Gerano è un piccolo borgo medievale dell’entroterra laziale. Si presenta curato e accogliente, pieno di vicoli e scorci da scoprire.
- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 1254
- Lingua: Italiano
- Moneta: euro
- Clima: Continentale
- Orario: UTC +1
- Aeroporto più vicino: Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino
- Periodo migliore per visitarla: Può essere visitata tranquillamente tutto l’anno ma uno dei momenti più suggestivi per visitarla è in occasione della celebre Infiorata, la prima domenica dopo San Marco.
Gerano è in provincia di Roma, nel Lazio. Non dista molto da altre città importanti come l’incantevole Tivoli e Camerata Nuova, a confine con l’Abruzzo, ma anche Colonna e Zagarolo. Si possono raggiungere facilmente i castelli romani di Frascati e Rocca di Papa e poco più a sud, Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Nemi e Ariccia.
Dove si trova
Siamo in pieno centro Italia, nel Lazio, a 52 km da Roma.
Gerano si trova nel territorio dei monti Ruffi, su un colle tufaceo, 502 m sul livello del mare. Dal 2001 fa parte del Unione dei comuni Valle del Giovenzano.
Cosa vedere
Il borgo di Gerano è piuttosto piccolo, è sufficiente, quindi, una gita fuori porta per visitarlo.
Museo dell’Infiorata
Il museo dell’Infiorata nasce nel 2003 in occasione della festa della Madonna del Cuore per raccogliere tutto il materiale storico relativo alle celebri infiorate.
La prima infiorata a Gerano è stata nel 1740 e ad oggi si contano 130 infiorate documentate.
Il museo si trova in via del Municipio, Gerano (RM) e apre su richiesta, è necessario, quindi, contattare il Comune di Gerano.
Nella Sala Centrale sono conservati i documenti storici e gli attrezzi utilizzati dai Maestri Infioratori. In questo spazio si possono rivivere virtualmente le infiorate passate e apprendere le tecniche di realizzazione e le diverse specie di fiori utilizzati.
La seconda sala, invece, è dedicata alle fotografie relative alle varie infiorate, non solo quelle realizzate a Gerano ma in tutto il mondo.
Infine, una sezione del Museo mostra gli antichi mestieri del popolo geranese e alcuni reperti archeologici della zona.
L’Infiorata di Gerano
L’Infiorata di Gerano è l’appuntamento annuale che onora la Madonna del Cuore, rendendo celebre il piccolo borgo laziale.
I geranesi sentono fortemente questa festa, celebrata la prima domenica dopo San Marco (25 aprile), che unisce la tradizione religiosa con lo spirito di condivisione e coralità del popolo in una cornice di arte e creatività.
L’Infiorata di Gerano è realizzata dai Maestri Infiorai, seguendo una precisa procedura costante negli anni: i quadri vengono prima disegnati con gessi sul terreno e poi decorati con petali di fiori.
La tradizione dell’infiorata, con la realizzazione del tappeto floreale su cui poi viene portata in processione la Madonna del Cuore, ha resistito anche durante i periodi di guerra.
Infine, i temi dei quadri, ogni anno nuovi, offrono spunti di riflessione e occasioni di confronto per la comunità.
Casa delle antiche scatole di latta
La casa delle antiche scatole di latta si trova in via del Palazzo 8 ed è curata dalla signora Marina.
Il museo, che l’11 novembre 2020 compie il ventesimo compleanno, è unico in Italia nel suo genere. Al suo interno sono conservate e esposte 1000 scatole di latta, tutte Italiane, appartenenti in gran parte ai prodotti dolciari (biscotti, caramelle, cacao e cioccolato).
La mostra, attraverso le scatole dal 1800 al 1950, ripercorre più di 100 anni di storia e cambiamenti di stile e gusto del bel paese.
Il clima che si respira all’interno degli spazi espositivi è quello di un vecchio negozio, ci si imbatte in un viaggio nel tempo e, soprattutto per i più grandi, è facile far riaffiorare ricordi e profumi.
Una sezione del museo è dedicata una selezione di fiaschette di Acqua di Lourdes, rigorosamente in latta che costituiscono l’unica eccezione alle scatole contenenti generi alimentari.
Infine, al fianco della mostra permanente, ogni anno la casa delle antiche scatole di latta organizza una mostra tematica.
Museo la casa, i mestieri e la terra
Il museo la casa, i mestieri e la terra si trova in Via Porta Amato n. 95 a Gerano, all’interno di una abitazione nel cuore del centro storico.
È possibile visitarlo su richiesta contattando i proprietari: la Sig.ra Pisanelli Maria (3473186351) e il Sig.D’Ignazi Romano (3494658907).
All’interno del museo è possibile vedere gli attrezzi utilizzati nel passato dalla comunità per la vita quotidiana.
Gli spazi sono divisi in sezioni tematiche, il risultato è una vera e propria testimonianza di vita, il racconto della realtà di un tempo.
Le chiese
Il borgo di Gerano ospita tre chiese principali:
Chiesa di S. Maria Assunta
La Chiesa Arcipretale di S. Maria Assunta è ubicata in via Porta Cancello, 1.
La struttura originaria con la torre campanaria risale a prima dell’anno mille e presenta uno stile gotico.
All’inizio del 1800 è stato progettato un ampliamento in stile rinascimentale dall’Architetto G. Valadier, la realizzazione di tale ampliamento, però, si deve all’ Architetto G. Castagnola nel 1873.
All’interno della Chiesa è custodito il quadro del pittore Sebastiano Conca del 1729, raffigurante la Madonna del Cuore.
Tra le altre opere custodite nella Chiesa ci sono:
- la tela della Madonna del Rosario della scuola Maratta;
- il reliquiario argenteo di S. Anatolia della scuola del Bernini.
Chiesa di S. Lorenzo Martire “fuori le mura”
La Chiesa di S. Lorenzo Martire “fuori le mura” risale all’anno mille, originariamente era adibita al servizio cimiteriale, infatti nei sotterranei, “gliu pilu” sono conservati i resti dei defunti.
All’interno si trova:
- Un organo del ‘600,
- L’altare maggiore in stucco,
- La pala del martirio di S. Lorenzo firmata dal pittore Domenico Fiorentino.
L’attuale aula “rococò” è stata progettata da Giulio Camporesi e realizzata da G. F. Fontana.
Chiesa di Sant’Anatolia
La Chiesa di Sant’Anatolia è ubicata in via Empolitana.
La struttura era già presente nel VI sec. d.C sotto forma di Curtis Dominica, cioè un edificio sacro in un’area sede di santuari pagani.
Risale al X secolo il primo intervento di trasformazione della Curtis Dominica in una chiesa, la struttura attuale è il risultato di numerosi interventi nel corso del XVI secolo.
All’interno della Chiesa è conservata una statua di Santa Anatolia e diversi affreschi del 600 raffiguranti la sua vita.
Santa Anatolia, inoltre, è venerata in molte zone del Lazio e dell’Umbria ed è patrona degli zingari.
Storia
Tutte le conoscenze relative alla storia del Borgo di Gerano sono frutto del lavoro dello Storico Don Giovanni Censi.
Le origini
Per rintracciare l’origine di Gerano è necessario fare un passo indietro alla Valle del Giovenzano. Questo territorio era abitato dai Latini e ha ospitato, dal III sec. a.C al IV sec. d.C, la cittadina di Trebula Suffenas, insediata da Roma.
Dopo l’Impero Romano
Dopo la caduta dell’Impero Romano e la conseguente scomparsa del municipio di Trebula, la popolazione tornò alle sorgenti del Giovenzano, stanziandosi presso la Curtis Dominica di S. Anatolia.
Qui si forma un importante e fertile centro terriero, il vico Trellanum, amministrato con un potere temporale dal Papa.
A partire da questo momento il popolo e il territorio di Gerano è al centro di una serie di controversie in particolare tra il vescovo di Tivoli e l’abate di Subiaco.
Qualche anno dopo anche, nel 971, anche il Convento di San Cosimato si inserisce nella controversia per i terreni.
In questo rigido clima di conflitti che proseguono per più di due secoli e mezzo vengono coinvolti per sino Papi e principi di turno.
Nonostante i geranesi, sfruttando le rivalità dei feudatari, riescano a emanciparsi conquistando il diritto alla libera condizione dei terreni, nel 1077 Gerano viene divisa in tre parti:
- Una castellana ecclesiastica vescovile;
- Una castellana ecclesiastica abaziale;
- Un’oligarchia operata dal campanino Lando di Civitella.
L’autonomia comunale
Gerano ottiene l’autonomia comunale nel momento in cui terminano le forze feudatarie, i gruppi a cui era affidata la gestione del paese e che impegnavano ogni anno a redigere la convenzione delle pretese del padrone erano:
- I boni homines
- I rappresentanti del popolo (il comestabile e i massari)
- I responsabili dei due feudatari (i castellani)
- I capi delle insorgenti corporazioni di artigiani.
Intorno al 1455, sulla scia degli Statuti di Subiaco, anche Gerano redige un corpo leggi a tutela delle consuetudini e del patrimonio agricolo- boschivo- tessile – artigianale.
Temperature medie
Mese | Massima | Minima |
Agosto | 29° | 15° |
Settembre | 24° | 12° |
Ottobre | 20° | 9° |
Novembre | 14° | 4° |
Dove alloggiare
Il borgo di Gerano non ha una grande offerta di hotel e alloggi per dormire, il consiglio è quello di spostarsi in strutture più suggestive a Subiaco, a Castel San Pietro Romano o a Saracinesco.
Il Casale Delle Ginestre
Via Provinciale Palestrina Capranica 58 A, 00036 Castel San Pietro Romano, Italia
Bellissimo casale immerso nel verde con un panorama mozzafiato e piscina all’aperto.
Agriturismo Colle Tocci
C.da Castagnola, 8, 00028 Subiaco
Immerso nel silenzio dei monti Simbruini, l’agriturismo Colle Tocci offre diverse tipologie di camere e appartamenti.
C’è una fattoria annessa, un ristorante e una terrazza panoramica incredibile.
Inoltre, la struttura offre un servizio gratuito di noleggio bici.
Se, però, decidete di alloggiare a Gerano potere rivolgervi a:
The Gerano Garrison House
Situato in Via Porta Amato, 87 Gerano, nel centro di Gerano. Si tratta di un piccolo appartamento con 6 posti letto su due livelli. Sono ammessi gli animali di piccola taglia.
Dove mangiare
Ecco alcuni consigli per mangiare bene a Gerano
Trattoria Pizzeria L’infiorata
La Trattoria Pizzeria L’infiorata, si trova in Piazzale della Repubblica 11, a pochi passi dalla Chiesa S. Maria Assunta.
La struttura dispone di un terrazzino all’aperto fruibile in estate, buona sia la pizza che la cucina tradizionale.
Antico Forno Poggi di Pisanelli Anna Maria.
L’Antico Forno Poggi della Sig.ra Anna Maria si trova in Via Borgo sopra gli orti, 10.
È una delle botteghe storiche del borgo, se passate da Gerano non potete lasciarvelo sfuggire!
Caffetteria San Lorenzo
Piccolo e grazioso bar con tavolini all’aperto in Piazza Roma, 5, ideale per la colazione o per un breve break.
Piatti tipici
La cucina del borgo di Gerano è povera e contadina, fatta di ingredienti semplici e sapori genuini.
I principali piatti della tradizione prevedono:
- Strozzapreti: pasta fresca realizzata con acqua e farina di grano mista a farina di granturco condita con un sughetto semplice (“pistecchia”) a base di: acciughe, aglio, prezzemolo, peperoncino e pecorino. Il nome folkloristico di questo tipo di pasta allude al fatto che, data la sua semplicità, non era adatta alla nobiltà e, quindi, ai preti.
- Maccaronacci con i ceci (“Maccarunacci co‘gli cici”): pasta fresca acqua e farina condita con i ceci e la cipolla soffritta.
- Quadrucci con i fagioli: anche in questo caso, come per i ceci, si tratta di pasta fresca con legumi.
- Gnocche pelose: tagliatelle condite con funghi porcini
- Salsiccia con verdure di campo: rigorosamente accompagnato da pane cotto al fuoco
- Zazzicchie e verole: salsicce e castagne caldarroste, il territorio, infatti, è ricco di castagneti.
- Dolcetti Ciammillitti de magru: dolcetti impastati con nocciole, zucchero, vino bianco, olio d’oliva, farina e sale.

Come arrivare
Il modo più comodo per raggiungere Gerano è in auto.
In alternativa la città è collegata tramite treno e bus.
In aereo
I due aeroporti più vicino sono:
- Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino (FCO)
- Aeroporto Internazionale di Roma – Ciampino, “G. B. Pastine” (CIA)
Arrivati a Roma occorre proseguire in treno e poi bus.
In nave
Il borgo di Gerano è nell’entroterra, per tanto è fortemente sconsigliato raggiungerlo via mare
In treno
Per raggiungere il borgo di Gerano in treno è necessario prendere dalla stazione di Roma Termini un treno in direzione di Tivoli.
Arrivati a Tivoli ci si sposta verso Gerano con le autolinee Cotral.
In autobus
Gerano è collegato e raggiunto dalle line dei bus Cotral
In macchina
Per raggiungere Gerano in macchina è necessario prendere l’autostrada A 24 Roma – L’Aquila, uscire a Castel Madama. Da qui seguire le indicazioni per Gerano – Rocca Santo Stefano.
Distanza delle principali città
- Distanza da Roma: 52,3 Km (H3)
- Distanza da Milano: 599 Km (H3)
- Distanza da Firenze: 299Km (H3)
- Distanza da Bologna: 402 Km (H3)
- Distanza da Napoli: 197 Km (H3)
Nelle vicinanze di Gerano
La zona limitrofa il borgo di Gerano offre altre perle che vale la pena visitare, tra queste:
- Il santuario della Mentorella sul monte Guadagnolo;

- Villa d’Este e Villa Adriana a Tivoli;


- Il Monastero di San Benedetto a Subiaco;
- I Monti Prenestini;
- Le Grotte dell’Arco.