- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Lazio
- Abitanti: 3.693
- Lingua: italiano
- Moneta: euro (€)
- Clima: Variabile
- Orario: GMT +1 (ora solare) | GMT +2 (ora legale)
- Aeroporto più vicino: Fiumicino
- Porto più vicino: Civitavecchia
- Periodo migliore per visitarla: Agosto – Ottobre
Dove si trova
Magliano Sabina è un comune nella provincia di Rieti, a pochi chilometri dal confine umbro. Sorge su una collina di poco più di 200 metri sul livello del mare, sufficienti per poter ammirare la valle del Tevere dall’alto. Il territorio attorno al comune è prevalentemente collinare e precede le vette dei monti Sabini.
Magliano Sabina è abitata da 3.693 abitanti, i maglianesi. La posizione a ridosso dell’autostrada A1, la rende una meta semplice da raggiungere se si viaggia in macchina, nonostante sia ben collegata anche con i mezzi di trasporto pubblico.
Magliano Sabina è un comune del Lazio nella provincia di Rieti. Nonostante sia un borgo estremamente caratteristico da visitare, sono molti luoghi interessanti della zona. Tra questi i principali sono sicuramente Bomarzo, Civita Castellana, Vignanello e Soriano nel Cimino. Rimanendo nel reatino, invece, i borghi più suggestivi sono Montebuono, Stimigliano, Cantalupo in Sabina con la sua torre e Montopoli.
Magliano Sabina si trova quasi esattamente a metà strada tra Viterbo e Rieti, motivo che rende semplice visitarle entrambe, soprattutto per le loro ricchezze. A Viterbo si possono ammirare le terme dei Papi e il Palazzo, così come il Duomo di San Lorenzo. A Rieti invece sono di grande interesse i resti del ponte romano e la cattedrale basilica di Santa Maria Assunta.
Cosa vedere
Piazza Garibaldi
Piazza Garibaldi è la piazza centrale di Magliano, attorno alla quale svettano gli edifici più importanti della città, come era usanza durante il medioevo. Tra questi, il Palazzo Vannicelli, attuale sede del Municipio, e il Seminario Vescovile con la Torre Civica che s’innalza sopra la piazza. Al centro di quest’ultima si trova una fontana, cardine della città.
Il palazzo del Seminario Vescovile, con la sua immensa biblioteca, si presenta come uno dei luoghi di maggior interesse turistico, soprattutto per i pellegrini e i religiosi, in quanto il Seminario Vescovile è il secondo istituto in Italia dopo il Concilio di Trento, di cui furono rettori San Giovanni Calasanzio e San Giovanni Bosco. Qui venne in visita anche Papa Giovanni Paolo II, nel 1993, come riporta l’epigrafe inciso sull’edificio per ricordo.
Duomo di San Liberatore
La Chiesa di San Liberatore, patrono della città, anche nota come Cattedrale dei Sabini, è il duomo di Magliano. La sua fondazione risale al XIV secolo, anche se assunse maggiore importanza solo a partire dagli ultimi anni del secolo successivo, quando papa Pio II la dichiara collegiata. La struttura originale non è pervenuta, poiché nel corso dei secoli venne ristrutturata più volte e oggi si presenta con uno stile tardo-barocco.
L’interno si compone di tre navate e il presbiterio con volta a botte. Lungo le navate laterali si aprono alcune cappelle e nicchie che custodiscono altari e immagini di santi. Oltre alle sculture, nella cattedrale sono raccolte anche numerose tele del XVI e XVII secolo raffiguranti immagini della tradizione cristiana.
Palazzo Vannicelli
Il Palazzo Vannicelli, in Piazza Garibaldi, è oggi la sede del municipio di Magliano Sabina. Il palazzo è una tipica residenza signorile nel quale abitava la famiglia Vannicelli. Questi furono piuttosto importanti a Magliano, nonostante i documenti in merito non siano molti e non ci sono discendenti diretti con quel nome in città. Quel poco che si sa sui Vannicelli a Magliano lo si deve al cardinale di San Liberato, Sperandio, che ne scrisse dedicando diverse parole al Cavalier Giovanni Vannicelli, uomo dall’arguto senso militaresco.
Una delle tre navate del Duomo di Magliano è dedicata alla famiglia aristocratica, come dimostra lo stemma scolpito nella cappella gentilizia, raffigurante due teste legate, stemma dei Vannicelli.
Ponte Felice
Dove oggi si trova il Ponte Felice, una volta c’era il ponte Minucio, uno tra i più importanti della via Flaminia, poiché permetteva di attraversa il Tevere con relativa sicurezza. Il ponte crollò e per anni l’attraversamento in questa zona era possibile solo grazie ad un traghetto che si muoveva da sponda a sponda grazie ad una corda che collegava le due rive.
Nel 1589, Papa Sisto V fece costruire Ponte Felice, che mantiene ancora oggi la stessa forma dell’epoca, e rappresenta un bellissimo scorcio di architettura antica, a cavallo del fiume Tevere.
Porta Romana e il Santuario di Santa Maria delle Grazie
Porta Romana rappresenta uno dei quattro ingressi principali della città, così come era all’epoca della fondazione e come riportano le carte civiche dei primi anni del XVI secolo, nonostante nei disegni originali non comparivano le due colonne che oggi compongono Porta Romana.
Nei pressi dell’accesso alla città, sui ruderi di una rocca medievale, sorge il Santuario di Santa Maria delle Grazie. Qui è custodita l’immagine della Madonna delle Grazie, una tavola di pregevole fattura attribuita a Pancrazio Iacovetti da Calvi che visse a cavallo tra il XV e XVI secolo. L’aspetto attuale del santuario lo dobbiamo ad alcuni interventi di ristrutturazione seguiti al terremoto del 1898. Sotto alla struttura si trova una cripta protoromanica. Di grande interesse artistico è anche l’affresco di San Francesco, da molti ritenuta una delle prime rappresentazioni del santo d’Assisi.
Cosa fare
Volo in Mongolfiera
Una delle esperienze più belle che si possono fare nel territorio di Magliano Sabina è sicuramente quella del volo in mongolfiera. Visitare l’entroterra laziale volteggiando a bordo di una mongolfiera, ad un’altezza tale che anche la capital è visibile ad occhio nudo, è sicuramente qualcosa da provare.

L’organizzazione che si occupa di prepara il viaggio può essere contattata online e la partenza si trova a pochi chilometri dall’uscita autostradale per Magliano, perfetta dunque da raggiungere se si alloggia in città.
Tranne alcune precauzioni e limitazioni che si possono trovare nel sito, il viaggio è un’esperienza alla portata di tutti, perfetta per rendere indimenticabile un soggiorno alternativo.
Museo civile archeologico di Magliano Sabina
Una delle cose da fare quando si raggiunge Magliano Sabina è sicuramente la visita al Museo civile archeologico. Il complesso si articola sui tre piani di palazzo Gori e presenta delle sezioni dedicate alla preistoria, all’età del Bronzo, del Ferro, l’epoca orientalizzante, quella arcaica, romana e infine diverse testimonianze del medioevo della sabina.
La civiltà sabina era piuttosto avanzata e fortunatamente abbiamo raccolto molti reperti del loro passaggio e della loro civiltà, molti dei quali si possono ammirare nel museo di Magliano.
Polentata Settembrina
Ogni settembre viene organizzata in città una sagra dedicata alla Polenta cucinata in vari modi, tra cui ovviamente quella con la “Padellaccia”, di cui si può vedere la ricetta più in basso. Come nella più tipica delle sagre di paese, anche in questa occasione sarà possibile gustare la cucina tradizionale ascoltando della buona musica tra le vie del paese.
In questi giorni la temperatura è ideale per godersi una serata spensierata di buon cibo, buon vino e balli. Se si decide di visitare Magliano, allora settembre è sicuramente uno dei mesi migliori!

Storia
Il territorio in epoca Pre-Romana
Dove oggi sorge Magliano Sabina, una volta vi era il mare. Quando il mare si ritirò svelando una porzione sempre più ampia di terreno, nella valle del Tevere si trovava un lago, detto Tiberino. Di poco successivi a quel periodo sono alcuni resti di ossidiane e selci lavorate che testimoniano la presenza dell’uomo. A quanto pare, non molto lontano dall’attuale posizione di Magliano, un tempo si trovava un villaggio arcaico, che col tempo fu sostituito da un complesso di ville rustiche risalenti all’età repubblicana e quella imperiale di Roma. Il nucleo abitato nella valle del Tevere aveva il nome di Catiliano.
Dal medioevo all’Ottocento
L’insediamento di Catiliano, divenuto col tempo sempre più importante e ampio, venne occupato durante il medioevo dai Longobardi, insediandosi in una zona vicina che un tempo era chiamata Malliano. E qui che nasce il primo vero nucleo urbano che sarà poi Magliano Sabina, e sin dai primi giorni non ebbe vita facile, poiché fu oggetto di incursioni da parte dei Saraceni. In risposta a questi attacchi viene eretto il castello di Santa Eugenia e nel XII secolo Magliano è una fortezza sotto il dominio Papale.
Durante il rinascimento Magliano gode di un momento di grande prosperità, grazie all’istituzione del Seminario Sabino, che di fatto rendeva la città un luogo di grande importanza per lo stato pontificio. Ma il tempo non rende giustizia alla città che non riesce a fiorire come dovrebbe a causa del territorio non particolarmente fertile e soggetto a manifestazioni sismiche. Di conseguenza la città subisce un forte calo demografico e una decadenza generale, frenata solamente dalla presenza del Seminario Vescovile.
I Primi del Novecento
L’apertura della linea ferroviaria Roma-Orte consente una nuova ripresa dell’economia per Magliano e grazie ai nuovi avanzamenti in ambito agricolo, sorge una nuova epoca dell’agricoltura per la città. Il comune fu anche particolarmente importante per via di scioperi contadini che ebbero risonanza nazionale.
Temperature medie
Mese | Min (C°) / Max (C°) |
Gennaio | 11° / 3° |
Febbraio | 12° / 4° |
Marzo | 16°/ 7° |
Aprile | 19° / 10° |
Maggio | 24° / 15° |
Giugno | 28° / 19° |
Luglio | 32° / 21° |
Agosto | 31° / 20° |
Settembre | 26° / 16° |
Ottobre | 21° / 12° |
Novembre | 15° / 7° |
Dicembre | 11° / 4° |
Dove alloggiare
Park Hotel Sabina
Via Flaminia, Km 65, 500, Magliano Sabina, 02046
Il Park Hotel Sabina si trova poco dopo lo svincolo autostradale, il che lo rende perfetto per gli ospiti in macchina intenzionati a visitare non solo Magliano ma tutto il Lazio. Le camere sono pulite, l’ambiente intimo e accogliente. Colazione abbondante e variegata.
Hotel Degli Angeli
Loc. Madonna degli Angeli, 1, Magliano Sabina, 02046
La posizione di questo hotel lo vede immerso tra le colline verdeggianti della zona. La struttura è ospitale, le camere spaziose, alcune provviste di terrazzo con vista panoramica. I bagni sono ampi e il ristorante della struttura è perfetto per assaporare i sapori locali.
Ostello Santa Maria delle Grazie (EcOstello Magliano Sabina)
Via Mariano Falconi, 2, Magliano Sabina, 02046
In un convento ristrutturato sorge l’Ostello Santa Maria delle Grazie, in una posizione strategica, tra lo svincolo sull’A1 e il centro di Magliano. Perfetto per famiglie con bambini, vista la vicinanza con il parco giochi comunale. Le camere sono semplici ma ben curate, gli spazi comuni finemente arredati e tanti i servizi a disposizione
La Pergola
Via Flaminia, Km 64, Magliano Sabina, 02046
La Pergola è un hotel ristorante facilmente accessibile dall’autostrada. La struttura è curata nei minimi dettagli, così come la cucina, uno tra i punti forti della struttura. Camere ben arredate e dotate di ogni comfort.
B&B Degli Artisti
Via A. Orsolini, 16, Magliano Sabina, 02046
Una casa signorile con vista sul centro storico di Magliano Sabina. La location è arredata con mobili d’epoca che donano agli ambienti uno charme d’altri tempi. Le camere sono accoglienti e molto spaziose, la colazione è varia e ricca di prodotti a km 0.
Corte Buenavista
Vocabolo Chiorano 11-12, Magliano Sabina, 02046
Tra le colline laziali, al confine con l’Umbria, si trova il Corte Buenavista, una struttura immersa nella natura e nel relax, a due passi da Magliano Sabina. Le stanze sono ospitali, come lo staff, pronto a consigliare l’ospite e rispondere alle sue necessità.
Casale di Poyel
Vocabolo Chiorano, 21, Magliano Sabina, 02046
Una piccola struttura immersa nel verde, con un giardino privato e una piscina dove rinfrescarsi e godersi i caldi pomeriggi estivi. Qui è possibile rilassarsi dopo aver passato la giornata a visitare Magliano e i borghi circostanti senza dover pensare ad altro.
Il Casale del Passatore
Vocabolo Passatore, Magliano Sabina, 02046
Un bed and breakfast perfetto per godersi qualche giorno di relax, a pochi chilometri da Roma. Il paesaggio è suggestivo e affascinante ed è possibile ammirarlo dalla piscina di questo casale antico, tipico della tradizione sabina.
Dove mangiare
Taverna della Goliardia
Via Manlio, 18 A, Magliano Sabina, 02046
Alla Taverna della Goliardia di Magliano si possono assaporare i piatti tipici rivisitati in ottica moderna. Qui il tradizionale si incontra con il moderno in un mix di gusti sorprendenti.
Ristorante degli Angeli
Loc. Madonna degli Angeli, 1, Magliano Sabina, 02046
Torniamo in Località Madonna degli Angeli per scoprire la cucina del Ristorante degli Angeli. Il menù è piuttosto ampio con proposte ideali per soddisfare le esigenze di clienti differenti. La materia prima è di ottima qualità e il prezzo più che ragionevole, soprattutto rispetto ad una bellissima location.
Da Giancarla
Via Flaminia, Km 64,270, Magliano Sabina, 02046
Da Giancarla si mangia la vera cucina verace di Magliano Sabina. Il locale non attira particolarmente l’attenzione, ma una volta entrati si respira da subito aria di casa e di buona cucina. Sosta ideale per chiunque voglia assaporare i sapori autentici e a km 0 del luogo.
Ristorante Sabina
SS. Flamina, Magliano Sabina, 02046
Il Ristorante Sabina si trova facilmente, uscendo in macchina allo svincolo autostradale. Nonostante non sia in riva al mare, qui si possono assaporare piatti di pesce di gran qualità, con presentazioni gourmet e sapori raffinati. Anche la carne merita attenzione, in quanto a km 0 e preparata in diverse modalità.
La Pergola
Via Flaminia, Km 64, Magliano Sabina, 02046
La location del ristorante “La Pergola” è già di per sé sufficiente per invogliare a farci una sosta: mangiare a bordo piscina, in un casale in pietra nella campagna laziale è senza dubbio romantico e affascinante. Il cibo è di ottima qualità e il servizio cordiale e disponibile.
Osteria Zio Lillo
Via Cardinal de Lai, 8, Magliano Sabina, 02046
Un’osteria tipica di Magliano dove si mangiano solo ed esclusivamente piatti tradizionali, presentati in porzioni generose. Il pasto può iniziare con importanti taglieri di salumi e formaggi locali, per proseguire con primi saporiti e secondi di carne alla brace.
Agriturismo Borgodoro
Via Vocabolo Campana, Magliano Sabina, 02046
L’esperienza dell’agriturismo Borgodoro non è quella tipica dei ristoranti di città: l’accoglienza è calda, così come l’ambiente e la cucina. Si vivono ore di pura convivialità insieme alla famiglia che gestisce l’attività. Il cibo è esclusivamente a Km 0 e la cucina quella verace tipica del luogo.
Il Colle del Buttero
Via Calzano, Montebuono, Magliano Sabina, 02046
A qualche chilometro da Magliano, nel comune di Montebuono, si trova questa azienda agricola che vale assolutamente la pena citare. In loco è possibile assaporare i gusti tipici della regione, con materie prime di produzione propria. Da provare anche la pizza.
Piatti tipici
Polenta con la “padellaccia”
Ingredienti:
- Maiale
- Scalogno
- Olio
- Sale
- Pepe
- Rosmarino
- Fagioli borlotti
- Polpa di pomodoro (a piacere)
La Padellaccia è un piatto di carne ricco, utilizzato tanto nella tradizione umbra quanto in quella dell’alto Lazio. Accompagnare la “padellaccia” alla polenta è tipicamente maglianese, nonostante la ricetta si ritrovi anche in altri comuni vicini. Il nome deriva dal fatto che venisse preparata con gli avanzi del maiale.
In una casseruola, preparare un soffritto di scalogno con l’olio, dove versare la carne di maiale precedentemente tagliata a cubetti. Lasciar cuocere per 5-10 minuti girando la carne per fare in modo che si scotti in modo omogeneo. Nel frattempo, vanno cotti in un tegame a parte i fagioli, che andranno poi aggiunti alla carne. Per chi volesse, si può aggiungere della polpa di pomodoro alla carne durante la cottura per rendere il piatto “rosso”, oppure far cuocere la carne con del brodo vegetale. A prescindere dal modo in cui si vuole condire la carne, andranno aggiunti i fagioli e poi si dovrà lasciar cuocere per circa un’ora e mezza. Al termine della cottura, calcolando i tempi, si prepara la polenta che verrà servita con la “padellaccia”.
“Mazzafegate” alle erbe
Ingredienti:
- Mazzafegato (Salsicce di fegato al 15%)
- Erbe di Campo
Il piatto è di per sé semplice, ma la carne che si utilizza fa tutta la differenza. Anche in questo caso, il Mazzafegato si può trovare non solo a Magliano, ma anche nelle zone limitrofe a cavallo tra la provincia di Terni e di Rieti e nella bassa Toscana. La particolarità di questo prodotto, che è a tutti gli effetti una salsiccia, sta nella sua composizione: per almeno il 15% contiene fegato di suino. Il nome vuol dire “ammazza fegato” perché la salsiccia è particolarmente pesante e il sapore forte e pungente, con un retrogusto di ferro tipico del fegato e del sangue. Il modo migliore per cucinarla è alla griglia, accompagnandola con delle erbe di campo lessate, scolate e passate in padella con un soffritto di olio, aglio e peperoncino.
Dove fare shopping
Centro Storico
Per le vie del centro storico di Magliano si possono scoprire numerosi negozi e attività locali gestite con grande cura. Non è difficile coniugare una mezza giornata di spensierato passeggio tra le vie cittadine alla scoperta di scorci caratteristici e prodotti locali. Di particolare importanza è sicuramente l’enogastronomia, ma si possono trovare anche diverse attività di abbigliamento, artigianato, informatica e articoli da regalo.
Roma, Viterbo e Terni
Se lo shopping è l’obiettivo principale della giornata, per alternare rispetto all’attività turistica, allora grazie alla stazione di Civita Castellana – Magliano, a pochi chilometri dal centro storico di Magliano Sabina e ben collegata con i mezzi, è possibile prendere un treno per le vicine stazioni di Tiburtina, Viterbo o Terni. Qui si possono trovare diversi centri commerciali, provvisti di centri ristoro e numerose attività e firme, come Porte di Roma (RM), Cospea Village (TR) e Centro Commerciale Tuscia (VT).
Come arrivare
In macchina
Raggiungere Magliano Sabina in automobile è particolarmente semplice dal momento che la città ha un proprio svincolo autostradale lungo l’A1, subito dopo Orte, venendo da Nord e Ponzano Romano venendo da Sud.
In autobus
Per raggiungere Magliano Sabina in autobus è necessario controllare online le tratte migliori in base a giorno e orario di partenza. Generalmente da Roma, Rieti, Viterbo e Terni è attivo il servizio navetta di Ferrovie dello Stato.
In treno
Per raggiungere Magliano Sabina in treno si deve viaggiare sulla linea Orte-Roma e scendere alla stazione Civita Castellana – Magliano, da qui prendere un bus per raggiungere in pochi minuti il centro storico di Magliano Sabina.
Distanza dalle principali città
Distanza da Roma
Magliano Sabina dista 72 chilometri da Roma
Distanza da Milano
La distanza che separa Milano da Magliano Sabina è pari a 514 chilometri.
Distanza da Firenze
Da Firenze fino all’uscita di Magliano sono 214 chilometri.
Distanza da Venezia
I chilometri che separano Venezia e Magliano sono 467.
Distanza da Bologna
Per raggiungere Magliano Sabina partendo da Bologna si devono percorrere 317 chilometri.
Distanza da Napoli
Da Napoli a Magliano la distanza in chilometri è pari 271.
Libre guide e informazioni utili
Alle Origini di Magliano Sabina
(G. Poeta, Incontri Edizioni, 2009)
L’autore di questo libro ha una conoscenza molto approfondita del territorio di Magliano Sabina, sia dal punto di vista geografico che storico-archeologico. Per questo riesce con facilità a raccontare la genesi dell’insediamento che nei secoli diventò Magliano, ergendosi sulle colline che dominano la valle del Tevere. Un approfondimento puntale e interessante per conoscere al meglio il territorio e le sue ricchezze nascoste.
Cronache di una rivolta. Moti Contadini in Magliano Sabina 1900 – 1904
(G. Poeta, Incontri Edizioni, 2007)
Guido Poeta è considerato massimo esperto in materia di storia del territorio di Magliano Sabina, e in questa opera racconta in modo approfondito ed estremamente preciso le lotte contadine che segnarono la città all’inizio del XX secolo. Questi moti accesero la ribellione in tutta la penisola e produssero un lungo sciopero di braccianti, che per 54 giorni abbandonarono i campi. Il libro riprende la vicenda e si concentra sugli 80 protagonisti, riportandone foto e ritratti. La lotta per una condizione di vita migliore sfociò più volte in episodi, alcuni violenti, altri disperati e dolorosi, e vengono riportati in stile cronachistico dall’autore. Uno splendido spaccato di storia maglianese.