- Continente: Europa;
- Nazione: Italia;
- Regione: Piemonte;
- Comune: Novara;
- Abitanti: 102 419;
- Nome abitanti: novaresi;
- Lingua: Italiano;
- Moneta: euro;
- Clima: freddo
- Altitudine: 162 m s. l m.
- Cap: 28100;
- Orario: UTC+1;
- Aeroporto più vicino: aeroporto di Torino Caselle;
- Porto più vicino: Porto Di Venezia;
- Periodo migliore per visitarla: da aprile a settembre;
Dove si trova
Novara si trova a 15 km dal confine con la Lombardia, punto in cui il fiume Ticino separa le due regioni. Dista 50 km da Milano, 95 km da Torino e 30 km dal Lago Maggiore.
Cosa vedere
Basilica di San Gaudenzio

Forse il più importante luogo di culto cittadino, la Basilica di San Gaudenzio è uno dei monumenti-simbolo della città, famosa per la sua cupola (alta più di 120 metri). Oltre alla cupola, il complesso architettonico è costituito anche dalla chiesa e dal vicino campanile, entrambi risalenti a periodi storici differenti.
La Basilica, costruita verso la fine del 1200, si presenta con una pianta a croce latina, a un’unica navata, a cui si aggiungono sei cappelle laterali (tre per parte). Al centro della navata, sospeso sul soffitto, spicca un bel lampadario in ferro battuto, in ricordo dell’incontro storico tra Gaudenzio, allora vescovo di Novara, e Ambrogio, vescovo di Milano. Il campanile, invece, fu realizzato verso la metà del 1700, al posto di una già esistente torretta campanaria: a causa delle vibrazioni prodotte dal suono delle campane, la struttura della basilica rischiava di venire danneggiata in maniera irreparabile, per questo motivo si decise di costruire un vero e proprio campanile, separato dalla struttura principale.
Duomo e Piazza del Duomo
Il Duomo, o Cattedrale di Santa Maria Assunta, è tra gli edifici religiosi più importanti di Novara. Si trova nel cuore della città e del centro storico, affacciato in Piazza della Repubblica (anche chiamata Piazza Duomo), insieme ad altri edifici religiosi ad esso connessi. Caratterizzato da un bel colonnato sul lato rivolto verso la piazza, prevede tre navate suddivise tra loro da colonne in stucco di color giallo-ocra. La navata centrale è inoltre coperta di volte a botte che conferiscono all’intero ambiente una certa maestosità.
Al suo interno, il Duomo costudisce alcuni tesori artistici di grande rilievo, tra cui dipinti di Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino e Callisto Piazza, ma anche un busto raffigurante San Bernardo di Mentone e diversi organi a canne risalenti al XX secolo.
Piazza Duomo è un luogo di incontro, spesso gli abitanti vi si riuniscono per sorseggiare un caffè in uno dei bar antistanti la piazza e per osservare l’allegro via vai del centro.
Arengo del Broletto

Si tratta di un complesso architettonico di origine medievale, costituito da quattro edifici realizzati con stili artistici differenti e disposti a quadrilatero. Al centro di questo quadrilatero, si va a creare un cortiletto, detto appunto Arengo, in cui è possibile rifugiarsi dal caos della città: pur trovandosi a pochi passi dalla zona del Duomo e dal chiasso del centro, questo è uno dei luoghi più calmi e rilassanti di tutta Novara; oltre a essere un posticino caratterizzato da grande fascino, sembra essere rimasto fermo ad un’epoca passata. Un tempo sede della vita civile cittadina (sul lato nord si trova il Palazzo del Comune), oggi all’interno dell’Arengo si organizzano esposizioni temporanee e, nelle sere d’estate, si tiene il cinema all’aperto.
In uno degli edifici che formano il quadrilatero, invece, è ospitata la Galleria d’Arte Moderna, con oltre 800 opere pittoriche italiane del XIX-XX secolo.
Castello Visconteo
Il Castello visconteo è il più importante edificio a scopo militare della zona circostante Novara. Probabilmente risalente al 1200, quando l’allora potestà della città fece costruire una torre con recinto annesso per il controllo politico di Novara.
Il Castello visconteo si erge su antiche mura romane e sul fossato della vecchia cinta muraria. Modificato a più riprese nel corso del tempo e utilizzato come caserma prima e come carcere poi nel periodo napoleonico, oggi della struttura originaria rimane intatta solamente la cosiddetta Rocchetta con le merlature viscontee e i resti del portone principale. Nonostante questo, si tratta di uno dei monumenti più interessanti da visitaredurante un soggiorno a Novara, oltre che costituire un lascito storico di grandissimo valore.
Il castello rischiò di essere abbattuto nell’Ottocento, perché considerato spoglio di ogni pregio artistico. Voci autorevoli si opposero, ispirati dal grandioso restauro che stava avvenendo proprio in quei giorni al Castello Sforzesco di Milano. Fu allora che si riconobbe il valore storico e culturale del vecchio edificio e avanzarono le prime proposte di recupero. Dopo alcuni anni di inutilizzo, negli anni Ottanta, si abbatterono edifici e strutture ottocentesche e novecentesche prive di qualità architettonica, sgombrando il cortile e prevedendo il recupero della sede. Nel frattempo, per più di un decennio il castello venne lasciato al Corpo Forestale dello Stato che vi impiantò i propri vivai. Il restauro si concluse nel 2016.
Battistero
Il Battistero di Novara è l’edificio più antico rimasto intatto in città, oltre ad essere considerato tra le più antiche architetture paleocristiane del Piemonte. Situato di fronte al Duomo, sul lato opposto del quadriportico antonelliano, il Battistero fu costruito intorno al V secolo, su un sito già occupato in precedenza (probabilmente in epoca romana). L’edificio ha una pianta ottagonale contornata da absidi semi-circolari, e una cupola aggiunta successivamente nel XI secolo, quando si stabilì di innalzare il Battistero e di portarlo ad un’altezza simile a quella del Duomo vicino. All’interno, molto bello il ciclo pittorico raffigurante alcuni dei momenti salienti della Passione di Gesù.
Piramide di Novara

Alla periferia di Novara, si estende la zona della Bicocca, conosciuta per essere stata il palcoscenico di una famosa battaglia tra piemontesi e austriaci avvenuta nel 1849: la battaglia si concluse con l’abdicazione del re Carlo Alberto a favore di Vittorio Emanuele II, evento che sancì una vera e propria svolta nel Risorgimento italiano. A ricordare quel particolare episodio storico, fu inaugurato una trentina d’anni più tardi il monumento della Piramide Ossaria (anche conosciuta come Piramide di Novara): realizzata dall’architetto Broggi di Milano, la Piramide è in pietra dura di Sarnico ed è alta circa 16 metri. Sulla porta d’ingresso, un’aquila in bronzo regge due corone d’alloro tra gli artigli, mentre una tavola in marmo ricorda tutti gli uomini caduti sul campo di battaglia.
Musei della Canonica del Duomo
Tra i musei più affascinanti da visitare durante un soggiorno a Novara, al primo posto si collocano i Musei della canonica del Duomo, suddivisi in due collezioni: il Museo Lapidario e il Museo del tesoro del Duomo.
Il primo, intitolato a Carlo Francesco Frasconi, raccoglie opere databili dal II secolo a.C. al III secolo, come are, epigrafi, ecc.; il secondo, invece, inaugurato nel giugno del 2009, fu realizzato successivamente a completamento del Museo Lapidario. Oggi l’apparato museale, che si trova nell’ala est della canonica della Cattedrale, è disposto in due livelli e suddiviso in circa 11 sale in cui sono esposte opere, suppellettili, reperti archeologici e sculture reperite in tutte le chiese del territorio diocesano.
Casa Bossi
Casa Bossi è il luogo di una Novara di altri tempi, realizzata dall’architetto Alessandro Antonelli. Di fronte ad essa si dischiude il maestoso panorama delle Alpi, mentre alle spalle, a pochi metri dal centro storico, svetta il simbolo maggiormente conosciuto di Novara, la Basilica di San Gaudenzio. Con raffinate soluzioni estetiche, gli spazi della Casa presentano un ricco apparato decorativo, oggi segnato dal tempo e reso unico da straordinari effetti di usura. Gli ampi spazi e la suggestiva ubicazione ne hanno fatto, e ne faranno certamente anche in futuro, un “teatro” naturale di manifestazioni ed attività di diversa natura che rinsalderanno la storia del monumento al tessuto sociale cittadino.
La casa fu protagonista, insieme ai suoi abitanti e frequentatori, di un romanzo di Sebastiano Vassalli intitolato Cuore di Pietra. Nelle sale del palazzo sono state fatte delle riprese dalla casa di moda Brunello Cucinelli, la rivista di moda Odda magazine con la collezione dell’archivio Moschino, la casa di tessuti Christian Fischbacher, la società di arredamento Alivar. nei suoi saloni sono stati girati anche il videoclip “Il gioco” dei Negrita.
Abbazia di San Nazzaro della Costa
L’Abbazia di San Nazzaro della Costa è un complesso religioso di grande bellezza costituito dalla chiesa omonima e dal vicino convento, realizzato sulla cima del colle della Vittoria, a breve distanza dal cimitero cittadino. Probabilmente risalente al X secolo, il complesso venne abitato prima dalle Clarisse e poi dai Frati minori osservanti di San Francesco: proprio questo fu il periodo di maggior splendore del convento. Grazie alle donazioni delle famiglie nobili novaresi, inoltre, l’Abbazia subì nel corso del tempo diverse modifiche rispetto alla sua struttura originale (come l’aggiunta del presbiterio e del coro), oltre all’aggiunta di numerose decorazioni: molto famosa la scena dell’Annunciazione, nella seconda cappella a destra. l’Abbazia e il relativo convento si trovano al di fuori delle mura cittadine, ma sono raggiungibili a piedi con facilità.
Teatro Coccia
Il Coccia è il teatro lirico più importante di Novara, oltre che uno dei teatri storici principali della regione Piemonte. Costruito sui resti dell’antico Teatro Nuovo (abbattuto perché ritenuto inadeguato per la richiesta del tempo), venne intitolato in onore di Carlo Coccia (deceduto nel 1873), maestro di cappella del Capitolo del Duomo per più di 30 anni consecutivi.
All’esterno, il presenta un perimetro circondato da un porticato in granito rosa di Baveno, con colonne doriche e un unico piano con ampie finestre.
Ancora oggi colpisce la grandezza della sala a forma di ferro di cavallo, circondata da tre ordini di ampi palchi, dalla prima galleria e dal loggione, tutti decorati in stile rinascimentale, con una serie di colonne corinzie di ghisa sormontate da una scultura raffigurante un cigno. La capienza della sala era di 1500 posti, con una massima di 1800 persone; gli ultimi lavori di restauro, tuttavia, hanno ridimensionato la capienza, portando a 918 i posti a sedere. Il boccascena è di 14 metri, la profondità di 23 metri, mentre la torre scenica della graticcia si sviluppa per ben 22,5 metri di altezza. Vi è anche un’altra sala per spettacoli, chiamata “Piccolo Coccia”, con una capienza di 200 posti. L’ultimo restauro, completato nel 1993, ha riportato i colori originali della sala (velluti in rosa antico, decorazioni color avorio e oro), dopo le modifiche avvenute negli anni 20/30 del secolo scorso, che avevano sostituito le tappezzerie col colore rosso, e operato una totale doratura dei parapetti dei palchi.
Cosa fare
Novara risorgimentale
Novara e il suo territorio nella storia italiana sono ricordati per la famosa Battaglia avvenuta presso la Bicocca il 23 marzo 1849 che, seppur sfortunata, ha cambiato tutto il corso del nostro Risorgimento. Dopo la battaglia Carlo Alberto abdicò e Vittorio Emanuele II occupò il trono e si arrivò all’armistizio di Vignale che condizionerà la svolta politica in Piemonte. La manifestazione rievoca la storica battaglia risorgimentale e viene riprodotta fedelmente. Il Gruppo Storico cura tutto nei minimi particolari, dalle uniformi, egli equipaggiamenti, dai comandi, alle manovre ed i movimenti delle truppe che presero parte alle battaglie risorgimentali, rifacendosi al Regolamento del 16 gennaio 1838. L’impegno del Gruppo 23 marzo 1849 fa si che l’evento non costituisca un elemento di folclore, ma un vero e proprio “museo vivente”, in cui uomini e oggetti di un tempo ritrovano corpo, vitalità, dinamicità, immediatezza.
Novara Street food Village
Novara Street Food Village è l’evento di enogastronomia più atteso della primavera novarese. Tanti chef alla Sala Borsa di Novara e nelle aree esterne di via Fratelli Rosselli, Piazza Puccini e il portico di Palazzo Orelli fanno assaggiare il meglio dello street food. In tutte le edizioni, l’evento soddisfa sia i gusti di chi cerca un appuntamento tradizionale a tavola e sia quelli di chi preferisce i piatti della tradizione oppure uno spuntino informale, più economico, ma non meno gustoso.
Piacere DiVino
Piacere DiVino a Novara è il Wine Food Festival che si tiene nel mese di maggio per far assaggiare e conoscere il vino e il mondo dell’enologia. Gli ospiti si trovano di fronte a una selezione di etichette, cantine e produttori che fanno grande la produzione vitivinicola del territorio. La manifestazione è ad ingresso libero, e si possono apprezzare le eccellenze DOC e DOCG abbinate alla gastronomia tradizionale dolce e salata. Degustazioni col calice, stand di produttori, avvicinamento al vino per tutti gli appassionati e per chi vuole conoscere meglio i prodotti enogastronomici. Il programma prevede anche “Dolci di Vino”, il concorso gratuito dedicato ai pasticceri amatoriali.
Festa del Tredicino ad Arona (NO)
Ad Arona il 13 marzo ricorre la Festa del Tredicino. In occasione del “Tredicino” le spoglie dei santi Fedele, Corpoforo, Graziano e Felino vengono esposte alla venerazione popolare. Si tratta di una tradizione che si protrae da secoli e che ricorda il ritorno nella chiesa di San Graziano delle sacre spoglie dei martiri Fedele e Carpoforo. Si trovavano nell’edificio dal 1200, ma furono fatte trasportare a Milano da San Carlo Borromeo, nel febbraio del 1576, poiché non erano ben custodite. Gli Aronesi protestarono violentemente fino a che le reliquie furono rese: era il 13 marzo 1576.
Da allora questo evento venne celebrato in molti modi: con lenzuola ricamate esposte sui balconi, con lunghe processioni, con numerose bandiere e cori, con la sagra delle violette. Secondo un’antica usanza si regalavano fiori finti o i primi fiorellini della primavera da portare sui cappelli o appuntare sugli abiti, forse in segno di augurio per l’ormai prossima bella stagione. Purtroppo oggi queste tradizioni sono scomparse. A ricordare il Tredicino restano le bancarelle dei dolciumi, le giostre, le attrazioni che, comunque, rallegrano la città.
Fiorissimo
Con Fiorissimo al Castello a Novara la corte del Castello Visconteo Sforzesco apre le porte alla mostra dedicata a piante e fiori, partendo dai più classici fino ad arrivare a quelli più rari ed esotici. La manifestazione si rivolge anche al mondo dell’art-design grazie ad una selezionata offerta di elementi e accessori per l’arredo giardino, un’area mercato sarà dedicata al Green Lifestyle. Si tengono inoltre lezioni aperte e dimostrazioni a tema floreale e ambientale.
Grazie alla collaborazione di Fai Giovani Novara, che mette al centro della propria attività la protezione e la valorizzazione dell’ambiente, durante queste giornate (a cavallo tra maggio e giugno), il pubblico può godere di visite guidate tra le mura dello storico Castello Visconteo Sforzesco. Anche i più piccoli hanno il loro spazio nell’Area Bimbi, dedicata a laboratori creativi e sensibilizzazione sul tema della natura. All’interno dell’area Food&Drink ci si può concedere una piacevole pausa, sorseggiando un buon cocktail o gustando un ottimo pranzo.
Festival Internazionale di Artisti di Strada
Giocolieri, acrobati e teatranti provenienti da diverse parti del mondo animano il Festival internazionale di artisti di strada a Novara. Per un intero fine settimana, gli artisti si mescoleranno al pubblico e ai turisti offrendo allegria e stupore. La città diventa un palco a cielo aperto con le piazze, le strade e i vicoli a far da scenario agli spettacoli.
SAPEG- I sapori del Piemonte a Novara
SAPEG è un viaggio tra i piccoli produttori. Nella corte del Castello Visconteo Sforzesco inizia un viaggio enogastronomico e culturale dedicato ai prodotti del Piemonte. Gusti e sapori tutti da scoprire, che nascono dalla natura e crescono con l’uomo in una vasta varietà di ambienti geologici caratteristici. Si tratta di una Mostra Mercato rivolta, non solo agli addetti ai lavori, ma al grande pubblico di curiosi e appassionati. Non mancano momenti interattivi come gli show cooking.
Tre giorni all’insegna del gusto, dell’approfondimento, dell’incontro con le aziende di questo territorio, per trascorrere momenti conviviali e conoscere i prodotti tipici delle Terre del Piemonte, con l’ambizione di costruire un punto di riferimento per cultori dei sapori tradizionali ed operatori del settore.
Terre d’Agogna: rievocazione medievale a Bolzano Novarese
La rievocazione medievaleTerre d’Agogna a Bolzano Novarese è un vero e proprio viaggio nel tempo tra mistero, scoperta, paura, fede, guerra e pace. Per le strade del piccolo borgo si possono incontrare figuranti con abbigliamento storico e si assiste a scene quotidiane di vita medievale. Si può interagire con i personaggi grazie ai laboratori didattici all’aperto. Vengono allestite con scrupolo storico le botteghe medievali da campo, si offre ai visitatori la possibilità di vedere da vicino il lavoro di un cerusico (chirurgo), di un amanuense o di un usbergaio(artigiano che realizzava le cotte di maglia). Il parco verrà allestito come un accampamento militare medievale e si potranno conoscere le armi e le esercitazioni dei soldati. Prendono parte all’evento anche il mercato medievale con artigiani e mercanti e lo stand gastronomico con pietanze medievali, animazione per bambini, duelli armati, arceria, spettacoli di giocoleria e falconeria.
Risaie
Il riso è uno degli elementi più importanti della cucina novarese: questo perché nei dintorni di Novara (e Vercelli, le due province detengono infatti il 50% della produzione di riso italiana) ci si può imbattere facilmente in distese di risaie lunghe chilometri e chilometri. In particolare, il momento più bello per visitarle è tra i mesi di aprile e maggio, quando le risaie vengono allagate e si creano bellissimi giochi di riflessi con il cielo. Per chi ama la natura e le attività all’aria aperta, è possibile partecipare a uno dei tanti itinerari cicloturistici organizzati.
Storia
Origini
Novara venne edificata in un primo tempo dai Liguri e, dopo essere stata distrutta dai Galli di Belloveso, fu ricostruita dai Vertocomacori, popolazione gallica proveniente dalla Provenza. Verso il 222 a.C. il Novarese venne invaso dalle legioni romane che giunsero a Mediolanum in seguito alla guerra combattuta tra Roma e i Celti della Pianura Padana.
Periodo romano
Nei primi secoli del dominio romano, Novara fu una città pagana, i cui abitanti erano dediti al culto di divinità greche. Nei primi anni del Medioevo la storia della città fu particolarmente travagliata, ma nel 570 d.C., con l’occupazione Longobarda, la situazione migliorò notevolmente: la dominazione dei Longobardi ha lasciato molte significative testimonianze, ed ha segnato importanti tappe della storia soprattutto sul piano religioso. Proprio in questo periodo, la popolazione novarese abbandonò il culto greco-romano per abbracciare il cristianesimo, divulgato secondo la tradizione da S. Gaudenzio, il primo vescovo della città.
Dominio spagnolo, Austriaco e sabaudo.
Nel 1154, Novara fu sottomessa dal Barbarossa, e aderì poi alla Lega Lombarda. Nel 1311 passò sotto il dominio dei Visconti: alcuni documenti parlano di questo periodo come di un’ “epoca buia”, che risentì pesantemente del conflitto tra i Visconti e gli Sforza.
Intorno al 1600, la città fu annessa ai domini spagnoli, e il re di Spagna ordinò che venisse eretta una piazzaforte militare: i popolosi sobborghi della città vennero così rasi al suolo, il che produsse un notevole malcontento nella popolazione.
Dopo il trattato d’Utrecht e Rastadt dell’11 aprile 1713, Novara passò sotto il dominio austriaco. Dopo la pace di Vienna del 1734, tra la Francia, l’Austria e la Sardegna, la città fu concessa a Carlo Emanuele III, diventando parte dei domini dei Savoia. In seguito alla rivoluzione francese, durante il periodo napoleonico, divenne capoluogo del dipartimento dell’Agogna e nel 1814 tornò ad essere dominio sabaudo.
Risorgimento e Unità
Il periodo risorgimentale della città è stato segnato da alcune battaglie significative combattute nei territori provinciali. La prima si svolse nell’aprile del 1821, e coinvolse i liberali piemontesi e le truppe sabaude del re Carlo Felice, rinforzate dall’aiuto di reggimenti austriaci. Lo scontro ebbe luogo presso il centro cittadino, ed ebbe come conseguenza l’annessione all’impero austriaco di alcuni territori piemontesi.
La seconda battaglia, che ebbe inizio il 23 marzo del 1849, vide contrapporsi sul campo Piemontesi ed Austriaci: lo scontro si svolse nella zona della Bicocca, situata nella zona sud della città. Nello stesso periodo il re Carlo Alberto di Savoia abdicò, per lasciare il trono al figlio Vittorio Emanuele II. La popolazione novarese seppe comunque rialzare la testa dopo le sconfitte subite e dare inizio ai moti risorgimentali che porteranno all’unificazione.
Temperature medie
Mese | Massima/minima C° |
Gennaio | 6° / -4° |
Febbraio | 7° / -3° |
Marzo | 12° / 1° |
Aprile | 16° / 6° |
Maggio | 20° / 10° |
Giugno | 25° / 14° |
Luglio | 27° / 16° |
Agosto | 26° / 15° |
Settembre | 22° / 11° |
Ottobre | 16° / 7° |
Novembre | 10° / 2° |
Dicembre | 6° / -4° |
Dove alloggiare
Albergo Italia
Via Generale Paolo Solaroli, 8/10, 28100 Novara
L’Albergo Italia sorge nel centro di Novara, a 200 metri dal Duomo e a 1 km dalla stazione ferroviaria cittadina. Le camere dell’hotel Italia sono climatizzate e provviste di minibar, pavimenti in parquet e bagno privato. Inoltre la struttura dispone del parcheggio gratuito e dista 30 km dall’aeroporto di Milano Malpensa.
Hotel la Bussola
Via Boggiani 54, 28100 Novara
L’elegante Hotel La Bussola si trova in un’area verde di Novara ed è facilmente accessibile dall’autostrada A4 Milano-Torino, a 30 minuti dall’Aeroporto di Malpensa. L’Hotel La Bussola si trova vicino ad un popolare centro commerciale, a cinque minuti in auto dal centro. Offre eccellenti collegamenti con i trasporti pubblici grazie a una fermata dell’autobus a 100 metri di distanza che vi consentirà di raggiungere l’Università, il Conservatorio e il Teatro Coccia.
Hotel Cavour
Via San Francesco D’Assisi 6, 28100 Novara
Situato di fronte alla stazione ferroviaria di Novara, l’Hotel Cavour offre gratuitamente la connessione internet, il parcheggio e l’accesso alla palestra con sauna. Il personale è multilingue. L’hotel si trova a pochi passi dal centro storico, dal Teatro Coccia di Novara e dall’università.
Bella Italia Palace Hotel
Corso Trieste 54, 28100 Novara
Situato a Novara, il Bella Italia Palace Hotel offre un bar, il WiFi gratuito e un servizio di navetta aeroportuale. Questo hotel sorge a 5 minuti di auto dall’uscita autostradale che fornisce collegamenti con il centro espositivo Fiera Milano. Tutte le camere sono dotate di TV satellitare a schermo piatto e bagno privato con vasca o doccia.
Hotel Residence Sogno
Via Tazzoli 5, 28100 Novara
Posto in una tranquilla zona residenziale di Novara, l’Hotel Residence Sogno dista 5 minuti in autobus dal centro e offre camere e appartamenti provvisti di canali Sky e di connessione wireless. Immerso nel verde, il Sogno propone un ampio parcheggio gratuito e un ristorante di cucina internazionale, con servizio à la carte o con menù fisso.
Dove mangiare
Panacea
Via Mario Greppi, 2/D, 28100 Novara
Nel cuore storico di Novara, l’atmosfera conviviale dei bistrot Francesi sposa l’alta qualità dei prodotti Italiani. Panacea lavora con prodotti freschi e di qualità, proponendo piatti sempre diversi in base alla generosità delle stagioni.
Circolo della Paniscia
Via Perazzi, 1/f, 28100 Novara
La cucina propone una ricca scelta di specialità novaresi e piemontesi. Le ricette sono quelle della tradizione, tra i quali regna la paniscia, ma anche lo stufato d’asino, la rustida e il tapulon.
049 Osteria
Via Negroni, 3, 28100 Novara
049 Osteria è un nome ormai conosciuto in tutta la provincia, il punto di riferimento per la movida novarese, per la quale il locale rappresenta una garanzia. Non solo Osteria: da 049 si respira aria di divertimento: vini e un’ampia varietà di drink.
Osteria del Laghetto
Via Case Sparse, 11, 28100 Novara
Il Laghetto vanta una clientela eterogenea proveniente non solo dalla provincia di Novara ma dal Piemonte e dalla vicina Lombardia ed è conosciuto non solo come ristorante ma anche come meravigliosa struttura per eventi aziendali e matrimoni, una wedding location ideale per la molteplicità di soluzioni offerte in una cornice accogliente e riservata. Si trova all’interno di un parco con ben due laghetti che trasmettono una sensazione di relax lontano dalla frenesia delle metropoli.
La Rima
Viale Dante Alighieri, 11c, 28100 Novara
La RiMa nasce dalla grande passione e dalla voglia di chef Matteo di portare in tavola la sua idea di cucina. Una cucina genuina e personale; ogni aspetto, dalla pasta fatta a mano, al pane sempre fresco di giornata, fino ad arrivare ai dolci, tutto è cucinato e preparato con attenzione e curato in ogni dettaglio.
Sciauru
Via Pontida, 6a, 28100 Novara
Sciauru è il profumo e l’odore del gusto attraverso la realizzazione di piatti gourmet che rispettino il giusto connubio tra la tradizione culinaria siciliana e quella araba, che negli anni ha portato ad una delle cucine più ricche e raffinata al mondo.
Clover pub
Corso Torino, 7B, 28100 Novara
Clover nasce il 18 aprile 2008 dalla passione di una famiglia per questo lavoro e dalla volontà di fare cultura birraria in abbinamento ad una gastronomia semplice ma genuina basata sulla freschezza delle materie prime.
Piatti tipici
Paniscia novarese

Ingredienti:
- riso arborio
- costa di sedano
- carota
- verza
- pomodori San Marzano pelati
- fagioli borlotti freschi
- cotenna di maiale a pezzetti
- acqua fredda
- lardo
- cipolla tritata
- salame ‘nduja
- vino rosso fermo
- sale
- pepe
Taglia a pezzetti piccoli 1 costa di sedano e 1 carota pelata, poi taglia a listarelle 400 g di verza pulita e a pezzetti 4 pomodori san marzano pelati e privati dei semi.
Metti il sedano, la carota, la verza, i pomodori e i 400 g di fagioli in una pentola capiente, unisci 80 g di cotenna di maiale a pezzetti, copri il tutto con 1,5 litri di acqua fredda, sala leggermente e porta a ebollizione su fuoco basso, lasciando cuocere il tutto per almeno 1 ora e mezza, fino ad arrivare a 2 ore o comunque fino a quando i fagioli saranno cotti e morbidi.
Quando sarà trascorso il tempo di cottura delle verdure, spegni il il fuoco e tieni in caldo e nel frattempo trita finemente 100 g di lardo e mettilo a sciogliere in una padella o una casseruola capiente, assieme a 150 g di cipolla tritata e 200 g di salame d’la duja tagliato a cubetti piccoli.
Quando la cipolla sarà dorata, aggiungi 320 g di riso Arborio (se vuoi puoi anche utilizzare un Carnaroli o un riso Roma) e fallo tostare per qualche minuto, poi sfumalo con 100 ml di vino rosso fermo e non appena sarà evaporato, procedi come per qualsiasi risotto, utilizzando il “minestrone” di verdure, cotenne e fagioli al posto del brodo (aggiungendo quindi man mano il liquido, le verdure, i fagioli e le cotiche). Porta a termine la cottura del riso e quando sarà pronto, completalo con una macinata di pepe.
Tapulone
Ingredienti:
- carne di manzo
- aglio
- brodo
- pepe
- burro
- alloro
- chiodi di garofano
- olio
- vino rosso
- sale
Iniziate a rosolare l’aglio in una padella capiente con il burro e l’olio, aggiungendo poi la mezza foglia d’alloro. Quando l’aglio sarà imbiondito aggiungete il trito di carne aiutandovi a sbriciolarlo con una forchetta. Regolarlo poi di sale, macinando il pepe e unendo infine il chiodo di garofano a pezzetti. Quando la carne sarà quasi asciutta e ben sgranata bagnatela con il vino e fate evaporare, aggiungendo poi anche la tazza di brodo. Quando il liquido si sarà ridotto quasi completamente spegnete il fuoco e servite in tavola accompagnando con polenta o una patata lessata.
Bagnet
Ingredienti:
- prezzemolo
- aglio
- mollica di pane
- aceto
- olio evo
Bagnate la mollica del pane con l’aceto e lasciatela ammollare bene per una notte. Tritate il prezzemolo e l’aglio al coltello molto finemente. Uniteli alla mollica di pane ben schiacciata e all’olio mescolando bene fino ad ottenere una salsa amalgamata.
Regolate di sale.
Rane fritte
Ingredienti:
- rane pulite
- salvia
- olio
- pepe nero in grani
- scalogno
- rosmarino
- sale
Per la pastella:
- farina bianca
- noce moscata
- tuorli
- sale
Per la ricetta delle rane fritte in pastella, mettete le rane in un largo piatto, sistemandole in un unico strato. Cospargetele con uno scalogno mondato e affettato, un pizzico di sale, una manciatina di pepe, le foglioline di un rametto di salvia e di rosmarino. Coprite il piatto con pellicola trasparente e ponetelo al fresco, lasciando marinare le rane almeno per 6 ore.
Al momento di friggere, preparate la pastella. In una ciotola amalgamate i tuorli con la farina, un pizzico di sale e una grattatina di noce moscata. Stemperate il composto con g 250 d’acqua fredda e lasciatelo riposare per circa 10′. Mettete intanto sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio e fatelo riscaldare.
Tuffate le rane nella pastella, poche per volta , in modo che se ne rivestano completamente, poi passatele nell’olio caldo: friggetele dapprima a fuoco moderato poi quando saranno quasi cotte, alzate la fiamma per farle dorare. Scolatele appena pronte e sgocciolatele su un doppio foglio di carta da cucina. Disponetele su un piatto e servitele ben calde.
Risotto al gorgonzola
Ingredienti:
- riso carnaroli
- brodo vegetale
- parmigiano grattugiato
- vino bianco
- pepe
- scalogno
- burro
- gorgonzola dolce
- sale
Tritate finemente lo scalogno e versatelo in padella, unitelo a 20 g di burro e fate rosolare.
Unite il riso e lasciate tostare fino a quando il riso diventa lucido e trasparente. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare completamente. Aggiungete un mestolo di brodo vegetale bollente e versatelo sul riso. Proseguite in questo modo aggiungendo il brodo man mano che viene assorbito dal riso. Girate spesso. A 5 minuti dal termine della cottura spegnete il fuoco e unite il gorgonzola a tocchetti, mescolate e mantecate con il restante burro e parmigiano. Servite caldo con una grattugiata di pepe nero macinato al momento.
Dove fare shopping
Banco 29 cibi diversi
Viale Roma, 22E, 28100 Novara
Vendita salumi e formaggi di alta qualità (prodotti italiani regionali, d.o.p., i.g.p., presidi Slow Food italiani e stranieri)
Calzature Sorelle Pernechele
Viale Dante Alighieri, 2/D, 28100 Novara
Calzature Sorelle Pernechele è un negozio di Novara che dal 1972 ad oggi si è dedicato alla vendita di calzature e borse impegnandosi in una costante ricerca di qualità. Gestito con la passione tipica delle attività a conduzione familiare, il punto vendita propone le migliori calzature per uomo e per donna che coniugano comodità, accurata selezione delle materie prime e attenzione alle tendenze della moda per soddisfare le esigenze di ciascun cliente.
Hordeum birrificio agricolo
Corso Vercelli, 120, 28100 Novara
Hordeum sostiene un progetto di filiera corta che gli permette di portare le caratteristiche di questa zona fin dentro la bottiglia e di coltivare l’amore per l’ambiente e per la terra natìa. La birra che producono, infatti, proviene dall’orzo ma anche dal farro, dalla segale, dal pregiato Riso Carnaroli e dai caratteristici Riso Venere e Riso Ermes. Nel processo di scelta e selezione delle materie prime c’è un quotidiano lavoro di ricerca e di investimento.
Come arrivare
In treno
la stazione di Novara è collegata con le seguenti linee:
- Torino-Novara-Milano
- Alessandria-Novara
- Novara-Saronno
In aereo
Per raggiungere Novara si può scegliere di fare scalo all’aeroporto di Torino Caselle, in alternativa all’aeroporto di Milano Malpensa International Airport oppure a quello di Linate.
In auto
Da Torino bisogna prendere l’autostrada A4, uscita Novara; per chi arriva da Milano, deve seguire l’autostrada Torino-Milano all’altezza dello svincolo AOL Sacco in direzione Torino, oppure prendere la Tangenziale Ovest e all’altezza di Cerchiate prendete in direzione di Torino.
Distanza dalle principali città
Roma
623 km
Milano
52,8 km
Napoli
822 km
Venezia
312 km
Bologna
266 km
Firenze
366 km
Libri guide informazioni utili
Sito del Comune
Libri
Una raccolta dei più bei castelli piemontesi
Svolto sotto la protezione della Genia e con il competente aiuto della direttrice dell’Archivio, Maria Marcella Vallascas, questo volume è ispirato alla mostra che nel 2008 venne proposta alle scuole novaresi col fine di far nascere nei giovani l’amore per la ricerca storica e interessarli a seguire le tracce lasciate dalle opere e dalla vita delle donne tra i documenti che l’Archivio conserva.