- Continente: Europa;
- Nazione: Italia;
- Regione: Lombardia;
- Comune: Mantova;
- Abitanti: 49565;
- Nome abitanti: Mantovani;
- Lingua: Italiano;
- Moneta: euro;
- Clima: freddo
- Altitudine: 19 m s. l m.
- Cap: 46100;
- Orario: UTC+1;
- Aeroporto più vicino: aeroporto di Milano Linate;
- Porto più vicino: Porto di Genova;
- Periodo migliore per visitarla: da giugno a settembre;
Dove si trova
Mantova si colloca nella Lombardia sud-orientale, vicino al Lago di Garda. Confina con le regioni del Veneto (Verona, 40 km a nord-est) e dell’ Emilia Romagna (Modena, 70 km a sud). Tra i capoluoghi di provincia lombardi, rientrano anche Lecco, Como e Pavia.
Cosa vedere
Rotonda di San Lorenzo

La chiesa “della rotonda”, come la chiamano i Mantovani, ha una forma particolare, che l’associa a un battistero, anche se non lo è. Venne edificata attorno all’anno 1000 nel periodo “Matildico” della città, pare sui resti di un antico tempio romano dedicato a Diana. Questa chiesa era una tappa importante del pellegrinaggio alla reliquia del Sacro Sangue: migliaia di pellegrini si recavano a Mantova per ammirare e pregare davanti ai Sacri Vasi, dove il sangue di Gesù raccolto dal centurione romano Longino, era conservato. La chiesa di San Lorenzo venne chiusa nel 1579 e coperta da edifici circostanti. Venne riportata alla luce soltanto nel 1906 come monumento nazionale.
Duomo di San Pietro
La basilica ha origine molto antiche, riferite ai primi secoli del cristianesimo. Sorge nella parte più antica e più alta della città, ovvero quella più al riparo dalle inondazioni. Qui sono stati trovati i resti di un’antica Domus romana con bellissimi mosaici. Nell’894 un incendio la distrusse; venne quindi ricostruita in forme romaniche tra il 1395 ed il 1401. Nel 1756 la bella facciata in stile gotico venne sostituita con l’attuale. Al centro della facciata attuale in marmo di Carrara vi è lo stemma del vescovo A. Guidi di Bagno, mentre nei medaglioni laterali gli apostoli Pietro e Paolo.
Palazzo Te
Il palazzo fu fatto costruire da Federico Gonzaga, primo duca di Mantova, come regalo per la sua amante Isabella Boschetti. Fu costruito tra il 1525 ed il 1534 su progetto di Giulio Romano che ne curò anche le decorazioni interne e gli affreschi. Tra le magnifiche stanze, vale la pena menzionare la Sala dei Giganti che ricrea l’episodio del tentativo di cacciare gli dei, da parte di Giganti e Titani, dal monte Olimpo. Questa era adibita a sala da ballo o rappresentanza. La Sala di Amore e Psiche invece presenta una serie di dipinti che descrivono l’amore tra il duca Vincenzo e la splendida Isabella Boschetti, era adibita a sala per banchetti. L’appartamento del giardino segreto è il luogo dove il duca amava isolarsi con la sua amante. Infine la misteriosa Grotta ricorda le grotte delle scogliere di alcune località marine, dove l’acqua del mare insinuandosi tra sabbia e rocce crea giochi di luce e scintillanti gocciolii. Le madreperle, i coralli e le perle preziose inserite negli intonaci dei muri, oramai quasi tutte scomparse, ricreavano un ambiente assolutamente affascinante e misterioso. Il duca infatti era un adoratore della simbologia alchemica, quella che conferisce alla grotta un aspetto quasi magico.
Palazzo Ducale
Si tratta di una vera e propria reggia, composta da 950 stanze e studioli, giardini rinascimentali e pensili, corti e cortili e infine ricchi saloni principeschi. Dal 1308 è stata la residenza ufficiale dei signori di Mantova, i Bonacolsi e poi dei Gonzaga. Vi soggiornò anche il viceré del Regno d’Italia napoleonico Eugenio de Beauharnais. Tra le stanze più importanti, si ricorda:
- Sala del Pisanello: riprende una scena tratta dal ciclo bretone di Re Artù, con cavalieri e dame che evocano la ricerca del Santo Graal;
- studiolo di Isabella: caratterizzato da eleganti e raffinatissimi affreschi e armadi intarsiati;
- Laboratorio alchemico del duca Vincenzo: qui il duca si dedicò alla febbrile ricerca dell’Elisir di lunga vita e di “eterna vigoria…”.
Castello di San Giorgio

Il castello di San Giorgio fu fatto costruire nel 1395 dalla famiglia Gonzaga con lo scopo sia difensivo che di sfoggio di potere economico e politico. Fu successivamente trasformato in residenza dall’architetto Luca Fancelli ed arricchito con affreschi importanti tra cui spicca la famosissima “Camera Picta” o Camera degli Sposi. L’affresco rappresenta la famiglia regnante con alcune persone di corte, in una scena di vita quotidiana, immortalati con incredibile naturalezza. Il castello ospita anche la Collezione Freddi: donata dall’imprenditore mantovano Romano Freddi, riunisce quadri, manufatti e strappi d’affreschi mantovani ritrovati dall’imprenditore ed acquistati presso le più grandi case d’asta mondiali. La collezione fa parte del percorso del Castello.
Casa del Mantegna
La Casa del Mantegna fu costruita nel 1476 sul terreno donato all’artista dal Marchese Ludovico II Gonzaga ed abitata dall’artista fino al 1496. La casa è semplice, all’esterno la forma è cubica, all’interno c’è un cortile cilindrico che forma una piccola piazza sobria e austera con attorno le camere d’uso abitativo. Oggi è sede di esposizioni di arte modernadi proprietà della Provincia. Le visite sono gratuite ma si effettuano su prenotazione.
Palazzo della Ragione e Torre dell’orologio
Fu edificato nel 1250 per essere la sede della Corte di giustizia, con lo scopo di amministrare la giustizia e di accogliere le pubbliche assemblee. Infatti era adibito a luogo pubblico: i cittadini potevano partecipare alle decisioni più importanti e questo era il posto ideale per le riunioni amministrative. Al di sotto della struttura erano poste le case/botteghe dei mercanti e dei commercianti. Mentre al lato del palazzo si trova la torre dell’orologio, costruita nel 1472, prende il nome dall’orologio realizzato da Bartolomeo Manfredi. L’orologio astrologico, con fasi lunari, segni zodiacali, consigli legati alla vita quotidiana segna il sorgere ed il tramontare del sole, segnala inoltre l’influenza degli astri in qualsiasi momento della giornata. Oggi è possibile salire fino in cima alla torre per ammirare l’intricato meccanismo più volte restaurato e godere di una bella vista sulla città.
Museo Tazio Nuvolari
Il museo è dedicato per l’appunto al campione che fra il 1920 e il 1950 partecipò a oltre 350 corse in moto e in auto ottenendo non meno di 161 vittorie, 2 titoli di campione d’Europa, 5 di campione d’Italia, 5 primati internazionali di velocità. La preziosa struttura museale ha sede nella ex chiesa del Carmelino, posta lungo il «Percorso del Principe», che collega Palazzo Ducale a Palazzo Te. Raccoglie i trofei, le targhe e le coppe vinte dal Mantovano volante nonché una ricca collezione di medaglie d’oro e infine gli effetti personali del campione: caschetti, guanti, occhiali, tute e l’inseparabile maglia gialla. Tra i vari documenti esposti figura anche un telegramma di Gabriele d’Annunzio, accompagnato alla riproduzione della famosa tartaruga d’oro con la dedica «All’uomo più veloce, l’animale più lento».
Sinagoga ebraica Tempio Norsa
La sinagoga “Norsa-Torrazzo” sorge all’interno di un edificio civile di proprietà della Comunità ebraica. I Norsa erano un’antica famiglia ebraica. Successivamente al saccheggio delle sinagoghe ebraiche da parte dei mercenari dell’imperatore asburgico, gli ebrei ricostruiscono le loro strutture soltanto nel 1633. Tra queste, c’è appunto quella di rito italiano “Norsa-Torrazzo” che in quest’occasione perde il suo carattere privato e diventa pubblica. Nel 1751 viene rifatta completamente in stile tardo barocco e così resta fino alla demolizione del 1899. Prima della demolizione sono stati fatti tutti i calchi delle pregevoli e ricche decorazioni a stucco che pertanto è stato possibile rifare esattamente come erano, ad ornamento delle pareti, nella sede attuale.
Museo di Palazzo d’Arco
Il palazzo-museo deve la sua esistenza alla contessa Giovanna dei conti d’Arco che con atto testamentario ha voluto che il Palazzo e le sue collezioni, divenissero un museo, a beneficio della città e del mondo della cultura. Il museo raccoglie mobili, dipinti e oggetti, così come li lasciò la marchesa Giovanna. Entrando nel palazzo sembra di varcare una porta spazio/temporale che immette nel pieno del 1800, dove odori, luci, rumori sono rimasti inalterati nel tempo. Al suo interno oltre alla splendida Sala dello Zodiacocinquecentesca, si trova una cucina completamente allestita, la sala della musica, la biblioteca, il museo di storia naturale, la camera da letto della marchesa ed i salotti della marchesa Giovanna.
Cosa fare
Escursione nella Terra del Tartufo
La zona del Destra Secchia mantovano è famosa per i suoi pregiati tartufi. Oltre ai ristoranti che offrono moltissime specialità gastronomiche a base di tartufo, questa area offre moltissime attrazioni di tipo artistico e culturale. Il paese di più antica tradizione è Ostiglia, città romana e patria dello storico Cornelio Nipote. Il Santuario della Comuna, che sorge a pochi chilometri, è un capolavoro dell’architettura cinquecentesca. Sull’altra sponda del Po, di fronte a Ostiglia, si trova Revere, che vanta nel centro storico edifici di rilevante interesse quali l’imponente Parrocchiale e il Palazzo Ducale, edificato nel XV secolo da Luca Fancelli.
Escursione lungo la via del Riso
La strada del riso è quella parte del mantovano che va dalla riva sinistra del Mincio al confine del Veronese. In questa zona a partire dal Cinquecento si è sviluppata la coltura del riso di grande qualità. Sulla strada che collega Gazzo a Cadè, è possibile visitare un’antica riseria attiva già dal XVIII secolo, la Pila del Galeotto. In molti ristoranti della zona, riuniti nell’Associazione “Strada del riso e dei suoi risotti”, è possibile degustare degli ottimi risotti, tra cui quello “alla pilota” e con il “pùntèl”.
Premio Arlecchino d’Oro
Nato nel 1999 su iniziativa del “Centro Studi Mantova Capitale Europea dello Spettacolo”, rende omaggio a Tristano Martinelli, attore mantovano che inventò la maschera di Arlecchino. Il premio viene consegnato ad un artista del mondo dello spettacolo di valore e fama internazionale. La celebrazione viene inserita nel programma di una rassegna di musica, danza e teatro.
Mantova medievale
Tra il mese di agosto e quello di settembre, ogni anno si tiene l’edizione di Mantova Medievale, una manifestazione organizzata da La Compagnia della Rosa a.d. 1403. Si tratta di allestire un villaggio medievale: figuranti provenienti da vari paesi animano l’accampamento e mostrano i loro equipaggiamenti. Tra le varie attrazioni che si tengono, le più attese sono il lancio della scure danese, il tiro con l’arco e i giochi di abilità medievali. Al termine della manifestazione viene inscenata una battaglia campale davanti al castello di San Giorgio.
Mantova Chamber Music Festival
Mantova Chamber music festival è una manifestazione che si tiene tra maggio e giugno ed è dedicata alla musica da camera. Inizialmente nacque come meeting inaugurale per celebrare la riapertura della reggia dei Gonzaga, dopo il sisma del 2012. I primi concerti si tennero a Palazzo Ducale, successivamente hanno preso posto in altri importanti siti mantovani, tra cui Palazzo Te e Teatro Bibiena. Il festival è stata insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Festivaletteratura
Si tiene nei primi giorni di settembre, dal 1997, ed è dedicato a incontri con autori, reading, spettacoli, concerti e installazioni artistiche. Gli organizzatori del festival si sono ispirati ad un altro festival letterario del Galles per la realizzazione. Piazze, chiese, teatri e palazzi ospitano gli eventi del festival.Tra il 2006 e il 2010 Festivaletteratura ha portato avanti il progetto di lettura collettiva Qui comincia la lettura: l’ultimo giorno di festival viene proposto il titolo di un libro da cui la comunità di lettori prendeva spunto per organizzare svariate attività, come reading, adattamenti teatrali, cene a tema e workshop. Durante l’inverno e la primavera, il libro diventava occasione di incontri e di animazione culturale. Siccome veniva organizzata una distribuzione gratuita di copie del libro, l’unica imposizione da rispettare era che il libro fosse esente da diritto d’autore.
Incontro nazionale dei Madonnari
Si tiene dal 1973, su iniziativa di Dino Villani, a Grazie di Curtatone, nei pressi di Mantova. Il 14 agosto, nella piazza di fronte al santuario della Beata Vergine delle Grazie, i Madonnari, provenienti da vari paesi del mondo, si riuniscono per la benedizione dei gessetti dal Vescovo di Mantova; dopodiché iniziano a dipingere l’asfalto. La gara si conclude entro il pomeriggio del 15 agosto quando la giuria aggiudicherà la vittoria nelle varie categorie in cui sono stati suddivisi i partecipanti. Tre sono i vincitori: maestro madonnaro, madonnaro qualificato e madonnaro semplice. Il vincitore assoluta avrà la possibilità di disegnare il bozzetto del manifesto dell’incontro successivo, mentre gli altri due vincitori ricevono il titolo della categoria superiore.
Festival della cucina mantovana
Ogni anno golosi e curiosi sono attirati da questa rassegna dedicata alle specialità gastronomiche mantovane. I partecipanti possono assaporare i piatti tipici della cucina dei Gonzaga, preparati da Associazioni gastronomiche del territorio. Inoltre, in uno spazio allestito ad hoc, viene organizzata una vera e propria mostra mercato con esposizioni di eccellenze gastronomiche delle Associazioni ospitate. La rassegna gastronomica è accompagnata da eventi, animazioni, balli, dimostrazioni ed esibizioni sportiveorganizzate da Associazioni sportive e ricreative del territorio, oltre al concorso di disegno per i più piccoli.
Gran Premio Nuvolari
Si tratta di una competizione automobilistica riservata alle auto d’epoca che si tiene dal 1991. La vittoria è aggiudicata dal concorrente con la velocità media più elevata nel tratto finale Cremona-Mantova-Brescia. Nel 1957, in fase di rush finale, un’auto uscì di strada causando una strage tra gli spettatori, evento che portò alla fine delle competizioni motoristiche di granfondo su strada e, quindi, della Mille Miglia e del “Gran Premio Tazio Nuvolari”. I responsabili dell’Automobile Club di Mantova hanno voluto rievocare l’evento per celebrare il centenario della nascita di Tazio Nuvolari. Venne organizzato nel 1990 il Memorial Nuvolari e nel 1991 il primo Gran Premio Nuvolari, gara di regolarità riservata alla vetture d’epoca.
Storia
Le origini
Mantova fu fondata probabilmente dagli Umbri, poi fu occupata dagli Etruschi, dai Celti e successivamente dai Romani. Questi ultimi cominciarono delle vere opere di fortificazione. Come anche nella capitale dell’Impero romano, anche a Mantova giunse il messaggio cristiano. Caduto l’impero, Mantova fu invasa da Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi.
Nell’anno 1000 iniziò il dominio dei Canossa. Fu elevata a capitale da Bonifacio III, alla cui morte della Figlia, la contessa Matilda, la città divenne Libero Comune.
I Gonzaga
Seguì un periodo di scontri con le popolazioni confinanti: cremonesi, veronesi e reggiani che tuttavia si concluse con un periodo di benessere. Nel 1276 iniziò l’ascesa di una delle famiglie più potenti, i Bonacolsi, a cui si deve la costruzione di importanti palazzi merlati. Nel 1328 Rinaldo Bonacolsi venne ucciso da Luigi Gonzaga che voleva impossessarsi della città. I Gonzaga regnarono a Mantova fino al 1707. La politica gonzaghesca era una tenace difesa di un continuo equilibrio tra le potenze confinanti: Repubblica di Venezia, Milano, Ferrara e i possedimenti pontifici.
In questo periodo Mantova divenne uno dei più importanti centri d’arte in Europa. Nel 1627, estinta la linea primogenita, il ducato passerà ad un ramo cadetto della famiglia, i Gonzaga-Nevers, francesi. La successione di un “francese”, Carlo I, in un feudo imperiale, tra l’altro di enorme importanza strategica non poté che originare una forte reazione dell’Imperatore germanico. Nel 1630 l’Imperatore nel corso della seconda guerra di successione del Monferrato (1627-1631) inviò un esercito di 36.000 Lanzichenecchi, i quali presero d’assalto la città, devastandola e diffondendoci la peste. Gli abitanti si ridussero a solo 6.000 e Mantova ne uscì profondamente cambiata: i fasti di un tempo e il prestigio resteranno solo un vago ricordo. Il Ducato di Mantova passò alla casa d’Austria e nel 1745 fu unito allo Stato di Milano.
Periodo austriaco e Risorgimento italiano
Gli Austriaci tennero Mantova per quasi un secolo e si impegnarono a ricondurla al benessere perduto. Nel 1815 Mantova entrò far parte del Quadrilatero insieme a Peschiera, Verona e Legnago. La città, di fatto, divenne un’enorme caserma dove erano acquartierati ben 10.000 soldati provenienti dalle diverse nazioni inglobate nell’impero d’Austria. Le angherie dei regnanti generarono moti liberali e cominciarono a diffondersi le idee d’indipendenza ed Unità d’Italia.
L’uccisione dei martiri di Belfiore, nel 1852, anticipò l’unità del Regno, di cui Mantova entrò a far parte nel 1866.
Temperature medie
Mese | Massima/minima C° |
Gennaio | 6° / -1° |
Febbraio | 9° / 0° |
Marzo | 15° / 4° |
Aprile | 18° / 8° |
Maggio | 23° / 13° |
Giugno | 27° / 17° |
Luglio | 30° / 19° |
Agosto | 29° / 18° |
Settembre | 25° / 14° |
Ottobre | 18° / 10° |
Novembre | 11° / 4° |
Dicembre | 7° / 0° |
Dove alloggiare
Ca’ delle Erbe Residenza
Portici Broletto, 24-30 46100
Situata in una delle piazze più storiche di Mantova, in una zona a traffico limitato di fronte al Palazzo della Ragione. Le camere sono arredate con gusto e dotate di connessione WiFi gratuita, aria condizionata, minibar e bagno privato con vasca o doccia. Le suite vantano un balcone o una terrazza con vista sulla piazza.
Hotel La Favorita
Via Cognetti de Martiis 46100
Questo hotel 4 stelle di recente costruzione si trova a 2 km dal centro storico di Mantova, a breve distanza dalle autostrade principali. Si trova inoltre nei pressi di alcuni golf club, maneggi e percorsi escursionistici. Ubicato all’interno del centro commerciale La Favorita, l’albergo propone sistemazioni moderne ed eleganti, dotate di comfort di alta qualità quali una TV LCD.
Le Residenze di Mantova
Via Frattini, 1 46100
Situate in un edificio storico nel centro di Mantova, a 600 metri da Piazza delle Erbe,1 km dal Duomo di Mantova e dalla stazione ferroviaria cittadina. Le Residenze di Mantova offrono monolocali che coniugano design antico e moderno: tutti i monolocali presentano aria condizionata, angolo cottura e zona giorno con divano-letto e TV a schermo piatto. Il bagno è invece completo di doccia e set di cortesia.
Hotel casa Poli
Corso Garibaldi, 32 46100
Situato a Mantova in un edificio del XIX secolo, l’Hotel Casa Poli vanta un design moderno con camere eleganti con pavimenti in parquet chiaro o scuro, arredi minimalisti e un cortile. Il Duomo di Mantova e il Palazzo Ducale sono raggiungibili a piedi in 15 minuti, mentre il Palazzo Te dista 1 km. L’autostrada A22 si trova a 10 minuti di auto dalla struttura.
Residenza Giulio Romano
Via Giulio Romano, 63 46100
La struttura dista 12 minuti a piedi dalla Rotonda di San Lorenzo e 1,5 km dal Duomo di Mantova. L’Aeroporto più vicino è quello di Verona, a 36 km. La Residenza Giulio Romano dispone di camere con aria condizionata e bagno privato e ogni mattina si serve una colazione all’italiana presso un bar convenzionato nelle vicinanze.
Dove mangiare
Osteria dell’Oca
Via Trieste, 10 46100
Ristorante a conduzione familiare di cucina tradizionale mantovana. Le specialità della casa sono le Tagliatelle alla “baffo”, i tortelli di zucca e un ricco tagliere di salumi tipici mantovani: Coppa, pancetta, cotechino, salame e gràs pistà.
Osteria della Fragoletta
Via Arche, 5 46100
Ristorante situato nel cuore della Mantova storica, a pochi passi da Piazza Sordello. La carta vincente del ristorante è la sperimentazione e l’innovazione in cucina: il menù è sempre pieno di nuove proposte. L’osteria dispone anche di una cantina dei vini e lo staff consiglia li ospiti sul giusto abbinamento cibo- vino per gustare al meglio i piatti scelti.
Ristorante Giallozucca
Corte dei Sogliari, 4 46100
In pieno centro storico a Mantova, un locale informale ed elegante che offre piatti della tradizione mantovana e dove lo chef colora il menù con accostamenti innovativi proponendo ogni mese piatti sempre diversi. Lo chef propone diverse alternative dei piatti per eventuali intolleranze alimentari. Il locale dispone anche di un’area esterna in cui mangiare con un sottofondo di musica dal vivo.
Carlo Govi Ristorante
Viale Gorizia, 13 46100
Il ristorante immergo egli ospiti in un’atmosfera calda e accogliente. Dispone di un giardino estivo in grado di offrire la possibilità di pranzare e cenare fuori, lontano dal traffico vivendo appieno la magia di Mantova. La proposta è incentrata su piatti tipici come il luccio in salsa, l’insalata di cappone alla Bartolomeo Stefani, agnoli, tortelli, bigoli con le sarde del Garda, salmerino, lavarello, che nella carta sono sempre presenti secondo stagionalità.
Ristorante Tiratappi
Piazza Leon Battista Alberti, 30 46100
Il Ristorante Tiratappi da Orazio è un locale nel pieno centro storico di Mantova in cui si incontrano i sapori della cucina tipica mantovana all’incredibile tradizione siciliana. Le due sale interne, dall’atmosfera raccolta e intima, possono ospitare fino a 50 ospiti. Durante la bella stagione, è consigliato però approfittare del grazioso patio esterno che si affaccia direttamente sulla Piazza, chiusa al traffico, e mangiare alle spalle della Basilica.
Antica Osteria ai Ranari
Via Trieste, 11 46100
Nei pressi del centro storico di Mantova, l?osteria ai Ranari serve i piatti della tradizione culinaria virgiliana su semplici tovagliette di carta: dal classico sorbir d’agnoli allo stracotto di cavallo fatto come una volta, fino ai dolci tipici, come la celebre sbrisolona. L’ambiente è rustico e accogliente, arredato in maniera sobria.
Trattoria Due Cavallini
Via Salnitro, 5 46100
Questo storico ristorante da sempre porta avanti la tradizione delle ricette tipiche mantovane distinguendosi per la bontà dei suoi piatti e la freschezza dei suoi prodotti , cucinati secondo gli antichi dettami di casa. La Trattoria mette a disposizione tre comode e accoglienti sale ed uno splendido cortile estivo coperto da un pergolato di glicine che si specchia sul pavimento in marmo bianco. I piatti tipici della cucina mantovana possono essere accompagnati o dal genuino lambrusco della casa o da un ampia selezione di vini.
Piatti tipici
Torta di tagliatelle
Ingredienti:
- farina bianca
- zucchero
- mandorle sbucciate e tritate
- burro
- uova
- tuorli
Preparate una classica sfoglia con farina e tuorli e tagliatela in tagliatelle sottili, come quelle per il brodo. Mescolate le mandorle con lo zucchero ed il burro, procedete a formare degli strati della torta con le tagliatelle e la crema di burro zucchero e mandorle direttamente nella tortiera imburrata. Continuate così fino all’esaurimento degli ingredienti: dovrebbero risultare 3 strati di tagliatelle inframmezzati dalle mandorle. Cuocete in forno a 180° e quando la torta avrà preso un colore dorato (dopo circa 40 minuti) sarà pronta.
Torta sbrisolona
Ingredienti:
- farina bianca
- farina gialla macinata fine
- mandorle con la buccia
- burro
- zucchero
- tuorli
- vanillina
Mescolate le farine, lo zucchero, la vanillina il burro (a temperatura ambiente e a pezzettoni) con i tuorli. Lavorare poco evitando di compattare l’impasto. Aggiungere le mandorle e mettere in una tortiera l’impasto in modo che sia sottile e non spesso, sbriciolandolo. Cuocere in forno portato a 180 gradi per circa mezz’ora. E’ cotta quando assume un bel color biscotto. Servire fredda a pezzetti.
Stracotto alla mantovana
- polpa di manzo
- cipolla
- lardo
- olio di oliva
- salsa di pomodoro
- aglio
- vino rosso fermo
- chiodi di garofano
- cannella
- noce moscata
- sale
- pepe
Steccate la carne con gli spicchi spicchi d’aglio ed il lardo, legatela per mantenerla in forma. Fate sciogliere la cipolla affettata sottilmente e stufatela con le spezie poi aggiungete la carne, rosolandola dolcemente.
Versate il vino tiepido (Merlot, Cabernet dei Colli Morenici o Lambrusco) e lasciate stufare per almeno 2 ore. Mezz’ora prima di spegnere il fuoco, aggiungete la passata di pomodoro. Tagliate a fette la carne e copritela col sugo. La salsa deve essere prima passata al mixer regolando il sale ed il pepe ed eventualmente addensate facendola asciugare a parte. Servite lo stracotto con la polenta.
Luccio in salsa
Ingredienti:
- luccio intero
- acqua
- aceto
- cipolla
- carota
- sedano
- costa
- foglie di alloro
- chiodi di garofano
- sale
Per la salsa:
- olio d’oliva
- aceto
- peperoni gialli e rossi
- acciughe sotto sale
- capperi
- prezzemolo
- aglio
- sale
- pepe
Portate a ebollizione il brodo con tutti gli ingredienti (acqua salata con l’aggiunta di tutti gli aromi) e immergetevi il luccio pulito, cuocendolo per 30 minuti circa. Lasciatelo raffreddare nel suo brodo. Nel frattempo sciacquate i capperi e tritateli insieme ai peperoni, al prezzemolo e all’aglio. Scaldate l’olio e scioglietevi le acciughe dissalate e diliscate; unite il trito di peperoni, un cucchiaio d’aceto e il pepe e lasciate cuocere a fiamma bassa per 10 minuti. Prendete il luccio e spolpatelo facendo molta attenzione alle lische, mettetelo sul piatto di portata e ricopritelo con la salsa, lasciando riposare il tutto per almeno 24 ore. L’accompagnamento più tradizionale è quello con la polenta, fresca o abbrustolita.
Risotto alla pilota

Ingredienti:
- Riso Vialone Nano
- acqua
- pesto da risotto
- burro
- vino bianco
- cipolla
- grana padano o parmigiano
- sale
- pepe
In una pentola dal fondo spesso (se avete un paiolo di rame ancora meglio) portate a ebollizione l’acqua salata. Versate il riso – la ricetta esige la cottura sgranata che si ottiene facendo cuocere il riso nella propria acqua senza scolarlo; per fare ciò il riso deve essere messo nell’acqua bollente creando una piramide che arrivi fino al bordo dell’acqua – e poi mescolatelo lasciandolo cuocere a fiamma medio/alta per 10 – 12 minuti al massimo, con la pentola coperta. Al termine del tempo indicato spegnete il fuoco, mescolate bene, mettete un panno spesso sulla pentola e chiudete col coperchio. Lasciate cuocere il riso nel suo vapore per altri 10 o 15 minuti a seconda del gusto. Nel frattempo spellate le salamelle e rosolatele nel burro con un po’ di cipolla, se vi piace, aggiungendo anche mezzo bicchiere di vino rosso che farete evaporare.
Quando il riso sarà pronto versatevi li formaggio e il condimento, mescolando vigorosamente: dovrete ottenere un risotto piuttosto asciutto e sgranato e non mantecato.
Dove fare shopping
Il centro storico di Mantova ospita le principali vie dello shopping con boutique eleganti di firme prestigiose che affiancano negozi di brand emergenti e locali. Le vie principali dello shopping sono Corso Umberto I, Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Marconi e Via Verdi. Non mancano botteghe storiche e brand che a Mantova devono il loro successo.
Gelsomini
Portici broletto, 50 46100
In un edificio storico nel cuore di Mantova, un negozio specializzato dal 1938 nella vendita di articoli per la casa e decori prodotti con materiali naturali: cesti, oggetti in legno, vimini, arredi vintage e idee regalo.
Casa del Bianco
Piazza Erbe, 26 46100
Ospitato in un palazzo del 1400, è tra i dieci negozi più antichi della Lombardia, inaugurato nel 1828. Qui si vende biancheria di qualità per la casa, realizzata con tessuti pregiati.
Mantova outlet fashion village
Via Marco Biagi (Bagnolo San Vito) 46031
Situato fuori dalla città, vicino al casello autostradale, è l’outlet più famoso del nord Italia. Si tratta di una cittadella dello shopping che si ispira ad un tipico borgo della zona e conta numerosi store affiancati da ristoranti e bar.
Come arrivare
In treno
La stazione ferroviaria di Mantova si trova nei pressi del centro storico. Le corse che giungono in città si trova sulle seguenti linee ferroviarie:
- Verona – Mantova – Modena – Bologna
- Mantova – Cremona – Milano
- Suzzarra – Ferrara
- Monselice – Padova
In aereo
l’aeroporto più vicino è situato a Villafranca di Verona, a 33 km da Mantova, e qui atterrano sia compagnie di linea che low cost. Dall’aeroporto è poi disponibile una navetta fino alla città.
In auto
In auto Mantova si raggiunge attraverso l’autostrada A22 Modena-Brennero (uscite di Mantova Nord a 4 chilometri dal centro e Mantova Sud a 11,5 chilometri dal capoluogo). A4 Milano – Venezia, uscite di Desenzano, Sirmione, Peschiera del Garda e Verona Sud. Autostrada del Sole A1, uscite di Parma Est e Reggio Emilia.
Distanza dalle principali città
Roma
471 km
Milano
161 km
Napoli
670 km
Venezia
156 km
Bologna
113 km
Firenze
203 km
Libri guide informazioni utili
Sito del Comune
Libri
Un’altra Mantova” è in fondo quella dei racconti che mostrano il volto meno brillante e mainstream di una città di provincia, in cui i fatti in sé non si esauriscono in un articolo ma nascondono vicende più profonde e paradigmatiche.
Autunno, 1815. Il maggiore austriacoWilliam Roschmann, reduce dalla battagliadi Austerlitz, viene trasferito a Mantova. Lì, durante i festeggiamenti in onore dell’imperatore d’Austria, incontrauna creatura all’apparenza fragile ed eterea. Lei è Matilde Vicolini, testimone diun orribile delitto, asserragliata nelle sue paure. Insieme trovano la forza di combattere i loro demoni interiori ma una serie di attentati minacciano la vita di Matilde e ogni promessa di felicità sembra svanire fra complotti, omicidi e il nascente fervore indipendentista.