- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Abitanti: 2.453 (detti ravellesi)
- Lingua: Italiano
- Moneta: Euro
- Clima: Mite
- Orario: UTC+1
- Aeroporto più vicino: Napoli Capodichino | Salerno Costa d’Amalfi
- Porto più vicino: Molo di Amalfi | Salerno Molo Manfredi
- Periodo migliore per visitarla: Maggio – Settembre

DOVE SI TROVA

Ravello è un comune italiano della provincia di Salerno situato a 315m. sopra il livello del mare. Circondato dai comuni di Scala e Pontone, è posto sopra una ripida rupe che sovrasta i comuni di Maiori, Minori, Atrani e Tramonti e che lo proietta direttamente dinanzi al golfo di Salerno, sul Mar Tirreno.
La sua posizione è tale da trovarsi al centro tra le valli dei torrenti Dragone e Reginna Major.
Ravello è un borgo in provincia di Salerno, in Campania, posto nelle vicinanze di Positano, Amalfi, Atrani, Minori, Maiori e Cetara.
Cosa vedere
Duomo di Ravello
Luogo molto suggestivo da visitare a Ravello, il Duomo anche conosciuto come Basilica di Santa Maria Assunta e San Pantaleone si trova al centro del borgo, nell’omonima piazza.
Divenuto nel 1918 Basilica minore ad opera di Papa Benendetto XV, è stato costruito tra il 1086 ed il 1087 prendendo come modello di riferimento l’abbazia di Montecassino.
Imponente è la porta bronzea donata dal nobile ravellese Sergio Muscettola nel 1179 composta da circa 80 formelle che raffigurano, adoperando la tecnica del bassorilievo, il mondo animale, vegetale, l’universo umano e celeste.
All’interno del Duomo, a tre navate, disposti in maniera speculare trovano collocazione due amboni: da un lato quello del Vangelo, ad opera di Bartolomeo da Foggia, dall’altro quello raffigurante l’episodio biblico del profeta Giona e del mostro marino.
Nella cappella sono state poste e conservate le reliquie del Santo patrono San Pantaleone, il cui sangue è oggetto del fenomeno della liquefazione ogni 27 luglio ed il cui martirio è rappresentato da un dipinto del pittore Gerolamo Imperiali.
Infine è possibile rinvenire all’interno della Basilica Il Museo dell’Opera e La Pinacoteca.
Il museo, alloggiato all’interno della cripta, è caratterizzato dalla presenza di antichi materiali lapidei ed urne cinerarie. Di particolare rilievo sono il busto di Sigilgaida Rufolo, moglie di Sergio Muscettola, ed il falconiere, del 1200, legato alla dominazione di Federico II di Svevia
La Pinacoteca, situata oltre la navata sinistra del duomo, raccoglie e rende lustro ad una quadreria dal 1400 al 1800, costituita da dipinti provenienti dalle chiese vicine e dallo stesso duomo. Da questo luogo si accede poi all’antica Via Tecta che ospita la raccolta d’arte contemporanea.
Villa Cimbrone
Culla dell’amore, nel 1938, tra l’attrice Greta Garbo ed il conduttore Leopold Stowkowski, Villa Cimbrone è la gemma dell’altopiano su cui sorge Ravello ed è di diritto tra le cose da vedere a Ravello.
Le prime notizie risalgono al periodo d’oro di Ravello, prima dell’ascesa della Repubblica d’Amalfi, quando il borgo era crocevia tra la costa e l’entroterra.
La Villa, residenza negli anni delle famiglie nobili ravellesi Acconciagioco e Fusco, deve il suo nome al promontorio sul quale sorgeva l’antica villa romana trasformata negli anni in un ampio casale e poi riorganizzata nel corso del XX secolo per opera di una nobile famiglia inglese.
Le opere di ripresa e restauro dei locali della Villa e del prospiciente giardino, in origine di oltre otto ettari, hanno donato splendore ai motivi ed agli elementi architettonici abbandonati negli anni tra i quali vanno ricordati La Statua di Ceres, Il Poggio di Mercurio e La Statua del David.
Tra il giardino delle rose, le sculture di epoca romana ed i locali della Villa, oggi adibiti ad Hotel, ruolo centrale lo ricopre la Terrazza dell’Infinito.
Posta nel punto più estremo della Villa, ad oltre 365m di altezza, la Terrazza permette di immergersi nei colori circostanti, nel blu del Mar Tirreno e nel verde delle montagne e dei giardini, lasciando nell’animo della persona che incrocia l’unione tra mare e cielo un senso di pace e serenità.
Ad oggi la Terrazza e parte del giardino botanico risultano essere visibili, a pagamento, mentre i locali dell’Hotel, in cui si trovano il chiostro e la cripta, non sono aperti al pubblico.
Palazzo (Villa) Rufulo
Non può mancare tra le cose da vedere a Ravello.
Simbolo del potere e della ricchezza della nobiltà ravellese del 1200, Villa Rufolo ed i suoi giardini sono stati decantati nel Decamerone di Boccaccio ed hanno ispirato il secondo atto del Parsifal, celebre opera di Richard Wagner.
Sorta nel periodo d’oro della famiglia Rufolo, custodisce oltre dieci secoli di storia dell’uomo e dell’arte. Si possono infatti rinvenire elementi legati allo stile architettonico arabo-normanno sia romantico ottocentesco.
Si accede al complesso dalla Torre d’ingresso, in perfetto stile medievale, sormontata da una cupola al cui interno si trovano statue rappresentanti le quattro stagioni.
Superata la Torre si accede al Chiostro, caratterizzato da un doppio colonnato con decorazioni arabo-sicule ed esteso lungo tre diversi bracci.
Il viale alberato porta poi alla Torre Maggiore, simbolo della grandezza dei Rufolo, alta oltre 30 metri che, fiera, fronteggia il campanile del Duomo. Salendo al suo interno i circa 100 gradini è possibile raggiungere il terzo ed ultimo piano dal quale lo sguardo domina i terrazzamenti della Costiera ed i giardini in fiore.
Ed è qui, nei giardini, che si estendono lungo due diversi livelli, che si rinviene l’importante lavoro di restauro realizzato agli inizi del 1800 dal mecenate scozzese Sir Francis Nevile Reid, il quale essendo esperto di botanica ed arte li riorganizzò secondo il gusto romantico ottocentesco; lo stesso profuso nell’intera Villa.
Infine è nel Belvedere di Villa Rufolo che trova posto il prestigioso palco del Ravello Festival, rassegna musicale di importanza internazionale realizzata, sin dalla prima edizione nel 1953, in onore di Richard Wagner che proprio nei giardini e nel pozzo della Villa, nel 1880, scrisse l’atto secondo della sua celebre opera il Parsifal.
Auditorium Oscar Niemeyer
Costruito tra ottobre 2008 e gennaio 2010, L’Auditorium Oscar Niemeyer ha una capacità di circa 320 posti.
Il progetto, realizzato dallo studio del famoso architetto brasiliano Oscar Niemeyer nasce per dotare Ravello, città della musica, di un’importante opera architettonica che consentisse alla città di avere una sede precisa per le manifestazioni musicali organizzate durante il corso dell’anno nel borgo costiero.
L’opera, inaugurata da Lucio Dalla, si trova nei pressi dell’ingresso di Villa Rufolo e si caratterizza per una forma concava che dall’esterno, all’occhio attento, rimanda alla figura di una donna che distesa sul fianco guarda il panorama della Costiera.
L’auditorium si caratterizza per la presenza di un parcheggio interrato di circa 110 posti auto, un edificio secondario che contiene botteghino e punto ristoro ed infine la parte viva suddivisa tra la zona della platea, al coperto, e quella dell’orchestra ed il foyer che invece sporgono nel vuoto.
L’ampia vetrata di accesso alla struttura posta nella piazza antistante consente di godere pienamente del panorama del borgo.
Museo “Camo” del Corallo
Fondato nel 1986 da Giorgio Filocamo per conservare nel tempo l’importante tradizione familiare: il corallo.
Il Museo che raccoglie oltre 600 oggetti d’arte esclusivamente in corallo ricalca l’importante tradizione campana della lavorazione del corallo, da sempre simbolo di eleganza e fascino, nonché caricato di una forte valenza simbolica nella tradizione popolare.
L’ingresso è libero ed al suo interno tra le centinaia di opera spiccano il Cristo su una croce in cristallo, del 1600, di lavorazione siciliana, ove il corpo del Signore è ricavato dalla lavorazione di un unico ramo di corallo, ed una tabacchiera Luigi XV.
L’importanza delle opere del Filocamo è tale per cui una sua opera in oro e corallo ha trovato spazio all’interno della collezione personale di Hillay Clinton, durante una visita.
Villa Episcopio
Dimora di Re Vittorio Emanuele III nel 1944, durante i concitati momenti della campagna di liberazione dello stivale nonché luogo di firma del passaggio di luogotenenza del Regno d’Italia al figlio Umberto I.
La Villa è stata costruita intorno al 1100 alle spalle del Duomo essendo, inizialmente, questi due ambienti collegati da un viale alberato privato.
Durante gli anni di declino della nobiltà ravellese, dalla guerra del Vespro al 1700, la Villa è stata oggetto di lunghi periodi di abbandono prima di essere restaurata ed ampliata ad opera di mons. Saggese, il cui progetto portò ad inglobare nella nuova struttura anche la Chiesa di San Bartolomeo i cui resti sono oggi ancora visibili.
Residenza di Wagner durante il suo periodo di soggiorno nel borgo durante la stesura de Il Parsifal, è stato anche luogo di soggiorno dapprima della Regina Giuliana dei Paesi Bassi e poi della first lady americana Jacqueline Kennedy.
Dal 1800 è stata annessa a Villa Rufolo mentre dal 2019 è oggetto di restauro e recupero; merita di essere visitata durante un soggiorno a Ravello.
Chiesa dell’Annunziata

Fondata dai Reali di Napoli agli inizi del 1200 è appartenuta prima alla ricca famiglia Rufulo, poi da questa agli Acconciagioco ed infine dal 1393 ai Fusco in virtù dei servizi resi a Carlo III di Durazzo e dell’appoggio dato al figlio Ladislao nella guerra contro i D’Angiò per la conquista del Regno di Napoli.
Verso la fine del 1600, la famiglia divenuta ormai molto potente ed influente fuori dal borgo ravellese, spogliò l’interno della chiesa di molte opere tra cui statue in marmo e dipinti donando il tutto all’arcivescovo di Napoli.
La struttura di pianta medioevale è stata trasformata agli inizi del 1700 secondo il gusto barocco ed è stata oggetto di restauro nella prima metà degli anni ’80 secolo scorso.
La Chiesa che presenta tre navate, di cui la centrale più elevata rispetto a quelle laterali, è affiancata dall’ Oratorio dell’Annunziata costruito intorno alla prima metà del 1400.
Qui, nell’abside dell’unica navata possono essere ammirati i resti di una pala lignea rinascimentale che in origine presentava l’Ultima Cena, il presepe e l’Annunciazione nella parte bassa; la Vergine Maria e gli Angeli nella parte alta. I busti in stucco sono però andati persi durante trafugamenti avvenuti negli anni ’70 del XX secolo.
Ad oggi la Chiesa è adibita allo svolgimento di importanti esposizioni, congressi e conferenze anche di respiro internazionale.
Cosa fare
Passeggiata Ravello – Minori
Un percorso di oltre mille gradini sicuramente da fare a Ravello se si è amanti della natura, dei borghi storici e dei panorami mozzafiato.
Lungo il percorso infatti tra scorci mozzafiato e giardini fiore si può apprezzare la bellezza e la storia di Ravello e della Costiera Amalfitana.
Consigliato da fare da Ravello a Minori soprattutto se in estate e nelle ore più calde; la salita invece risulta essere difficoltosa se non allenati.
Passeggiata Ravello – Atrani
Tra le cose da fare a Ravello c’è sicuramente questo percorso di trekking, immerso nella natura del posto.
Il sentiero, che si stende all’interno della valle del torrente Dragone, di cui ne segue il corso, si caratterizza per una serie di ripidi gradini che si inseriscono all’interno dei colori e dei paesaggi tipici della Costiera.
Particolarmente difficile da affrontare, è consigliato a coloro i quali vogliono fare a Ravello un’esperienza di trekking diversa dalle classiche mete della Costiera.
Giardini di Villa Cimbrone

La visita al Belvedere di Villa Cimbrone è un must tra le cose da fare a Ravello, soprattutto durante la stagione estiva.
I giardini botanici, in pieno splendore, uniti alla incantevole vista della Terrazza dell’Infinito, ove cielo e mare si uniscono, lasciano un gusto, un ricordo, un’emozione imparagonabili, nulli dinanzi al costo del biglietto.
Belvedere di Villa Rufulo
Il Belvedere di Villa Rufolo, con i suoi giardini posti su due livelli, è nella lista delle cose da fare e vedere a Ravello di tutte le più importanti guide turistiche.
I colori e la centralità della Villa, richiamano ogni anno migliaia di turisti attirati dal suggestivo panorama che immerge lo sguardo nelle infinte combinazioni di colori ed odori tipici della Costiera.
Consigliatissima la visita alla Villa durante il Ravello Festival, vera esplosione di arte e colori.
Ravello Festival

Non può mancare, tra le cose da fare a Ravello, una visita al Ravello Festival.
Manifestazione di tipo musicale e culturale, si tiene annualmente per celebrare il compositore tedesco Wagner che nel 1880 nei giardini di Villa Rufolo scrisse e compose il secondo atto de Il Parsifal, sua celebre opera.
Il Festival, che ogni anno richiama appassionati del mondo della musica e personalità di fama internazionale, si compone di manifestazioni di musica classica, cinema, teatro ed arte.
Un tripudio di colori che merita di essere visto e vissuto almeno una volta nella vita.
Valle delle Ferriere
Percorso alternativo a quello Amalfitano, è quello che da Ravello porta, passando per il paese di Scala, alla Valle delle Ferriere, conosciuta per i suoi magnifici sentieri che portano fin dentro le caratteristiche cascate tanto importanti per il funzionamento, negli scorsi secoli, delle famose Cartiere di Amalfi.
Storia
La storia in breve. Fondata intorno al 400 in seguito alla decadenza delle tradizioni, dei costumi e della potenza dell’Impero Romano per proteggersi dalle invasioni barbariche, alcuni nobili amalfitani spostarono nel piccolo borgo tra le montagne la propria residenza.
Con la nascita della Repubblica Marinara di Amalfi la città da piccolo agglomerato di ville romane si espande fino a diventare centro nevralgico per i Normanni che cercavano di contrastare la crescente autonomia amalfitana.
Negli anni a seguire il sostegno delle potenti famiglie ravellesi ai normanni prima ed agli svevi poi permise alla cittadina di crescere ulteriormente e di godere di notevoli privilegi fino alla guerra del Vespro che gettò i commerci marittimi del borgo in una grave crisi.
Nel 1400 Ravello vide gran parte delle nobili famiglie locali lasciare la città natia in favore della sempre più importante e centrale Napoli in virtù degli incarichi prestigiosi che le stesse avevano ricevuto per il sostegno mostrato agli Angioini.
Con i Borboni prima e con l’unificazione dell’Italia poi, la città di Ravello, in seguito alla creazione della strada costiera Vietri-Amalfi ed alla scoperta delle meraviglie della Costiera, ebbe nuova linfa vitale grazie soprattutto agli artisti ed ai nobili europei che lo elevarono al rango di luogo elitario e creativo. Ravello è stata anche dimora del Re Vittorio Emanuele III che qui firmo, nel 1944, il passaggio di luogotenenza al figlio Umberto I con il giuramento del Governo provvisorio con Salerno Capitale.
Temperature
Mese | Max | Min |
Gennaio | 10.4°C | 4.2°C |
Febbraio | 11.1°C | 4.4°C |
Marzo | 13.7°C | 6.4°C |
Aprile | 17.3°C | 9.1°C |
Maggio | 21.2°C | 12.4°C |
Giugno | 25.8°C | 16.0°C |
Luglio | 28.3°C | 18.3°C |
Agosto | 28.4°C | 18.4°C |
Settembre | 24.7°C | 16.1°C |
Ottobre | 20.0°C | 13.0°C |
Novembre | 16.0°C | 11.0°C |
Dicembre | 12.1°C | 6.2°C |
Dove Alloggiare
Belmond Hotel caruso
Piazza San Giovanni del Toro 2, 84010, Ravello (SA)
Lussuoso Hotel posto ad oltre 300 metri di altezza, ricavato all’interno di un edificio del XI secolo, dispone di ampie camere, con balconi o terrazzini privati che affacciano direttamente sul mare della Costiera.
Tra giardini in fiore, limoneti ed oliveti, l’infinity pool dell’Hotel consente di immergersi nei colori del borgo.
Rinomato è il Ristorante Belvedere, che situato all’interno della struttura risulta essere punto di riferimento per gli amanti della buona cucina.
La Dolce Vita Hotel
Via Crocelle 23/25, 84010, Ravello (SA)
Antica villa restaurata, dista poche centinaia di metri da Villa Rufolo e dall’Auditorium Oscar Niemeyer.
Si sviluppa su due livelli ed è composta da quattro appartamenti ognuno con balcone privato, aria condizionata, bagno privato e vista mozzafiato sulla Costiera ed il panorama circostante.
Hotel Bonadies
Piazza Fontana Maresca 5, 84010, Ravello (SA)
Esperienza e tradizione caratterizzano l’Hotel a conduzione familiare più antico di Ravello.
Situato in un punto panoramico, dispone di ampie camere, eleganti e raffinate che avvolgono il visitatore che vi soggiorna in un clima di comfort e pace.
La piscina privata, il solarium e la vista mozzafiato sui Monti Lattari e sul mare della Costiera fanno da cornice ad uno splendido soggiorno.
All’interno, presso il Bella Vista Ristorante, è possibile gustare specialità tipiche regionali e locali.
Ravello Rooms B&B
Via Casa Pisani 22, 84010, Ravello (SA)
Situata in una posizione centrale, la struttura offre il giusto mix di comfort e servizi per rendere unico il soggiorno a Ravello.
Le camere, dotate di balconi privati con vista incantevole sul mare della Costiera, offrono servizi premium ed un clima intimo, romantico, per gli ospiti in visita a Ravello.
Agriturismo Monte Brusara
Via Monte Brusara 32, 84010, Ravello (SA)
Posto al centro di alcuni dei più suggestivi percorsi di trekking di tutta la Costiera Amalfitana, offre ospitalità ed un clima familiare per tutti gli ospiti.
I prodotti tipici della terra, coltivati con passione dai proprietari sono alla base delle leccornie offerte e possono essere acquistati per tenere sempre con sé un ricordo della magnifica esperienza vissuta.
Le camere, tutte con accesso indipendente, offrono una vista senza eguali sul golfo e sulle montagne.
Casa Dolce Casa B&B
Via Della Repubblica 9, 84010, Ravello (SA)
Sei camere arredate a tema con maioliche che offrono una splendida vista sul mare ed i colori della Costiera. Tutte offrono servizi di comfort premium necessari soggiornare a Ravello in totale relax e pace.
La terrazza panoramica consente agli ospiti della struttura di godere del solarium con vista mare e su richiesta si accedere nell’area relax, dotata di bagno turco ed una doccia emozionale con cromoterapia ed aromaterapia.
Dove mangiare
Ristorante Rossellinis
Via San Giovanni del Toro 28, Palazzo Avino, 8410, Ravello (SA)
Ristorante elegante e sofisticato, con la sua terrazza estiva affacciata sul mare della Costiera e la cucina raffinata e di alta qualità offre un servizio ed un’esperienza che hanno permesso di ottenere una stella MICHELIN e l’ingresso nell’omonima guida.
Bella Vista sul Mare
Piazza Fontana Moresca 5, Hotel Bonadies, 84010, Ravello (SA)
Ristorante dell’Hotel Bonadies permette di gustare specialità tipiche regionali e locali nel pieno rispetto della terra, delle tradizioni e della stagionalità del prodotto.
La cucina è poi accompagnata e servita nella terrazza, che si affaccia sulla meravigliosa cornice della costiera amalfitana.
Belvedere Restaurant
Piazza San Giovanni del Toro 2, Belmond Hotel Caruso, 84010, Ravello (SA)
Ristorante posto all’interno del Belmond Hotel Caruso offre creatività e ricercatezza in ogni portata.
Grazie alla rinomata cucina a base di pesce fresco del Mediterraneo, alla terrazza panoramica che si perde nei colori della Costiera ed affaccia sul mare del Golfo di Salerno ed al Loggiato Bar, caratterizzato da affreschi del 1700 e panorama mozzafiato, il ristorante è entrato di diritto nella rinomata Guida MICHELIN.
Babel Wine Bar Deli & Art
Via Trinità 13, 84010, Ravello (SA)
Piatti semplici ma rivisitati in chiave moderna con gusto ed originalità, esplosioni di sapori, di colori e profumi rendono questo ristorante il posto ideale per un pasto il cui ricordo sarà il metro di giudizio per quelli futuri una volta sedutisi in un locale moderno ma allo stesso tempo caldo ed accogliente.
Il Flauto di Pan
Via Santa Chiara 56, 84010, Ravello (SA)
Inserito nella Guida MICHELIN, viene definito come uno dei ristoranti più romantici ed esclusivi d’Italia. Si è infatti a cena sulle terrazze del Belvedere di Villa Cimbrone, con vista mozzafiato a strapiombo sul mare, immersi in giardini botanici in fiore per la maggior parte dell’anno. Esplosioni di sapori e presentazioni eleganti fanno da corredo alla cura ed alla raffinatezza con cui lo chef prepara le pietanze servite.
Piatti tipici
Cannelloni alla napoletana
- Farina
- Mozzarella
- Passata di pomodoro
- Alici
Tritare mozzarella, pomodori e alici; tagliare la sfoglia a quadri, cuocerli, scolarli e distenderli. Farcire la pasta con: mozzarella, alici e parmigiano; formare i cannelloni, porli in una pirofila imburrata, condirli e cospargere di parmigiano, infornare a 180 gradi per venti minuti.
Mozzarella in carrozza
- Uova
- Latte
- Farina
- Mozzarella
- Pancarrè
Togliete la crosta dal pane in cassetta, sbattete le uova con il latte. Tagliate la mozzarella in 4 fette alte, passatele nelle uova, passatele nella farina e poi nelle uova sbattute. Posizionate la mozzarella in mezzo a due fette di pane, ripassate il panino nella farina e poi nelle uova pressandole. Friggetele in olio, fino a doratura e fino a che la mozzarella risulterà fondente. Sgocciolate e servitele.
Pasta fritta
- Olio
- Pepe
- Salame
- Uova
- Formaggio
- Fior di latte
- Pasta
Mescolate bene pasta, uova, formaggio, salame, fiordilatte tagliati, pepe, sale e burro. Riscaldare l’olio e versate la pasta: cuocere a fuoco lento: girate la frittata aiutandovi con un piatto, continuare la cottura finché non si formerà una bella crosticina dorata
Totani imbottiti
- Totani
- Aglio
- Uova
- Pepe
- Prezzemolo
- Olio
- Passata di pomodoro
Lavare e pulire i totani, tritare il prezzemolo ed inserirlo nei sacchetti dei totani unitamente ai tentacoli, le teste tritate, sale e pepe e l’uovo precedentemente cotto in padella. Amalgamare tutto e distribuirlo nei sacchetti dei totani, fermare la sacca con dello spago. In una padella, far soffriggere i totani imbotti con uno spicchio d’aglio, olio e salsa di pomodoro o in alternativa pomodorini.
Orata alla marinara
- Orata
- Menta
- Olio
- Pepe
- Prezzemolo
Pestare semi di cumino, prezzemolo, menta, mollica di pane imbevuta nell’aceto, sale e pepe di mulinello. Lessare l’orata, condirla con la salsa preparata precedentemente e servirla.
Soufflè di scarola con crema di merluzzo
- Merluzzo
- Cipolla
- Olio
- Patate
- Formaggio
- Uova
- Alloro
- Scarola
Soffriggete scarola tagliata, cipolla, olio e burro. Aggiungere patate tagliate e cuocere. Mixare tutto, ottenendo una purea, unite panna, formaggio, tuorlo, albume montato a neve, sale e pepe. Versate in stampi, e cuocere a bagnomaria in forno per 30′. Lessate e scolate il merluzzo. Soffriggere aglio, scalogno, alloro e il merluzzo, aggiungete acqua e bollire per 5′. Frullate, irrorate con crema e servite.
Dove fare Shopping
Centro Storico
Suggestivi sono le molteplici botteghe artigianali sparse lungo le diverse viuzze del borgo ravellese, ove è possibile acquistare prodotti tipici locali e regionali.
Oltre ai classici negozi di souvenir non è difficile rinvenire botteghe ove si lavora la pelle con tecniche tramandate dalla tradizione, degustazioni di liquori locali ed artisti che lavorano ceramiche, maioliche e quadri.
Come arrivare
Aereo
Venendo da fuori regione e scegliendo l’aereo come mezzo di trasporto, gli aeroporti di riferimento sono Napoli Capodichino e Salerno Costa d’Amalfi. Da questi poi Ravello è facilmente raggiungibile potendo scegliere tra automobile, traghetto e pullman di linea;
Treno
La stazione più vicina è certamente quella di Salerno anche in questo caso per raggiungere il borgo della costiera sarà poi necessario adoperare un ulteriore mezzo di trasporto;
Nave
Via mare i moli di riferimento sono Salerno Manfredi ed il Molo di Amalfi. Per Ravello poi sarà necessario usare la macchina o gli autobus di linea;
In autobus
Le linee utili per raggiungere la costiera sono: Salerno-Amalfi, con partenza dalla stazione di Salerno e Amalfi-Ravello, con partenza dal molo di Amalfi;
In automobile
Qualunque sia il punto di partenza del proprio viaggio, la via più rapida sarà facendo riferimento all’uscita autostradale di Salerno e da qui seguire le indicazioni che portano alla S.S. 163 che collegando le località della Costiera Amalfitana porta anche a Ravello, giunti al bivio per Amalfi.
Distanze dalle principali città
Distanza da Roma
Partendo da Roma si devono percorrere 271,3 Km per arrivare a Ravello.
Distanza da Milano
819 Km di strada separano Milano e Ravello.
Distanza da Firenze
Firenze e Ravello distano 518,0 Km.
Distanza da Venezia
Partendo da Venezia si devono percorrere 770,7 Km per arrivare a Ravello
Distanza da Bologna
621,1 Km di strada separano Bologna e Ravello.
Distanza da Napoli
Napoli e Ravello distano 46,1 Km.
Libri guide ed info utili
- Amalfi e Ravello. Guida agli antichi sentieri, di Julian Tippett
- Ravello, di Gabriele Cavaliere