeni seguirono i sabini e infine i romani, come testimoniano i complessi termali di Vespasiano (Cittaducale) e Tito a Castel Sant’Angelo. Inoltre la presenza della Salaria indica che la zona dev’essere stata una stazione di posta o un complesso di ville e abitazioni discretamente frequentato.
I Longobardi e il Regno di Napoli
Il borgo di Castel Sant’Angelo nacque come fortezza dei Longobardi, poiché ricopriva una posizione altamente strategica e facilmente difendibile sulla via Salaria. Venne creata anche la vicina Cittaducale nel per mantener il controllo dell’intera area, che era uno snodo particolarmente importante per le dinamiche che si svolgevano all’epoca tra i Longobardi e il Regno di Napoli. Nel XIII secolo Castel Sant’Angelo entra a far parte del Regno di Napoli, ma entro la fine del 1400 diventa feudo dipendente della neonata l’Aqulia d’Abruzzo. La città rimase sotto il controllo del giustizierato dell’Aquila, amministrata da Margherita d’Austria, finche nel XVII secolo tornò nuovamente tra i possedimenti del Regno di Napoli.
Il comune diventa tale sono nel 1927, per opera di Mussolini che ridistribuisce le province e assegna Castel Sant’Angelo alla provincia di Rieti.
Temperature medie
Mese | Min (C°) / Max (C°) |
Gennaio | 9° / 5° |
Febbraio | 9° / 4° |
Marzo | 11°/ 6° |
Aprile | 13° / 8° |
Maggio | 19° / 13° |
Giugno | 23° / 17° |
Luglio | 26° / 20° |
Agosto | 26° / 20° |
Settembre | 22° / 16° |
Ottobre | 18° / 13° |
Novembre | 13° / 9° |
Dicembre | 10° / 6° |
Dove alloggiare
Villa Enrica
Via San Severo, 1, Castel Sant’Angelo, 02010
Villa Enrica è una bellissima casa vacanze, ampia e lussuosa, con un grande giardino e una piscina. La villa può essere prenotata da famiglie e gruppi di amici per organizzare una splendida vacanza alle pendici del monte Terminillo.
Agriturismo Sant’Erasmo
Via Sant’Erasmo, 1, Castel Sant’Angelo, 02010
A breve distanza dal piccolo borgo di Castel Sant’Angelo si trova l’agriturismo Sant’Erasmo, un bellissimo complesso dove pernottare, godersi la pace di queste zone e mangiare le prelibatezze locali.
I tre Orsacchiotti
Via Nazionale III, 15, Castel Sant’Angelo, 02010
Un albergo indicato per chi si trova a viaggiare spesso per la Salaria, piuttosto che per chi volesse passare qualche giorno in relax a Castel Sant’Angelo. L’ambiente è rustico e fermo nel tempo, ma la struttura è accogliente e i proprietari estremamente cordiali e disponibili.
Pisolo
Via Salaria, Km 86,9, Castel Sant’Angelo, 02010
Pisolo è una struttura alberghiera rustica, che non si concentra molto sulla forma quanto più sulla costanza. Il bed & breakfast non è il migliore dal punto di vista estetico, ma gode di un servizio puntuale, pulizia delle camere, comodità nella posizione e un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Dove mangiare
Da Maria
Via Nazionale, 687, Castel Sant’Angelo, 02010
Un piccolo ristorante a conduzione familiare lungo la Salaria, perfetto per una sosta a pranzo o a cena. Non è l’ambiente ideale per una cena romantica ma è il posto perfetto per mangiare i piatti tipici della zona.
Villa Janula
Loc. Ville, Strada Ville Ponte, Castel Sant’Angelo, 02010
La cucina a km 0 di Villa Janula è tra le migliori della zona. La maggior parte dei prodotti sono di produzione propria e l’esecuzione dei piatti è gestita con grande maestria con tecniche ormai perse da tempo. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.
Barcollo
Quickfriends Bar
Vasche di Castel Sant’Angelo, Castel Sant’Angelo, 02010
Dietro l’aspetto poco accattivante dell’esterno si nasconde un locale accogliente e ben curato, con una cucina di qualità che non ha nulla da invidiare a ristoranti più rinomati. Ideale per una sosta rapida ma di gran qualità.
Lago Argentato
Via Salaria, 88.100, Castel Sant’Angelo, 02010
Il Lago Argentato prende il nome dal piccolo lago artificiale per pesca sportiva che si trova nel complesso del ristorante. L’offerta del menù è molto ampia e spazia dalla carne, al pesce e persino la pizza. Si trovano locali più caratteristici in zona, ma il Lago Argentato è ben attrezzato per ogni evenienza.
Le Fonti
Via Salaria SS4, Castel Sant’Angelo, 02010
Una trattoria che presenta piatti tipici sia di carne che di pesce. Ottima la qualità delle materie prime e il servizio accogliente e informale. Una cucina verace, saporita e abbondante come vuole la tradizione.
Piatti tipici
Fregnacce alla Sabinese
Ingredienti:
- Fregnacce (pasta fresca)
- Funghi
- Pomodori (Passata rustica)
- Olive Nere
- Olio E.V.O.
- Peperoncino
- Sale
- Aglio
Uno dei piatti tipici della zona e in generale della sabina è sicuramente la fregnaccia alla Sabinese. Un primo rustico, dal sapore verace e la preparazione veloce. La forma e la consistenza è molto simile a quella dei maltagliati. Si può cucinare in diversi modi, anche se la preparazione tradzionale e consigliata è ai funghi e olive nere. Per fare la differenza si deve scegliere la materia prima locale. Per prima cosa va preparato il soffritto in padella con olio a sufficienza, uno spicchio d’aglio e il peperoncino. Quando l’aglio è ben rosolato si aggiungono i funghi con le olive e la salsa di pomodoro. Il sugo deve cuocere almeno 10 minuti e si può aggiungere dell’acqua di cottura per evitare che si ritiri troppo. La pasta fatta in casa dev’essere bollita in acqua bollente salata prima di essere scolata e mantecata con il sugo.
Dove fare shopping
Centro Storico
La bellezza di Castel Sant’Angelo si ritrova nei suoi scorci e vicoletti che si diramano fino a raggiungere la torre medievale che domina la collina. Il visitatore non deve fare altro se non perdersi nel paesaggio caratteristico per scoprire i piccoli e accoglienti negozi del borgo. La maggior parte dei prodotti che si possono trovare in città sono di artigianato ed enogastronomia a km 0.
Come arrivare
In macchina
Il comune di Castel Sant’Angelo si trova lungo la SS4, conosciuta come Via Salaria. Questa collega Rieti e Roma, L’Aquila e Ascoli Piceno, fino al Mar Adriatico. Risulta particolarmente facile raggiungere il borgo in automobile se si passa lungo la SS4, ma si può raggiungere prendendo l’Autostrada del Sole A1.
Da Nord si deve uscire in direzione Fiano Romano e prendere la SS4 verso Rieti, seguendo poi le indicazioni per Castel Sant’Angelo.
Da Sud, sempre con l’A1, si deve uscire a Cassino e seguire in direzione Roma. Si imbocca poi l’A24 Roma-L’Aquila fino a raggiungere l’uscita L’Aquila Ovest e dirigersi verso Antrodoco. Un piccolo tratto di SS4 porta fino al borgo.
In autobus
Le compagnie che effettuano servizio autobus per Castel Sant’Angelo sono:
In treno
Nella zona sono presenti due stazioni dei treni che permettono di raggiungere Castel Sant’Angelo agilmente: la stazione FS di Castel Sant’Angelo e quella di Canetra, entrambe poste sulla linea Terni-Sulmona.
Distanza dalle principali città
Distanza da Roma
Castel Sant’Angelo è a 94,3 chilometri da Roma
Distanza da Milano
La distanza che separa Milano dal borgo medievale di Castel Sant’Angelo è di 577 chilometri.
Distanza da Firenze
Da Firenze fino alla torre medievale di Castel Sant’Angelo corrono 277 chilometri.
Distanza da Venezia
Da Venezia sono 530 km.
Distanza da Bologna
Per raggiungere Castel Sant’Angelo in provincia di Rieti, partendo da Bologna si devono percorrere 380 chilometri.
Distanza da Napoli
Da Napoli la distanza in chilometri è pari 304.
Libre guide e informazioni utili
Sabina Archeologica: itinerari archeologici lungo la via Salaria
(S. Nardelli, Amarganta, 2018)
Questo libro non parla solo ed esclusivamente di Castel Sant’Angelo in provincia di Rieti, ma vuole presentare un quadro dettagliato e completo dei principali siti archeologici che si possono incrociare lungo la via Salaria nel tratto che oggi è l’attuale provincia reatina. Il viaggio a Castel Sant’Angelo diventa così solo una tappa alla scoperta delle ricchezze storiche che costellano l’antica via del Sale tanto cara ai Romani, tra rovine di complessi termali e fortezze in rovina.