- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 396
- Lingua: italiano
- Moneta: euro (€)
- Clima: Variabile
- Orario: GMT +1 (ora solare) | GMT +2 (ora legale)
- Aeroporto più vicino: Aeroporto di L’Aquila-Parchi “Giuliana Tamburro”
- Porto più vicino: Ancona
- Periodo migliore per visitarla: maggio-settembre
Dove si trova
Collalto Sabino è un piccolo borgo medievale tra le montagne del Lazio nella provincia di Rieti. Si trova poco distante da Tivoli, Nerola, Subiaco e Camerata Nuova. Altri borghi medievali della zona sono Orvinio, Pescorocchiano, Fiamignano e Poggio Moiano. Non dista molto anche la capitale, Roma con i suoi bellissimi monumenti.
Oltre alle ville di Tivoli, come quella Adriana, a Roma si possono ammirare villa Borghese, villa Pamphili, villa Ada e Torlonia. Ma sono numerose le bellezze da esplorare, come il Colosseo, le Catacombe e il Pantheon.
Collalto Sabino conta poco meno di 400 abitanti. Si trova sul confine tra Lazio e Abruzzo, nel territorio geografico della regione storica della Sabina. Il paese prende questo nome dalla sua posizione: Collalto Sabino si trova su un monte che sorge a sud-est del lago del Turano. L’altezza media del comune, nel quale sono comprese le frazioni di San Lorenzo e Ricetto, è di 980 metri sul livello del mare (min. 554 m.s.l.m., MAX. 1149 m.s.l.d.m).
Cosa vedere
Il Castello di Collalto
Collalto è un piccolo comune che divenne feudo nel XIV secolo e sede di un bellissimo castello Baronale. La sua posizione sopraelevata lo ha reso un perfetto punto strategico di difesa: si trova infatti a ben 1000 metri sul livello del mare, il punto più alto di Collalto Sabino. La storia del Castello è ovviamente ricca e corrisponde in larga parte alla storia del borgo stesso. Dopo diversi passaggi di proprietà, dai Longobardi allo stato della chiesa, fu restaurato nel XIX e XX secolo e riadattato ad ospitare eventi e feste.

Lo stile è rinascimentale e barocco allo stesso tempo e viene considerato uno dei beni culturali d’Italia, protetto dal comitato del patrimonio italiano. La struttura si articola in una grande torre centrale dalla base quadrata, incorniciata da due torri alle estremità nord e sud del palazzo, unite da una cinta muraria. Il palazzo baronale è un unicum con la rocca e sono collegate da una serie di scalinate e da un cortile interno.
Il castello può essere visitato il sabato e la domenica, secondo gli orari di apertura.
Antico borgo di Ricetto
Ricetto è una frazione di Collalto Sabino e conta non più di 50 abitanti. Il piccolo borgo è estremamente particolare sia per le dimensioni che per l’atmosfera, sospesa nel tempo e lontana dagli schemi mondani e metropolitani di oggi. Il ruscello Rio di Ricetto scorre sotto il borgo e si articola tra cascatelle e un antico mulino fino al fosso di Riancoli, per sfociare infine nel fiume Turano che alimenta il lago omonimo. Ricetto è un piccolo gioiello per gli appassionati e i curiosi, e nasconde alcuni luoghi d’interesse come la piccola chiesa di Sant’Andrea Apostolo.
Lago del Turano
Il Lago del Turano è un bacino idrico di origine artificiale, costruito nel 1939 con la realizzazione di una diga, posta vicino a Posticciola e Stipes. La diga ha un duplice scopo: produrre energia idroelettrica e arginare le piene del fiume ed evitare un’inondazione della Piana di Rieti. La bellezza del lago risiede nel paesaggio naturalistico circostante nel quale è inquadrato: si distende ai piedi del monte Navegna e i suoi boschi. Sulle rive del lago si trovano castelli medievali e antichi borghi storici che si riflettono sulle acque del lago, come Colle di Tora e Castel di Tora.

Il sito è ideale per passare una giornata in mezzo alla natura ammirando un bellissimo specchio d’acqua e i monti circostanti, con possibilità di esplorare i piccoli e caratteristici centri abitati o organizzare escursioni di trekking.
Cosa fare
Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia
Non distante da Collalto Sabino si trova la riserva naturale dei monti Navegna e Cervia, che si estende per ben 3600 ettari tra i bacini del fiume Salto e Turano. Le escursioni che si possono intraprendere all’interno dell’area vanno ad esplorare paesaggi eterogenei, dovuti a particolarità climatiche, geomorfologiche e della vegetazione che hanno alterato la struttura di quest’area. Si passa da boschi di faggeti a querceti misti, praterie sulle somme dei monti, castagneti da frutto e pareti carbonitiche e torrenti naturali.
La particolarità della riserva quindi è proprio legata alla sua conformazione, composta al 70% da boschi di vario genere. Organizzare una passeggiata tra i monti è piuttosto facile, sia rivolgendosi alla proloco e altri enti verificati, sia organizzandola in autonomia.
Cammino di San Pietro Eremita
Uno dei modi migliori per esplorare la natura circostante è quello di seguire il Cammino di San Pietro Eremita. Il punto di partenza è individuato a Rocca di Botte, luogo in cui San Pietro l’eremita nacque nell’XI secolo. Il cammino del santo, conosciuto come cavaliere itinerante, ripercorre i luoghi di peregrinazione dove l’uomo portò la fede cristiana, attraverso la piana del Cavaliere e quella della valle dell’Aniene.
L’intero itinerario si snoda in 3 ampi anelli, costellati da numerose tappe, tra cui Collalto Sabino. Nello specifico, il tratto che interessa il borgo medievale si estende da Tufo a Vivaro Romano per un totale di 26 chilometri e 500 metri.
Castel di Tora
Castel di Tora si trova nel comune omonimo ed è parte del club dei Borghi più belli d’Italia e a ragion veduta. Il borgo sorge in un paesaggio incontaminato, sulle sponde del Lago Turano, completamente circondato da fitti boschi, sotto le pendici del Monte Navegna. Il nome del borgo deriva dal Castello che domina dal colle sul quale il borgo si distende. Nonostante la bellezza in sé della costruzione, quello che vale il prezzo del biglietto è senza dubbio il paesaggio, impreziosito dalla natura incontaminata, i fiori, gli alberi e ovviamente le acque cristalline del Turano.
Paganico Sabino
Paganico Sabino è un altro piccolo comune non molto distante da Collalto Sabino. Sorge nel verde dei Monti Carseolani ed è separato dalla sorella Ascrea dalle Gole dell’Obito. Se si aggiunge a questo suggestivo panorama il fatto che il paese domina sul Lago Turano, appare evidente il motivo per cui è consigliato tra le cose da fare se si è in visita a Collalto Sabino. Il paese è inoltre estremamente grazioso e si distende attraverso una serie di vicoli e scorci caratteristici, tipici dei borghi medievali della zona.
Storia
I Longobardi e le origini di Collalto Sabino
Il borgo medievale trova le proprie origini all’epoca della discesa dei Longobardi, che una volta raggiunta l’Italia Centrale, si insediarono in queste terre e nell’Italia Meridionale. Il Castello che oggi è il principale simbolo della città, però, non venne costruito prima del XV secolo.
Nel X secolo la città, che ancora non si chiamava Collalto, divenne sede di un castaldato, ossia un’estensione amministrativa del regno di Napoli, dominata da un alto funzionario. Pochi anni più tardi la cittadina divenne proprietà della vicina abbazia di Farfa, che instaurò nel borgo un proprio monastero, finché non venne lasciata al controllo della nobile famiglia dei Berardi, i quali dovevano comunque pagare un canone annuo alla comunità religiosa locale. La città vide una forte crescita grazie alla sua posizione strategica sopraelevata e a cavallo del confine tra lo stato Pontificio e il regno di Napoli, che la rendeva uno dei principali snodi di controllo della valle del Turano. Nonostante questo, nel 1297 Collalto viene ceduto da Carlo d’Angiò allo stato Pontificio in segno di riconoscimento.
Le famiglie baronali e i cambi di governo
Il borgo divenne successivamente casa di diverse famiglie nobili elevando a feudo baronale. I primi signori furono i Collalto, che diedero il nome al paese. Dopo di loro arrivarono i Mareri che cominciarono a costruire la rocca. Questi governarono fino al XVI secolo, quando arrivarono i Savelli, già noti a Roma perché numerosi papi furono di questa casata. A causa di debiti costituiti nel tempo, Cristoforo Savelli vendette il castello agli Strozzi, ferventi oppositori dei Medici di Firenze. Alla morte improvvisa del barone Strozzi, segui un altro nobile fiorentino, Alfonso Soderini che detenne il castello per due generazioni fino a che anche lui fu costretto a cederlo al cardinale Francesco Barberini.
Seguirono numerosi restauri in questo periodo e altrettanti cambi di “padrone” e ancora oggi il castello è in vendita.
Temperature medie
Mese | Min (C°) / Max (C°) |
Gennaio | 7° / -3° |
Febbraio | 8° / -2° |
Marzo | 11°/ 0° |
Aprile | 14° / 3° |
Maggio | 19° / 7° |
Giugno | 23° / 10° |
Luglio | 26° / 13° |
Agosto | 26° / 13° |
Settembre | 22° / 9° |
Ottobre | 17° / 6° |
Novembre | 11° / 2° |
Dicembre | 8° / -1° |
Dove alloggiare
Agriturismo Ferramosca
Loc. Renicciaro, Collalto Sabino, 02022
L’agriturismo Ferramosca si trova in mezzo a una valle incontaminata, sormontata dal Cervia e il Navegna. Le camere sono state ricavate all’interno di un antico casale in pietra, che fa anche da zona pranzo-cena. I dintorni sono destinati alla produzione di prodotti biologici.
La Mela Selvatica
Via Aringo, 28, Collalto Sabino, 02022
L’unico bed and breakfast nonché alloggio della città. Si trova davanti le mura che cingono il borgo e ospita diverse stanze, tutte finemente arredate, nonostante l’aspetto rustico che non è negativo e anzi, aiuta a creare l’atmosfera giusta per la vacanza.
La Casa sul Fiordo
Via Costa dell’Aspo, 20-22, Collalto Sabino, 02022
La Casa sul Fiordo è una casa vacanze di Paganico Sabino, ad alcuni chilometri di distanza dal borgo di Collalto Sabino. Questa cittadina è anche conosciuta come il Borgo dei Musicisti ed è un posto perfetto per esplorare la zona e godersi le bellezze del Lago del Turano.
LakeView Penthouse
Via Umberto I, 28, Castel di Tora, Collalto Sabino, 02022
LakeView Penthouse è un alloggio nel borgo di Castel Di Tora, che sorprende per la bellissima vista sul lago del Turano. L’ampia terrazza-attico è perfetta per passare una serata sotto le stelle e il silenzio dei monti.
Belvedere
Via IV Novembre, 13, Collalto Sabino, 02022
Il belvedere è una locanda d’altri tempi che può ospitare i visitatori di Collalto Sabino nelle sue stanze e far gustare loro le specialità locali nel ristorante. L’albergo è aperto dal 1932 ed è un’istituzione nel Borgo.
Dove mangiare
La Campagnola
Via Roma, 35, Collalto Sabino, 02022
La Campagnola è una trattoria che esprime in tutto l’atmosfera che si respira in paese: una cucina verace, un ambiente rustico e l’attaccamento al territorio. Il menù è quasi interamente a Km 0.
Belvedere
Via IV Novembre, 13, Collalto Sabino, 02022
Il Belvedere come detto precedentemente è un’istituzione in paese e la sua cucina è rinomata in tutta Collalto Sabino. I piatti sono quelli della tradizione, il sapore si ispira alla terra e gustare la cucina locale su un terrazzo che consente una stupenda vista sui monti circostanti è una bellissima esperienza.
La Quercia
Via Santa Maria, 23, Collalto Sabino, 02022
La Quercia è un altro dei ristoranti del paese, con ottime recensioni sia dai locali che dai visitatori per i sapori autentici e la cucina tradizionale. Il servizio, come di consueto a Collalto Sabino, è cordiale e disponibile.
La Locanda del Poeta
Via Turanese, 39, Collalto Sabino, 02022
A pochi chilometri dal centro cittadino si trova la Locanda del Poeta, una trattoria diversa come si intuisce anche solo dal sito internet. I prodotti sono tutti locali e a km 0 e la cucina quella tipica della zona, nonostante venga rivisitata in modo originale ma sapiente.
L’Angoletto
Via Coltodino, Castel di Tora, Collalto Sabino, 02022
Facendo qualche chilometro in macchina si raggiunge Castel di Tora e il Lago del Turano, dov’è possibile mangiare sulle rive del lago, assaporando pesce fresco cucinato secondo la tradizione della valle. L’angoletto è uno dei posti migliori dove fare questa esperienza.
Piatti tipici
Fettuccine ai funghi porcini
Ingredienti:
- Farina di Grano Duro
- Uova fresche
- Funghi porcini
- Aglio
- Prezzemolo
- Olio E.V.O.
- Burro
- Sale Fino
Per preparare le fettuccine che saranno condite con i funghi porcini locali di Collalto Sabino, bisogna creare un impasto con farina di grano duro, tipica della zona, e uova. La proporzione è un uovo ogni 100 grammi di farina. Si stende l’impasto con un mattarello e si taglia grossolanamente per ottenere delle ottime fettuccine. I procedimenti per il sugo sono piuttosto semplici: si puliscono i funghi e si tagliano a fettine, nel frattempo si lascia sciogliere in padella un po’ di burro, al quale andrà aggiunto un filo d’olio. Quando il composto è ben caldo si aggiungono i funghi tritati con uno spicchio d’aglio e si lasciano cuocere per almeno 10-15 minuti.

Quando il condimento è ben caldo e la pasta cotta e leggermente al dente, scolare avendo cura di conservare un po’ d’acqua di cottura. Riversare la pasta nella padella, aggiungendo il prezzemolo finemente tritato. Mantecare la pasta a fuoco medio, aggiungendo l’acqua di cottura.
Dove fare shopping
Centro Storico
Con i suoi 400 abitanti, Collalto Sabino non è considerabile come la capitale europea dello shopping, anche se non mancano le attività locali che si prodigano per offrire prodotti locali e artigianato. Il tour degli acquisti deve essere considerato più che altro in termini enogastronomici, e indirizzato alle varie aziende agricole e ai piccoli produttori locali che propongono norcineria, olive, funghi e altri prodotti della terra rigorosamente a km 0.
Per un pomeriggio dedicato al puro e semplice shopping tra le vetrine di una città, si consiglia un “gita fuoriporta” a Rieti o in alternativa, la vicina Terni.
Come arrivare
In macchina
Collalto Sabino si può raggiungere piuttosto facilmente in auto, prendendo l’Autostrada A24 Roma l’Aquila e uscendo al casello Carsoli/Orico. Da qui è sufficiente seguire le indicazioni per Collalto Sabino.
In treno
Si può viaggiare in treno in direzione di Collalto, che nonostante non disponga di una stazione ferroviaria dedicata, può contare sulla vicina fermata di Carsoli. Da qui si prende un autobus della linea Cotral fino al borgo medievale.
In autobus
La compagnia che si occupa di trasportare i passeggeri fino a Collalto Sabino è la Cotral, che organizza partenze da Roma, Rieti e occasionalmente da altre località, che si possono consultare dal sito ufficiale.
Distanza dalle principali città
Distanza da Roma
Tra Collalto Sabino e Roma ci sono 75 chilometri.
Distanza da Milano
Da Milano a Collalto bisogna percorrere 622 chilometri.
Distanza da Firenze
Partendo da Firenze si raggiunge Collalto in 322 chilometri.
Distanza da Venezia
Venezia e Collalto Sabino sono separate da 575 chilometri di strada.
Distanza da Bologna
Partendo da Bologna si può raggiungere il borgo medievale di Collalto Sabino in 425 chilometri.
Distanza da Napoli
In automobile, la distanza che separa Napoli e Collalto Sabino è pari a 258 chilometri.
Libre guide e informazioni utili
Rieti e Sabina. Le guide ai sapori e ai piaceri
(Le guide di repubblica, Gedi, 2020)
Un volume de Le Guide di Repubblica interamente dedicato alla provincia di Rieti e alla Sabina. Un intreccio di storia e natura, ma soprattutto di sapori e ricette da scoprire di uno dei territori più affascinanti di tutto il centro Italia. Nel libro non si parla solamente di Collalto Sabino, ovviamente, nonostante sia uno dei paesi trattati quando si affronta il discorso delle Fortezze della zona. Il viaggio narrato in questa guida porta il lettore alla scoperta dei principali sapori locali e ovviamente delle bellezze da visitare, motivo per cui è particolarmente indicato per chiunque volesse esplorare la Sabina.