- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 6.743
- Lingua: italiano
- Moneta: euro (€)
- Clima: Variabile
- Orario: GMT +1 (ora solare) | GMT +2 (ora legale)
- Aeroporto più vicino: Aeroporto di L’Aquila-Parchi “Giuliana Tamburro”
- Porto più vicino: Civitavecchia o Ancona
- Periodo migliore per visitarla: ottobre-gennaio
Dove si trova
Cittaducale è un comune del Lazio in provincia di Rieti. Si trova vicino al confine abruzzese, tanto che per diversi secoli, a partire dalla sua fondazione nel 1308, fece parte della provincia dell’Aquila. Sorge sul colle di Cerreto Piano ed è costeggiata dalla strada consolare romana Salaria. Solo dieci chilometri separano Cittaducale da Rieti e ancora meno dal Monte Terminillo, che con i suoi 2.216 metri d’altezza, troneggia sopra il borgo.
Cittaducale è un caratteristico borgo della sabina, nel Lazio. Si trova a pochi chilometri da Rieti e altre importanti città come Antrodoco, Micigliano e Castel Sant’Angelo. Non sono molto distanti anche Amatrice, Leonessa, Labro, Greccio, Fiamignano e Rocca Sinibalda.
A Rieti si possono ammirare alcuni dei monumenti più importanti della zona come la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica minore di Sant’Agostino e il palazzo Vescovile.
Cosa vedere
Palazzo della Comunità
Nel cuore del quartiere di S. Croce, a due passi dalla Chiesa di Santa Cecilia, sorge il Palazzo della Comunità, luogo simbolo dell’attività cittadina a partire dalla sua costruzione. Qui venne accolta nel XVI secolo la duchessa Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V. In quel periodo il Palazzo della Comunità si trasformò in salone per eventi, feste in maschera e balli nobiliari.
Il Palazzo della Comunità è uno degli edifici principali di Piazza del Popolo ed era collegato anticamente con il Palazzo dei Priori e quello del Capitano del Popolo e qui si riuniva l’attività politica e pubblica della cittadina.

Torre Angioina e Porta Napoli
Cittaducale è stata fondata da Carlo II d’Angiò nel 1308 e molte strutture risalenti all’epoca sono ancora integre e visitabili. Tra queste la Torre Angioina con Porta Napoli, che rappresenta una delle torri difensive meglio conservate di Cittaducale. È anche conosciuta come Cassero di San Manno ed è posta a guardia della porta principale della città, da dove si raggiunge Palazzo della Comunità.
Cittaducale è costruita secondo una pianta ellittica che riprende l’antico castrum romano, dove due strade perpendicolari si incontra in una piazza centrale attorno alla quale sorgono i principali edifici pubblici.
Chiesa di Santa Cecilia
Non molto distante dal palazzo della Comunità si trova la Chiesa di Santa Cecilia, l’unica ancora intatta tra quelle che davano il nome agli antichi quartieri di Cittaducale. Nonostante questo, la chiesa di oggi è solo una ricostruzione di quella precedente, distrutta parzialmente nel 1703 a causa di un terremoto.
Quello che è giunto ai giorni nostri dell’originale chiesa di Santa Cecilia è l’altare maggiore e gli affreschi cinquecenteschi della Crocefissione e Santi, i resti dell’antica navata e il portale in pietra del XV secolo.
Cattedrale di Santa Maria del Popolo
La Cattedrale di Santa Maria del Popolo fu edificata verso la fine del Quattrocento, e ristrutturata a seguito del terremoto che devastò gran parte della città nel 1703. La facciata della cattedrale è in stile gotico-romanico e presenta un rosone centrale che sovrasta i tre portali di accesso.
L’interno della cattedrale è ricco di dipinti ispirati al Vecchio Testamento, altari dedicati a San Magno, patrono della Città, ma anche a San Pietro, Sant’Antonio Abate e altri. Tra le opere più importanti conservate in Santa Maria del Popolo c’è la tela della Madonna del Rosario di Girolamo Trotta, un rinomato artista del tardo barocco.
Monastero di Santa Caterina d’Alessandria
Poco dopo la fondazione di Cittaducale, venne progettato il Monastero di Santa Caterina D’Alessandria, che non fu completo per diversi secoli. La struttura è infatti piuttosto complessa e comprende oltre alla Chiesa, anche i luoghi del Coro, un museo, una biblioteca, il refettorio, le celle, l’orto, la sartoria e il forno.
All’interno del monastero si può ammirare il chiostro, edificato solo nel XVI secolo e composto di colonne rotonde a capitello semplice sulle quali sono appoggiati degli archi. Nella struttura è presenta anche un’Oasi, ossia un luogo dove il pellegrino potesse trovare ristoro e aiuto nei momenti di difficoltà.
La parte più importante del monastero si ritrova sicuramente nella sua biblioteca che contiene e custodisce gelosamente più di mille opere, tra cui cinque preziose cinquecentine.
Basilica di Santa Maria di Sesto
La Basilica di Santa Maria di Sesto, a dispetto del suo nome, è una chiesa di dimensioni modeste, tanto da essere la più piccola tra quelle extraurbane. Un altro primato è legato alla sua origine: Santa Maria di Sesto risale al X secolo ed è una delle più antiche del luogo. Lo stile romano è evidente con una prima occhiata, ma è all’interno che nasconde una caratteristica particolare: il vescovo Pietro Paolo Quintavalle fece costruire al centro della Chiesa una pietra riportante l’iscrizione “Basilica Sanctae Maria de Sexto in Umbilico Italiae”, per testimoniare il fatto che la struttura sorgesse al centro d’Italia.
Cosa fare
Antiche Terme di Vespasiano
Se si vuole fare un salto nella storia più antica del luogo, dopo aver visitato le bellezze di Cittaducale si possono raggiungere le Antiche Terme di Vespasiano. Un sito archeologico che si trova a pochi chilometri da Cittaducale ed è un complesso termale a tutti gli effetti, risalente con tutta probabilità tra il II e il I sec. a.C. All’epoca le terme dovevano essere articolate su quattro terrazzamenti, di cui oggi ne sono visibili pochi resti monumentali.

Grazie a una campagna di scavi volti a riscoprire i resti seppelliti delle terme, è venuta alla lue una grande piscina che probabilmente era accessibile da ripide scale poste sui lati lunghi della vasca. Lungo questi lati sono presenti alcuni ambienti articolati in nicchie rettangolari e semicircolari che raggiungono i 5 metri di altezza.
Carnevale Santarufinaro
Il Carnevale Santarufinaro è un evento ricorrente che si tiene ogni anno per Carnevale nella vicina frazione di Santa Rufina. Tra maschere e bancarelle, il piccolo paese si riempie di colori e ospita l’annuale parata dei carri allegorici. Questo evento attira turisti e appassionati da tutta Italia ed è ovviamente indicato sia per i grandi che per i più piccini.
Sapori d’Autunno
Tra le altre attività possibili da fare a Cittaducale e dintorni c’è sicuramente l’appuntamento annuale con Sapori d’Autunno, una manifestazione enogastronomica che si svolte a Santa Rufina. L’evento serve per promuovere i cibi e vini locali, frutto del duro lavoro della terra, la cui qualità è ovviamente sopraffina. Le numerose bancarelle disposte tra le vie del piccolo borgo offrono castagne e vin Brulè, per combattere i primi freddi invernali. Per questo visitare Cittaducale durante il periodo autunno-inverno è molto conveniente, se si riesce a sopportare il freddo!
Sagra delle Sagne alla Molinara
Ma Cittaducale è ottima da visitare anche in piena estate: l’ultimo venerdì di agosto, la città ospita la sagra delle Sagne alla Molinara, piatto tipico della gastronomia locale. Questo primo piatto tradizionale è cucinato con farina e acqua, come si potrà anche leggere nella ricetta riportata in questo articolo, ed è condita con pomodoro, olio, aglio, maggiorana, origano e peperoncino.
La bellezza della sagra è che questa prelibatezza viene preparata al momento, così da poterne assaporare a pieno la bontà.
Sci e Trekking sul Terminillo
Con meno di 30 chilometri in macchina si può raggiungere facilmente il monte Terminillo. La località montana è una delle più gettonate nel centro Italia per lo sci d’inverno e per i suoi paesaggi e percorsi durante l’estate e la primavera. Per gli amanti dell’attività all’aria aperta o per chi è un appassionato di Sci, il Terminillo è sicuramente un luogo da raggiungere per divertirsi e respira a pieni polmoni l’aria di montagna.

Storia
La Protostoria
La zona che oggi è dominata da Cittaducale, ossia la valle del Velino, un tempo era abitata dagli Aborigeni e dai Pelasgi, popolazione che così erano chiamate da Tito Livio e che sono considerate mitologiche, nonché tra le più antiche d’Italia. Queste popolazioni avevano edificato sulle sponde del Velino gli insediamenti di Vatia e Cotilia durante l’età del Bronzo. Probabilmente, almeno secondo Dionigi di Alicarnasso, questi due insediamenti erano in realtà un unico complesso protostorico, di cui una località era scelta come insediamento stabile e l’altra era invece adibita a luogo di culto. Alcune caverne nei Monti dei Balzi, nella frazione di Grotti, riportano ancora oggi il segno di queste civiltà, attraverso pitture rupestri antropomorfe.
La zona fu senza dubbio alcuno abitata anche in epoca romana, come dimostrano, d’altra parte, le Terme di Vespasiano e la vicinanza con la Salaria, strada consolare che collegava Roma ad altre città dell’Impero.
Il Medioevo
Nel 1308, Carlo II d’Angiò fonda Cittaducale, nome che deriva dal latino Civitas ducalis, in onore del del duca di Calabria, Roberto, figlio di Carlo II ed erede al trono del Regno di Napoli. La città era un baluardo difensivo ai confini dello stato della chiesa e la popolazione era un aggregato di abitanti dei limitrofi castelli
Dopo il dominio Angioino, passò a quello degli Aragonesi, ai quali si dimostrò estremamente fedele, tanto da ottenere il permesso di battere moneta propria. Questa fedeltà venne conquista attraverso numerose battaglie contro Rieti. Nel XVI secolo venne riconosciuta come Città e sede di una diocesi grazie a Papa Alessandro VI Borgia e affidata come feudo a Margherita d’Austria, sposa di Ottavio Farnese e figlia dell’imperatore Carlo V.
A partire dalla dominazione diretta dei Borbone di Napoli, Cittaducale divenne un’importante stazione doganale al confine tra Umbria e Abruzzo.
Temperature medie
Mese | Min (C°) / Max (C°) |
Gennaio | 10° / 5° |
Febbraio | 10° / 5° |
Marzo | 12°/ 7° |
Aprile | 14° / 9° |
Maggio | 19° / 13° |
Giugno | 23° / 17° |
Luglio | 27° / 21° |
Agosto | 27° / 21° |
Settembre | 23° / 17° |
Ottobre | 19° / 14° |
Novembre | 14° / 9° |
Dicembre | 11° / 6° |
Dove alloggiare
Casa Vacanze Bianca
Via Salvatore Tommasi, 7, Cittaducale, 02015
La Casa Vacanze Bianca comprende due camere da letto, un soggiorno con televisore a schermo piatto e un angolo cottura dotato di tutto il necessario. Il bagno privato include il bidet e una lavatrice. La casa vacanze, immersa nella natura, è il posto migliore per godersi la vacanza con i propri ritmi.
16th Century Grand Villa
Via San Rocco, 40, Cittaducale, 02015
Una bellissima guest house ampia e dotata di tutti i comfort. Quattro camere da letto, due bagni, un soggiorno e una spaziosa terrazza solarium. Ma la Grand Villa nasconde anche un giardino sul retro con spazio dedicato al BBQ e pareti costruite in rocca del XVI secolo.
Il Picchio Verde
Via Case Sparse, 18, Cittaducale, 02015
Un b&b immerso nella natura, una piccola fattoria con tanto di animali, a soli 3 chilometri dal centro storico di Cittaducale. Il Picchio Verde è il luogo ideale dove trascorrere una vacanza di relax, dove poter ricaricare le pile e ritrovare il contatto con la natura.
Da Artù
Via Monviso, 7, Cittaducale, 02015
Un altro bed & breakfast assolutamente perfetto per passare qualche giorno nella bellissima Cittaducale, alla scoperta dei segreti della città. L’alloggio è arredato nei minimi particolari e non mancano i comfort, come tv satellitare a schermo piatto e angolo cottura completo.
Agriturismo Cardito
Santa Rufina, Via Salaria, 36, Cittaducale, 02015
Un rustico agriturismo immerso nella campagna a soli 7 chilometri da Rieti. Il paesaggio permette di staccare dalla routine quotidiana e allo stesso tempo la vicinanza con la città permette di raggiungere locali e ristoranti all’occorrenza.
Dove mangiare
La Tagliata
Viale Duca degli Abruzzi, 28, Cittaducale, 02015
Un ristorante dove assaporare i sapori autentici della campagna laziale. Le porzioni abbondanti, le materie prime di qualità e l’ottima esecuzione dei piatti sono sostenuti da un fantastico rapporto qualità-prezzo.
Da Valerio
Via Salaria, 8, Cittaducale, 02015
In questo ristorante è possibile mangiare una tra le cucine di pesce migliori della zona. Gli accostamenti sono originali ma sempre ben ragionati e le porzioni sono generose ma non eccessive.
Pasta da Leoni
Corso Giuseppe Mazzini, 45, Cittaducale, 02015
Pasta da Leoni è un locale caratteristico in pieno centro a Cittaducale. Il ristorante è a conduzione familiare e questa caratteristica si ritrova sicuramente nella cucina, verace, genuina e tradizionale. Il posto perfetto per mangiare un primo tipico del luogo.
Pizzeria La Torre
Corso Giuseppe Mazzini, 1, Cittaducale, 02015
Una pizzeria nel corso principale della città che si distingue per la qualità delle pizze e l’abbondanza dei contorni e antipasti. L’impasto della pizza è quello romano, quindi sottile e croccante. Il locale permette anche di mangiare all’aperto sotto a un pergolato.
Il Ducale
Viale degli Abruzzi, 1, Cittaducale, 02015
Questa gelateria/pasticceria di Cittaducale è rinomata per le sue creme e in generale la qualità dei prodotti offerti. Perfetta per un pranzo “dolce” o una colazione energizzante prima di vistare le principali attrazioni della città.
Roberto
Località Cesoni, Caporio, Cittaducale, 02015
Un bar che si scopre più per caso che per altro, facilmente raggiungibile se si parte per l’Aquila in macchina. All’apparenza non sembra un locale diverso da molti altri, ma la cordialità del servizio e l’abbondanza di prodotti fanno di Roberto una sosta perfetta prima di raggiungere nuove località.
Da Baffo
Via Caporio, 10, Cittaducale, 02015
Una trattoria-ristorante come quelle di una volta, con arredi piuttosto all’antica e un camino nella sala principale. La carne viene fatta alla brace e le porzioni sono più che generose. Il vino della casa e il pane non sono da sottovalutare.
La Contra
Via Contra, 40, Cittaducale, 02015
Un ristorante suggestivo spesso utilizzato per organizzare cerimonie, come comunioni, cresime e compleanni. La cucina è ricercata e di qualità, le materie prime ottime e il servizio molto professionale.
Piatti tipici
Sagne alla Molinara
Ingredienti:
- Farina di Grano Duro
- Farina di Grano Tenero
- Sale
- Acqua
- Olio d’Oliva
- Passata di pomodoro
- Aglio
- Maggiorana
- Origano selvatico
- Peperoncino
Le Sagne alla Molinara sono uno dei primi tradizionali di Cittaducale, tanto che annualmente viene organizzata la Sagra in onore di questo piatto. Visto la grandissima influenza storica, non deve stupire che questo formato di pasta sia tipico abruzzese. La pasta si ottiene partendo da un impasto senza uova, fatto solo con acqua e farina di grano duro. Si stende la pasta fino ad ottenere uno spessore di qualche millimetro secondo la tradizione abruzzese, più spessa per queste alla Molinara. La pasta deve avere un formato lungo, simile alla pappardella e viene condita con un sugo di pomodoro semplice preparato con soffritto di aglio, olio e peperoncino e speziato con la maggiorana e l’origano.
Tisichelli
Ingredienti:
- Farina
- Olio E.V.O.
- Uova
- Zucchero
- Sale
- Liquore all’Anice
I Tisichelli sono un dolce tipico di Cittaducale, preparato in modo semplice con pochi ingredienti, ma dal sapore esplosivo. Per prepararli basta mescolare farina e zucchero, aggiungere olio e liquore al composto. Nel frattempo, si montano a neve gli albumi delle uova con un pizzico di sale, unendo il risultato alla farina e mescolando delicatamente. L’impasto ottenuto si può versare su una teglia rivestita di carta forno, aiutandosi con un cucchiaio per creare delle “frittelle” di impasto. Infornare per circa 10 minuti a 170° e farli freddare prima di servirli!
Dove fare shopping
Centro Storico
Il borgo medievale di Cittaducale è ricco di piccole attività locali che offrono a chiunque si trovi in vacanza o di passaggio, la possibilità di fare acquisti e godersi un pomeriggio di relax tra le suggestive vie cittadine. I prodotti artigianali, l’enogastronomia locale, i negozi di abbigliamento e tantissime altre attività si celano tra gli scorci del paese e sono tutte da scoprire.
Centro Commerciale Futura
Via Ugo Foscolo, 4
La vicinanza di Cittaducale al capoluogo Rieti è sicuramente un vantaggio, soprattutto se si vuole passare una giornata in città, magari per fare shopping in un centro commerciale. Il Futura, ospita numerosi negozi, tra cui diverse firme importanti, e molti luoghi di ristoro per fare una pausa pranzo veloce. Per raggiungerlo si può prendere una macchina o prendere un bus da Cittaducale. All’interno del centro commerciale c’è un grande supermercato Coop dove trovare ogni tipo di prodotto.
Come arrivare
In macchina
Il percorso migliore per arrivare a Cittaducale è attraverso l’autostrada del Sole A1, uscendo in direzione Fiano Romano e proseguendo sulla SS 4 Salaria in direzione di Rieti. Da Rieti seguire le indicazioni per Cittaducale.
In treno
Cittaducale non dispone di una propria ferrovia dei treni, ma si può utilizzare quella vicina di Castel Sant’Angelo oppure di Rieti. Una volta giunti in queste stazioni gli autobus di linea della compagnia Cotral raggiungono Cittaducale
In autobus
Le compagnie che effettuano servizio autobus per amatrice sono:
- Cotral da Roma e Rieti
Distanza dalle principali città
Distanza da Roma
La distanza tra Cittaducale e Roma è di 88 chilometri.
Distanza da Milano
Da Cittaducale a Milano ci sono 570 chilometri.
Distanza da Firenze
Partendo da Firenze si raggiunge Cittaducale dopo 270 chilometri.
Distanza da Venezia
Venezia e Cittaducale sono separate da 500 chilometri di strada.
Distanza da Bologna
Partendo da Bologna si può raggiungere la città di Cittaducale in 373 chilometri.
Distanza da Napoli
In automobile, la distanza che separa Napoli e Cittaducale è pari a 253 chilometri.
Libre guide e informazioni utili
Viaggio Archeologico Sulla Via Salaria Nel Circondario Di Cittaducale: Con Appendice Sulle Antichità (N. Persichetti, Wentworth Pr, 2019 ris.)
Questo volume di 216 pagine scritto da Niccolò Persichetti è un’analisi storico-culturale con base archeologica di quelli che sono alcuni importanti resti rinvenuti lungo la via Salaria, all’altezza di Cittaducale. L’autore scrive pagine sul panorama della valle del Velino nell’antichità, basandosi su dati e studi raccolti ed effettuati sul campo.