- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Numero abitanti: 2 176
- Nome abitanti: graffignanesi
- Lingua: Italiano
- Moneta: euro
- Clima: Umido con tramontana frequente
- Orario: UTC +1
- Aeroporto più vicino: Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino
- Periodo migliore per visitarla: Tutto l’anno
Graffignano, in provincia di Viterbo, nel Lazio, è un altro dei suggestivi borghi medievali del nostro bellissimo paese. Oggi il comune comprende anche le frazioni di Sipicciano e di Pisciarello. Nei dintorni si trovano moltissimi altri borghi come Celleno, Lubriano , Grotte di Castro e Civita di Bagnoregio, ma anche Bomarzo con il suo Bosco Sacro e Montefiascone. Attorno al vicino lago di Bolsena si possono visitare Bolsena, Marta e Valentano.
Dove si trova
Il comune di Graffignano si trova a 26 km da Viterbo, nel Lazio quasi al confine con l’Umbria.
Più precisamente, Graffignano sorge su di un altopiano che domina la valle del fiume Tevere.
Siamo in pieno centro Italia, in una delle zone più caratteristiche del Lazio: La Tuscia Viterbese.
I protagonisti, qui, sono antichi borghi medievali, castelli e tantissimo verde.
Cosa vedere
La topografia del borgo di Graffignano è coerente con la classica conformazione dei borghi medievali italiani.
Il borgo antico, infatti, si articola sulla sommità di una rupe attorno al Castello.
Di seguito i principali luoghi di interesse:
Il castello Baglioni

Il Castello Baglioni Santacroce, la cui costruzione del Castello risale al XIV secolo, presenta una pianta di forma rettangolare e nasce con funzione militare.
In particolare, la costruzione fu ordinata dallo Stato Pontificio e affidata alla famiglia Baglioni di cui, poi, ha preso il nome.
L’esterno
Esternamente al castello è possibile osservare:
- Un fossato
- Una muratura a scarpa
- Le feritoie
- Due torri
In particolare, una delle due torri è cilindrica con un’altezza che sfiora i 20 metri, mentre l’altra è quadrata e più bassa.
La facciata, invece, presenta: finestre ad arco, beccatelli con cornici decorate e mensole.
Originariamente era presente una merlatura, poi sostituita da un tetto in legno.
L’interno
L’accesso al castello è possibile attraverso un portale in Via Didentro, questo ingresso è stato realizzato dai principi Publicola di Santacroce intorno alla fine del ‘700.
La pima cosa che si incontra è un pavimento di ciottoli disposti a ventaglio e una cisterna destinata alla raccolta dell’acqua piovana.
Dal cortile è possibile sia accedere alla torre cilindrica e raggiungere i 5 vani con volta a cupola e la sommità, sia accedere all’ingresso originale del castello tramite un corridoio pavimentato a spina di pesce.
La parte visitabile del castello è al piano terra ed è costituta da 4 sale:
- La sala d’armi, a cui si accede da un ulteriore ingresso. Questa sala presenta un soffitto con volte a vela che poggiano su capitelli in pietra e al suo interno sono visibili le feritoie.
- La sala adiacente, all’interno della quale nel pavimento si intravedono i cunicoli dei sotterranei protetti da lastre di vetro
- Due salette più piccole
Il piano nobile che attualmente non è aperto al pubblico, invece, presenta:
- Un salone
- La sala da pranzo
- Un salottino con un bellissimo camino del ‘200
- Uno studio con camino
- Un corridoio che conduce all’ala settecentesca
Oggi è proprietà del Comune di Graffignano, è aperto in diverse occasioni e ospita mostre di diverso genere.
Il castello di Spicciano
Il castello di Spicciano, che si distingue per le sue torri ottagonali, ha una storia molto antica. Il suo nome era già apparso prima in un documento del 1263 e poi nei primi anni del 1300 quando venne bruciato durante le lotte da Guelfi e Ghibellini.
Nei secoli successivi, passò nelle mani di diversi proprietari fino a quando nel 1400 anche lui come quello di Graffignano venne riscattato dalla famiglia Baglioni.
Dopo i Baglioni il castello passò prima al Principe Taddeo Barberini e poi a Prospero Costaguti.
Nel 1923, invece, è diventato proprietà dell’Università Agraria di Spicciano. In questa nuova veste il castello è stato restaurato e adibito a museo archeologico.
Il Santuario della Madonna del Castellonchio
Il Santuario della Madonna del Castellonchio si trova a circa un chilometro dal borgo di Graffignano sulle rovine di un antico castello.
Si presume che in origine questo luogo fungesse da lazzaretto e ricovero per appestati.
L’iconografia dell’affresco che rappresenta i Santi taumaturghi Rocco e Sebastiano tra la Vergine ne è una testimonianza.
Inoltre, la nascita del santuario è fissata intorno al XV secolo.
Al suo interno è conservato un affresco del XV secolo.
Nello specifico, l’affresco rappresenta la Madonna che apre il suo manto offrendo protezione ai popolani oranti. Ancora, alla destra della Madonna è riconoscibile San Sebastiano legato ad un tronco e trafitto da frecce, mentre a sinistra c’è San Rocco nelle vesti di Roméo che mostra una ferita sulla coscia a testimoniare il contagio.
Nel 1908 è stato edificato il nuovo santuario orientato in senso opposto all’antica chiesetta alla quale resta comunque collegato dalla sacrestia.
La chiesa presenta un’architettura semplice e austera con un’unica navata e il tetto a capriate. Il presbiterio, invece, è chiuso da una balaustra di marmo in sostituzione dell’originaria in legno.
Infine, al centro del presbiterio c’è un’edicola che contiene l’immagine della Madonna tra i santi racchiusa in una cornice di legno con vetro.
Altre cose da vedere
Altri punti di interesse nel piccolo borgo di Graffignano sono:
- Il Casone Santa Croce
- Il Santuario di San Leonardo
- Chiesa di San Martino Vescovo
- Chiesa di San Sebastiano
- Chiesa della Madonna delle Vigne
Storia
L’intera zona della Tuscia è dominata da testimonianze Etrusco- Romane
Le origini
Il nome “Graffignano” viene da Carfinianum, facilmente collegabile al domunus romano: Carfinius. Si suppone, infatti, che il territorio su cui sorge il borgo appartenesse al signore.
Un altro filone di ipotesi, invece, associa il nome del comune a “Grappignanum” alludendo all’unione di alcuni termini longobari medievali tra cui “grapa” (grappolo) e “grapfo” (uncino).
Per avere le prime notizie storiche, però, bisogna aspettare la seconda metà del XIII secolo. In questi anni i nobili Baglioni di Castel Di Piero (oggi S. Michele in Teverina) sottomisero Viterbo.
Tra il XV e il XVI secolo ebbero luogo diverse dispute interne la famiglia per motivi territoriali che si conclusero con la confisca del feudo da parte del pontefice.
Successivamente, nel XVII secolo il feudo fu ereditato prima dalla contessa Domitilla Cesi per passare poi alla famiglia Borromeo.
Nel 1741, dopo anni di declino, per Graffignano inizia un nuovo capitolo. Il merito è da riconoscere al principe romano Scipione Publicola di Santa Croce.
Dalla Seconda Guerra Mondiale ad Oggi
Durante il conflitti mondiali il Comune di Graffignano vide numerose vittime e a giugno del 1944 fu occupata dalle truppe naziste in ritirata da Roma.
Temperature medie
Mese /a | Massima (°C) | Minima (°C) |
Gennaio | 10° | 3° |
Febbraio | 12° | 3° |
Marzo | 15° | 5° |
Aprile | 17° | 7° |
Maggio | 22° | 11° |
Giugno | 27° | 15° |
Luglio | 31° | 18° |
Agosto | 30° | 18° |
Settembre | 25° | 15° |
Ottobre | 20° | 11° |
Novembre | 14° | 7° |
Dicembre | 11° | 4° |
Dove alloggiare
Alcuni consigli per dormire a Graffignano:
Il Torrino del Povile
SP132, 73, 01020 Graffignano VT
Si tratta di un’azienda agricola biologica e agriturismo a Graffignano, nel cuore della Tuscia viterbese.
La struttura offre diverse tipologie di sistemazione per accogliere i suoi ospiti.
Il casale dispone di 3 grandi camere con bagno privato, il fiore all’occhiello qui è sicuramente il panorama visibile dal torrino, che affaccia sulla valla del Tevere fra Umbria e Lazio.
Nel casale si può soggiornare sia in b&b, sia affittandolo per intero, può ospitare fino a 9 persone.
Il casaletto, invece, può ospitare fino a sei persone. Dispone di camere matrimoniali più letto singolo, bagno, soggiorno con camino e angolo cucina, patio e giardino.
Lo chalet ha due camere da letto, una matrimoniale e una con letto a castello, bagno, cucina, tinello, soggiorno, veranda e pergolato.
Complessivamente la struttura riesce ad ospitare 25 persone.
Il Casone Di Graffignano
Strada Provinciale, Valle Del Tevere, 01020 Graffignano VT
Il Casone a Graffignano è collocato in una posizione strategica per gli spostamenti.
Si tratta di un ambiente semplice ed essenziale con un’atmosfera familiare.
La cucina è tipica siciliana.
Anche Sipicciano offre buone opzioni per alloggiare:
Villa Lais Di Sipicciano
Via S. Bernardino, 49, 01020 Sipicciano VT
Un angolo di storia e natura tra Lazio e Umbria. Una struttura del 1725 perfetta sia per un soggiorno all’insegna del relax che come location per eventi e cerimonie.
Gli ospiti possono alloggiare al piano nobile e nella canonica. La struttura dispone di quattro stanze, un grande salone, la sala da bagno e una bellissima terrazza panoramica con affaccio sul parco.
La canonica, invece, è disposta su tre piani, qui c’è ancora la vecchia scala da fienile e il letto nel sottotetto.
Dove mangiare
Ecco alcuni consigli per mangiare nella zona:
Panificio F.Lli Oddo Di Oddo Placido Andrea E C. Sas
Lo storico panificio si trova in Piazza G. Marconi, 8 a Graffignano.
La storia della bottega nasce nel 1956 quando Placido Oddo dalla Sicilia arriva nella Tuscia e apre il primo forno.
Nel 2003 arriva la terza generazione a gestire l’azienda che ha ampliato la sua offerta. Oltre i classici prodotti da forno, infatti, qui è possibile gustare sia un’ottima pizza che dolci.
Le Scalette
Le Scalette si trova in Via Giuseppe Mazzini a Sipicciano.
Un locale carino nella piazza di Sipicciano dove è possibile gustare una delle pizze più buone della zona.
Bar Pizzeria La Bella E La Bestia
La Bella e La Bestia si trova in Via 20 Settembre, 22 a Castel Cellesi VT
È consigliata sia la colazione che pizza e apericena.
Piatti tipici
L’intera la zona della Tuscia Viterbese offre un patrimonio enograstronomico considerevole.
In particolare, è nota la produzione di Olio Extravergine di oliva e di carne bovina e ovina.
L’olio è caratterizzato da un colore verde intenso, dal sapore pieno e un lieve retrogusto amarognolo.
Tra i piatti tipici della zona ci sono:
- Insalata di fave e lenticchie
- Pasta olive e zucca
- Panzerotti alla Romana
- Pecorino con le fave
Per quanto riguarda la parte più golosa:
- Bignè di San Giuseppe
- Crostata di ricotta
- Crostata di visciole
- Mustaccioli: fuori una glassa al cioccolato, dentro pasta morbida di miele a frutta candita


I vini
Tutti i vini provenienti da questa zona sono qualificati con la denominazione Colli etruschi viterbesi o Tusca Doc e sono caratterizzati da profumi delicati e armonici, odori vinosi e sapori vellutati e secchi.
L’offerta è molto varia: dai più comuni Bianco, Rosso e Rosato a qualità meno note come il Grecchetto, Rossetto, Grecchetto Rosso, Violone o Canaiolo. Per finire con il Moscatello, Moscatello Passito, Sangiovese Rosato e Merlot.
Come arrivare
Il modo più comodo per raggiungere Graffignano è in auto.
In alternativa il comune è collegato tramite bus.
In aereo
I due aeroporti più vicino sono:
- Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino (FCO)
- Aeroporto Internazionale di Roma – Ciampino, “G. B. Pastine” (CIA)
Arrivati a Roma occorre proseguire in treno o poi bus.
In nave
Il borgo di Graffignano è nell’entroterra, per tanto è fortemente sconsigliato raggiungerlo via mare
In treno
Per raggiungere il borgo di Graffignano in treno si possono considerare due stazioni:
- Quella del Comune di Graffignano-Sipicciano raggiunta dalla linea Roma -Viterbo
- Quella di Alviano raggiunta dalla linea Roma – Firenze.
In autobus
Graffignano è collegato e raggiunto dalle line dei bus Cotral
In macchina
Graffignano è comodamente raggiungibile in auto tramite l’autostrada del Sole A1:
- Per chi viene da sud: uscita Attigliano
- Per chi viene da nord: uscita Orvieto
Distanza delle principali città
- Distanza da Roma: 102 Km
- Distanza da Milano: 485 Km
- Distanza da Firenze: 184Km
- Distanza da Bologna: 287 Km
- Distanza da Napoli: 301 Km
Nelle vicinanze di Graffignano
La zona limitrofa il borgo di Graffignano offre altre perle che vale la pena visitare, tra queste:
- Bolsena, sul versante nord- orientale del Lago
- Blera
- Acquapendente
- Todi
- Civita di Bagnoregio
- Todi
- Orvieto
- Alviano
- Amelia

Il consiglio è, quindi, quello di inserire Graffignano in un itinerario più ampio visitando interamente borghi e perle della Tuscia viterbese.
Guide
Viterbo e la Tuscia. Una guida
Simona Silvestri ci guida tra i segreti di Viterbo e la Tuscia: 6 passeggiate e 5 itinerari.
Una guida contemporanea tra arte, storia, racconti, cultura e buon cibo.
Tuscia nascosta. Guida archeologica ai siti della Tuscia: 1
Per gli amanti dell’archeologia, invece, P. Marino attraverso le schede di un pool di archeologi presenta i siti archeologi della zona più nascosti.
Questa guida, inoltre, è lo strumento giusto per chi desidera intraprendere escursioni naturalistiche fra i paesaggi selvaggi e mozzafiato della Tuscia.