- Continente: Europa;
- Nazione: Italia;
- Regione: Emilia Romagna;
- Comune: Rimini;
- Abitanti: 148 851;
- Nome abitanti: riminesi;
- Lingua: Italiano;
- Moneta: euro;
- Clima: mite
- Altitudine: 15 m s. l m.
- Cap: 47921-47924;
- Orario: UTC+1;
- Aeroporto più vicino: aeroporto di Ancona;
- Porto più vicino: Porto Di Genova;
- Periodo migliore per visitarla: da aprile a settembre;
Dove si trova
Rimini occupa una posizione storicamente strategica, all’estremo vertice meridionale della Pianura Padana, la sua provincia rappresenta il punto più meridionale dell’Italia settentrionale. Il territorio comunale confina con Riccione a sud-est.
Cosa vedere
Domus del Chirurgo

Alla fine degli anni ’80, in occasione di lavori di arredo urbano della centrale piazza Ferrari, è stato scoperto un sito archeologico di straordinaria importanza, con testimonianze dall’età romana al Medioevo. Nell’area, a ridosso delle mura di Ariminum, non lontano dall’antico porto, sorgeva la “domus del chirurgo”, cosiddetta dalla professione dell’ultimo proprietario, un medico di cultura greca. Distrutta per un incendio intorno alla metà del III secolo, la domus ha rivelato, fra le macerie del crollo, strutture, mosaici, intonaci, arredi e suppellettili che offrono una “fotografia” eccezionale della vita nella Rimini antica. Proprio in questo ambiente è stato scoperto un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco al mondo giunto dall’antichità.
Dalla fine del 2007, terminati i lavori di posizionamento di una copertura in vetro e acciaio sulla Domus romana al fine di salvaguardarne la conservazione e permetterne la visita, questa eccezionale scoperta è stata finalmente aperta al pubblico. La visita dell’area di scavo si integra con quella della Sezione Archeologica nel vicino Museo della Città (via Tonini 1), ove l’esposizione dei materiali, preceduta da una ricostruzione della taberna medica, documenta momenti della vita professionale e privata.
Arco d’Augusto
Edificato nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto è il più antico degli archi romani superstiti e sorge nel punto d’incontro tra la via Flaminia (che collegava Rimini a Roma) e la Via Emilia.
Costruito in pietra d’Istria, l’arcata misura m. 8,84 con una profondità di m. 4,10 ed un altezza di m. 10,40. L’architettura è esaltata da un ricco apparato decorativo, carico di significati politici e propagandistici. L’apertura del fornice, talmente ampia da non poter essere chiusa da porte, ricordava la pace raggiunta dopo un lungo periodo di guerre civili. Tra la ghiera dell’arco ed i capitelli, di ordine corinzio, si possono ammirare (in quattro clipei) quattro divinità: Giove, padre di tutti gli dei, massima divinità dei romani; Nettuno, dio italico, di tutte le acque; Apollo, figlio di Giove, protettore della salute; Minerva, potrettrice della città di Roma, delle arti e dei mestieri.
Su entrambe le facce dell’Arco sono collocate due teste di bue che attestano simbolicamente la qualità di colonia romana della città di Rimini.
I lavori di isolamento del 1937-39 portarono alla constatazione che l’arco era una porta urbana legata sui due fianchi con le mura della città.
Secondo la tradizione, sulla sommità dell’Arco si dice ci fosse una quadriga marmorea guidata da Augusto.
Durante il Medioevo l’arco, che era conosciuto con il nome di porta Aurea, fu smantellato nella parte superiore. L’attuale merlatura venne costruita nel sec. X.
L’Arco d’Augusto, restaurato in tempi recenti, è tornato al suo antico splendore, valorizzato dall’ area circostante riqualificata a verde pubblico con alberi e aiuole fiorite.
Tempio Malatestiano

Testimonianza della magnificenza malatestiana, fu Sigismondo Pandolfo Malatesta ad ordinare i lavori per la trasformazione dell’antica chiesa romanico-gotica di S. Francesco in un monumento grandioso, in sintonia con la nuova cultura rinascimentale che aveva nell’Alberti uno dei suoi massimi esponenti ed interpreti. I lavori del tempio, innalzato al “Dio immortale e alla città” ma anche all’amore di Sigismondo per Isotta, ebbero inizio nel 1450.
L’esterno è opera del grande genio Leon Battista Albertie presenta una maestosa facciata (incompiuta nella parte alta) ispirata alle forme dell’arco trionfale romano.
L’intera costruzione poggia su di un alto basamento in pietra d’Istria, incorniciato da cordoni tratti dalla base dell’Arco d’Augusto e decorato con uno stupendo fregio a basso rilievo composto da ghirlande (caratteristica di tutto l’ornamentale malatestiano) legate con il fiore di Isotta.
Le ghirlande contengono ed alternano quattro tipi di scudi malatestiani: l’elefante, la “I” e la “S” intrecciate (sigla di Sigismondo e di Isotta), la doppia fascia a scacchi e il fiore di Isotta.
Sui fianchi si aprono sette arcate suddivise da pilastri: quelle di destra ospitano i sarcofagi di eminenti personaggi della corte malatestiana, mentre quelle di sinistra sono rimaste vuote.
Il rinnovamento dell’interno venne invece affidato a Matteo de’ Pasti, il cui stile legato ancora a forme goticizzanti, porta ad un evidente contrasto architettonico con l’esterno (ispirato a forme classiche rinascimentali).
Gli interni del tempio
L’interno, ad una sola navata, si presenta con ampie arcate a sesto acuto con vivaci decorazioni ed è caratterizzato da sei cappelle laterali, chiuse da transenne in marmo.
Tra queste, di notevole interesse artistico ricordiamo “La Cappella dei Pianeti“; così detta per le raffigurazioni a bassorilievo dei pianeti e dei segni zodiacali ad essi corrispondenti. Sotto il segno del cancro (segno zodiacale di Sigismondo) si può ammirare una veduta di Rimini all’epoca malatestiana (la più antica immagine della città giunta a noi).
“La Cappella degli antenati” ospita invece l’opera di grande valore artistico di Agostino di Duccio: “L’Arca degli antenati e dei discendenti” in cui Sigismondo volle fossero riunite le spoglie dei suoi antenati e dei posteri discendenti dalla casata.
Altri bassorilievi di notevole pregio e raffinatezza si possono ammirare nella “Cappella di S. Michele” detta degli angeli musicanti, sempre attribuibili al di Duccio.
Infine, nella cappella di San Sigismondo, sui pilastri sono state scolpite le virtù teologali e cardinali, tra le quali manca però, e se ne ignora il motivo, quella della giustizia.
Castel Sismondo

Il castello fu concepito come palazzo e fortezza insieme, come degna sede per la corte e per la guarnigione e come segno di potere e di supremazia sulla città.
Come architetto dell’opera fu celebrato dagli scrittori di corte lo stesso Sigismondo, che infatti se ne attribuisce la paternità nelle grandi epigrafi marmoree murate nell’edificio.
La costruzione conserva un notevole fascino, con le sue grosse torri quadrate e le poderose muraglie a scarpa, il cui effetto originario, quando si innalzavano dal profondo fossato, doveva essere formidabile paragonabili, per la loro inclinazione e grandiosità, a piramidi.
L’ingresso verso la città, che era un terrapieno e costituito da un doppio rivellino con ponti levatoi, è ornato da uno stemma costituito dal classico scudo con bande a scacchi, sormontato da un cimiero a testa d’elefante crestato e affiancato da una rosa quadripetala: si tratta di un rilievo d’ispirazione pisanelliana, di buona qualità, scolpito da un artista probabilmente veneto, come dimostrano le cadenze goticheggianti della figurazione.
A sinistra e a destra dello stemma è scritto “Sigismondo Pandolfo” in caratteri gotici minuscoli, alti e pittoreschi.
Fra lo stemma ed il portale marmoreo è murata una delle epigrafi dedicatorie del castello, con un solenne testo latino scolpito in caratteri lapidari (uno dei primi esempi di “rinascita” dei caratteri classici).
Per Sigismondo il castello doveva rappresentare visivamente la fortezza del potere, secondo un concetto ancora del tutto medievale, realizzato necessariamente in forme tradizionali, cioè più pittoresche che armoniche.
Ponte di Tiberio

In pietra d’Istria, a cinque arcate, in stile dorico, rappresenta uno dei più notevoli ponti romani superstiti; documento importante della sapienza tecnica dei Romani è testimoniato dalle fondamenta dei singoli piloni che non sono disgiunti gli uni dagli altri ma si allargano alla base e poggiano su un funzionale sistema di pali di legno, in modo da assicurare la stabilità più completa. I piloni inoltre sono dotati di speroni frangiflutti, obliqui rispetto all’asse stradale per attenuare l’urto della corrente, assecondandone l’andamento.
Il ponte segna l’inizio delle vie consolari, Emilia e Popilia, dirette al Nord e si trova all’estremità della principale via storica della città (corso d’Augusto).
La via Emilia, tracciata nel 187 a C. dal console Emilio Lepido, collegava Rimini a Piacenza; attraverso la via Popilia, invece, si raggiungeva Ravenna e si proseguiva fino ad Aquileia.
Punto di sosta da non perdere è la nuova piazza sull’acqua che, affacciata sull’invaso, consente un suggestivo scorcio del ponte di Tiberio e una passeggiata pedonale raso acqua sul bordo del bacino. Accanto, il nuovo parco archeologico ‘Le pietre raccontano’ conduce alla scoperta della lunga storia del ponte e offre una terrazza panoramica verso il parco Marecchia. Dal 1885 il ponte di Tiberio è monumento nazionale, attualmente pedonalizzato.
Borgo San Giuliano
La tradizione riminese trae linfa dalla vita stessa dei suoi Borghi antichi.
Uno di questi e forse il più conosciuto perché reso celebre dalla figura di Federico Fellini, è senz’altro il Borgo San Giuliano, nelle cui stradine si può ritrovare quell’atmosfera tipica raccontata dal grande regista.
Tra i vicoli e le casette del Borgo è possibile ammirare anche variopinti Murales eseguiti da pittori riminesi che rappresentano i film e la vita del Maestro.
Nato intorno all’anno Mille, era l’antico quartiere dei pescatori. Oggi le case qui sono molto ricercate ed è un piacere passeggiare fra e sue stradine e piazzette, classico esempio di antica edilizia popolare, povera, di sapore medievale, ma perfettamente ristrutturate. Nell’atmosfera carica di poesia, si respira ancora quello spirito anarchico e creativo che ha caratterizzato da sempre i suoi abitanti.
E’ il luogo adatto per assaporare i sapori tipici della cucina romagnola, così come per una cenetta romantica a lume di candela. A due passi dal ponte di Tiberio, attualmente pedonalizzato. Il borgo è divenuto negli ultimi anni un vero e proprio meeting point serale, valorizzato dalla riqualificazione dell’invaso: la suggestiva Piazza sull’ Acqua e i passaggi pedonali sulla passerella che collega le sponde.
Per mantenere viva la tradizione antica del Borgo, si è costituita la Società de’ Borg, che, a cadenza biennale, negli anni pari organizza la ormai famosa Festa de’ Borg, a cui partecipa tutta la città e che permette di assaporare l’atmosfera della Rimini d’altri tempi. Per l’occasione le piazzette del Borgo San Giuliano si trasformano in teatri e palcoscenici dove si svolgono animazioni, teatro di strada, musica e gastronomia tipica per le contrade e i vicoli dell’intero Borgo.
Darsena
Alla sinistra del porto sorge la darsena Marina di Rimini. È uno dei porti turistici più belli e all’avanguardia di tutto il Mediterraneo. Con i suoi oltre 600 posti barca e uno specchio d’acqua che supera i 100.000 metri quadrati, circondato da ristoranti, locali di tendenza e dalla spiaggia di San Giuliano Mare, questo è un luogo ideale, non solo per gli amanti della vela e del diportismo, ma per tutti coloro che desiderano fare una passeggiata unica, da un balcone naturale che si affaccia sul mare. Il percorso pedonale sopraelevato, lungo più di un chilometro, in un sali e scendi continuo, permette di godere di una vista spettacolare. Non lontano dalla darsena (in via Fante) c’è una casetta di pescatori interamente rivestita di conchiglie.
Palazzi d’arte
Due palazzi storici, restituiti al loro splendore architettonico. Un museo nuovo e diverso. Un affresco raro, capolavoro dell’arte italiana del Medioevo. Un’eccezionale collezione d’arte. Insieme formano una panoramica emozionante sulla creatività contemporanea, in una delle piazze più belle di Rimini.
Il PART è il risultato dalla collaborazione tra il Comune, proprietario dei palazzi dell’Arengo e del Podestà, restaurati per dare a Rimini un grande spazio per l’arte contemporanea, e la Fondazione San Patrignano.
Insieme al Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, un eccezionale affresco del 1300, accoglie nelle sue sale la Collezione Fondazione San Patrignano. Una raccolta eclettica e variegata di importanti opere del ‘900 e di questo secolo. Ora accessibile a cittadini e visitatori, grazie a una inedita e virtuosa, collaborazione tra istituzioni pubbliche e private.
Teatro Amintore Galli
Il Teatro si chiamava inizialmente Teatro Nuovo e dal 1859 fu dedicato a Vittorio Emanuele II. Solo più tardi, nel 1947, è stato intitolato al compositore Amintore Galli (1845-1919).
Il progetto (1841-43) porta la firma di Luigi Poletti, architetto e ingegnere dello Stato Pontificio legato alla scuola neoclassica purista romana. Le sei tavole dello studio originale, da lui depositate a Rimini il 29 gennaio 1842, sono andate perdute quando il terremoto del 1916 danneggiò gli uffici comunali. Esistono però 6 fotografie (di Luigi Perilli) che risalgono al 1900 circa e cinque disegni acquerellati del progetto originale.
Luigi Poletti concepì il Teatro Comunale di Rimini come tempio della musica ispirandosi alla solennità e alla sontuosità dei templi romani, proponendo una variante del teatro all’italiana, con un’impronta architettonica classica (greco-romana) e monumentale, distinguendosi così dalla tipologia del teatro a palchi in uso in Europa fino a quel momento. Il progetto di Poletti prevedeva la sala della musica con quattro ordini e 23 palchi ciascuno, che lo porta a essere uno dei teatri più grandi d’Italia.
Il teatro nel suo insieme è riconosciuto come il suo capolavoro, sullo stesso piano della Basilica di San Paolo a Roma, ed uno degli esempi più significativi del superamento del neoclassico della prima metà dell’ottocento. Attualmente si svolgono eventi internazionali come la Sagra Musicale Malatestiana, la stagione annuale di prosa, musica e danza, l’Opera lirica ed esibizioni delle eccellenze artistiche locali.
Anfiteatro romano
L’Anfiteatro romano di Rimini è stato eretto nel corso del II secolo d.C. e utilizzato essenzialmente per spettacoli gladiatori. Per il municipium di Ariminum, anticamente situato al confine nord della Repubblica romana, l’anfiteatro segnò un passo avanti nel “rango” della città. Come era tradizione per questo tipo di edifici l’anfiteatro fu costruito perifericamente rispetto alla città, approfittando, in questo caso, della vicinanza del mare per una più spettacolare resa emotiva.
La sua funzione di luogo per combattimenti gladiatori non resistette a lungo. Già nel tardo impero l’anfiteatro fu incorporato nelle mura che venivano erette per resistere alle sempre più minacciose invasioni dei barbari e assunse una funzione militare di struttura adattata a forte.
L’altra funzione, comune a quella di tanti monumenti dell’antichità romana, fu quella di “cava” di pietree laterizi ben squadrati, ottimi, in tempi di ristrettezze economiche, per la costruzione di altri edifici.
Nel 1843, per opera dello storico della città Luigi Tonini i resti della costruzione riportati alla luce dopo molto tempo. Cento anni dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale Rimini subì pesanti bombardamenti e gravissimi danni; l’area dell’anfiteatro fu destinata a deposito di macerie e su gran parte di essa sorse il CEIS (Centro Educativo Italo Svizzero).
Per arrivare ad un vero programma di restauro e valorizzazione della struttura e dell’area circostante si dovette giungere agli anni ‘60 del secolo scorso. Oggi la struttura ospita manifestazioni e spettacoli che possono fornire alternative di divertimento e culturali alle classiche giornate sulla spiaggia o in discoteca.
Cosa fare
Rimini Terme
Rimini Terme è una struttura termale dotata di servizi per il benessere, che sorge direttamente sulla spiaggia di Rimini. Nasce negli anni ’70 con il nome di Istituto Talassoterapico come centro di terapie marine, peculiarità che verrà mantenuta anche nelle fasi di sviluppo ed innovazione degli anni successivi. Nel 2000, lo stabilimento viene ristrutturato in molte sezioni e, con il nome di Riminiterme diventa una vera e propria struttura termale orientata al benessere, sempre sfruttando i benefici derivanti dall’utilizzo di acqua di mare.
Il moderno Centro Benessere di Riminiterme offre la possibilità di usufruire di numerosi servizi e trattamenti: in particolare sauna, bagno turco, ampia varietà di massaggi (linfodrenanti, rilassanti, shiatsu, ayurvedici, shirodara o anticellulite) e applicazioni di fanghi estetici e cataplasmi marini costituiscono l’essenza dei trattamenti che vengono eseguiti e mantengono naturalmente la fondamentale caratteristica comune di essere “ talassoterapici” ovvero basati sull’utilizzo degli elementi marini. La piscina termale, con vasca Biomarina a forma di conchiglia, ha una temperatura dell’acqua di mare di 34°C. Contiene cascate, sedute, getti d’acqua, idromassaggi, blowers sul fondo per il trattamento totale del corpo e gode di una splendida vista sulla spiaggia e sul mare.
Italia in minuatura
Il parco tematico fondato nel 1970 è dedicato al patrimonio storico, architettonico e culturale italiano con 273 riproduzioni in scala che riproducono fedelmente il patrimonio architettonico italiano ed europe.
Diverse e originali le attrazioni presenti nel parco. Dalla “Scuola Guida Interattiva”, dove i bimbi da 6 a 12 anni si avvicinano alle regole della circolazione a bordo di automobiline parlanti, a “Cannonacqua”, riproduzione in scala 1:3 di Castel Sismondo di Rimini, attrezzata con cannoni ad acqua, per rivivere le epiche battaglie tra Montefeltro e Malatesta.Spazio anche alla suggestiva “Venezia”, riprodotta in scala 1:5 con un “Canal Grande” navigabile in gondola fino a Piazza San Marco. La “Monorotaia Arcobaleno” offre un viaggio panoramico a mezz’aria con vista sull’Italia, e “Piazza Italia” torna a ospitare eventi e spettacoli. Appuntamento con l’adrenalina a “Canoe e Sling Shot”, mentre la fisica dà spettacolo al “Luna Park della Scienza”. Per gli amanti della natura, il “Pappamondo” è un’intera area dedicata al mondo dei pappagalli con decine di esemplari da ammirare e una Pappanursery per osservare lo sviluppo dei piccoli.
Dal 2017 c’è anche la possibilità di conoscere più da vicino ogni angolo d’Italia con spazi interattivi lungo il ‘mini’ stivale.
Skypark
Parco avventura nel bellissimo bosco sul Monte Aquilone nella verde Valmarecchia, a pochi chilometri da Rimini, il primo parco avventura della Riviera. Divertimento e grandi emozioni nel pieno rispetto dell’ambiente per una giornata al fresco tra la magica atmosfera del sole che filtra fra i grandi cerri nel bellissimo bosco sul Monte Aquilone, regno degli sport outdoor.
A rendere unico lo Skypark non è solo la vasta scelta di percorsi, è uno dei Parchi Avventura più grandi in Italia, ma l’atmosfera che si vive all’interno del Parco dove vengono realizzate solo attività ecocompatibili, legate alla natura, senza utilizzo di energia elettrica e inquinanti, lasciando fuori tutto ciò di artificiale che non si inserisce nel contesto del bosco.
Il Parco è strutturato per far divertire a qualunque età: si inizia dai 2 anni a sperimentare i primi giochi di equilibrio fino ad arrivare a mettersi alla prova sugli impegnativi percorsi per adulti dove concentrazione e fiducia in se stessi sono indispensabili per superare i passaggi aerei sospesi ad altezze da vertigini.
Parco Oltremare
Il Parco tematico Oltremare di Riccione è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi attraverso le meraviglie della natura e dove è presente uno dei delfinari più grandi d’Europa.
I visitatori possono vivere esperienze coinvolgenti legate a natura, scienza, avventura nei diversi spazi dell’area di oltre 110.000 metri quadratidedicati ai 4 elementi naturali – Acqua, Aria, Terra e Fuoco – e all’Energia. Il Parco è impegnato nella promozione della conoscenza, della sensibilizzazione e dell’educazione al rispetto e alla tutela della natura, attraverso l’emozione dell’esperienza diretta dell’incontro con gli animali.
Nella Laguna dei delfinipiù grande d’Europa, ci sono due appuntamenti che ogni giorno coinvolgono il pubblico per scoprire la vita dei cetacei, la loro biologia, i comportamenti (dal gioco al cibo, dalle sessioni veterinarie al nuoto libero) in compagnia degli esperti.
Movida nel riminese
La movida riminese si accende ogni sera in vari punti della città. A cominciare dalla zona del porto di Rimini. Nell’ultimo tratto di lungomare – fra Marina Centro e il molo – ci sono i locali più frequentati: ristorantini, pub, design-bar e diversi indirizzi consacrati a meeting point dove nascono e si intercettano le tendenze del momento. Alcuni si affacciano sul lungomare, altri sono proprio sulla spiaggia. In pratica sono bagni dove si può cenare, fare un salto nel dopocena per un cocktail alla frutta ascoltando musica e ballando. Fra tanti locali, uno da vedere perché è il più particolare è lo storico Rock Island: tutto di legno costruito su palafitte sul mare: è un avamposto sull’acqua in fondo alla passeggiata su molo.
Il momento clou è l’aperitivo al tramonto che si protrae fino a tardi. Musica chill out, aperitivi e piedi nell’acqua sono la ricetta vincente dei chiringuitiche punteggiano la spiaggia, a due passi dal mare.
Gita a San Marino
Oltre due milioni di visitatori annualmente visitano la Repubblica di San Marino, fondata secondo la tradizione nel 301 d.C. dal tagliapietre Marino, originario dell’isola di Rab, nell’attuale Croazia. Dal piccolo nucleo di seguaci del Santo si è sviluppata nei secoli una comunità organizzata che ha saputo proteggere dagli innumerevoli tentativi di conquista il proprio territorio, che dal 1463 occupa una superficie di 61Km2.
Il Centro Storico, racchiuso entro mura fortificate, offre al visitatore l’opportunità di un intrigante percorso fra caratteristiche contrade di un’epoca lontana, innumerevoli angoli e scorci panoramici di incomparabile bellezza, sentieri che si inerpicano fino a raggiungere le tre torri medievali, costruite dai Sammarinesi quale valido sistema di fortificazioni collegate fra di loro per mantenere, immutata nei secoli, la propria Libertà. che, dalla cima del monte Titano, osservano la meravigliosa vallata sottostante. Dalle rocche l’occhio del visitatore scorge un suggestivo panorama tinto delle diverse sfumature: fanno da cornice le dolci pendenze dell’Appennino Tosco-Emiliano che progressivamente scendono fino alla riviera adriatica.
Mondaino
Mondaino è il borgo raccolto nel castello, con un’elegante piazza semicircolare, set cinematografico e di coinvolgenti rievocazioni storiche, con una forte impronta musicale, per la presenza della banda e della fabbrica di fisarmoniche dei fratelli Galanti, immerso in un verde integro fatto di macchie e di campagne, dove pascolavano i daini, che ancora oggi si intravedono nella zona; da qui il suo appellativo “monte dei daini”. L’Arboreto è un luogo magico a pochi chilometri dal centro, dove un Parco con Centro di documentazione ambientale, un Teatro e due Foresterie accolgono ospiti che si avvicendano per delineare Per-Corsi fra arte, comunicazione e natura.
Vacanze in bicicletta
Per chi ama la bicicletta, la Riviera di Rimini è un autentico paradiso: dalle strade in pianura della costa si passa immediatamente agli entusiasmanti e spesso ripidi saliscendi delle colline, da affrontare in mountain bike, tra paesaggi incantevoli e memorie storiche di pregio. E la forte tradizione di cicloturismo ha dato vita ad un club di hotel attrezzati per questo tipo di esigenze, i bike-hotel. Frutto della passione e dell’esperienza di albergatori amanti delle due ruote che condividono ogni giorno il loro entusiasmo con i loro ospiti ciclisti e riescono a soddisfare le esigenze del biker professionista o del semplice appassionato di bicicletta, grazie ad un elevato standard di servizi specializzati, come guide ciclistiche esperte, officina e deposito bici, ristorazione per sportivi, itinerari in bicicletta ed itinerari in mtb, con cartine e mappe di tutti i percorsi a due ruote.
San valentine con Discover Rimini
In occasione della festa degli innamorati, l’associazione Discover Rimini propone un percorso incentrato sulle storie d’amore vissute a Rimini da celebri personaggi storici, da quello del noto condottiero e signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta per Isotta degli Atti, a quello del pittore Guido Cagnacci per la nobildonna Teodora Stivivi, fino alla passione che ha unito la divina Eleonora Duse al vate d’Italia Gabriele D’Annunzio. Camminando dal centro storico alla zona di marina centro viene raccontata per punti salienti la millenaria storia di Rimini, ammirandone i principali monumenti.
La visita guidata si conclude nei saloni storici dello splendido Grand Hotel di Rimini, dove viene servito un tè all’inglese, il vero afternoon Tea.
Storia
Origini
Il più antico popolamento della zona risale a circa un milione di anni fa e si trovava sull’attuale colle di Covignano, dove si stendeva la costa lambita dal mare che allora invadeva la pianura in cui sarebbe sorta la città di Rimini. Qui, fra il IX e il VI sec. a.C., si insinua e lascia tracce la cultura Villanoviana.
Ma la data ufficiale di fondazione della città di Rimini è il 268 a.C. quando il Senato di Roma mandò 6000 coloni per impiantare il nuovo insediamento.
La colonia fu chiamata Ariminum, dal nome del fiume Marecchia (Ariminus): era nata Rimini.
I primi tempi fu una colonia strategica, poi (nel 90 a.C.) divenne municipium. Infine una fiorente città dell’Impero romano con un grande foro, l’odierna piazza Tre Martiri.
Medioevo e rinascimento
Nel Medioevo (XII secolo) Rimini diventa Comune e nel 1204 il cuore pulsante della città si trasferisce in piazza Cavour. Qui lavorano grandi artisti, a cominciare da Giotto e dalla la Scuola riminese del Trecento.
Nel Rinascimento diventa Signoria dei Malatesta. Il più famoso è Sigismondo Pandolfo, colui che fece costruire: Castel Sismondo e il Tempio Malatestiano. Tanti artisti arrivano a Rimini. tra questi Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Giovanni Bellini.
1500-1900
Tra il 1500 e il 1600 la città fa parte dello Stato Pontificio.
Nel 1700 si realizzano opere architettoniche funzionali, come la Pescheria e il bianco faro sul porto.
Intorno 1800 Napoleone fa abbattere le chiese, facendo così disperdere un ingente patrimonio d’arte. Da Rimini Gioacchino Murat incita gli italiani all’indipendenza (1815). Nel 1843 si inaugura il primo stabilimento balneare e così inizia la storia italiana e internazionale del turismo balneare.
Attualità
Nonostante la guerra e i bombardamenti, i riminesi si rimboccarono le maniche e incominciarono a ricostruire. Dopo 170 anni, quella di Rimini è ancora oggi una delle spiagge più famosa d’Europa e una delle destinazioni più amate e desiderate dai turisti italiani e stranieri.
La profonda cultura dell’ospitalità e l’abilità di sapersi riproporre continuamente, con creatività e idee nuove, fa di Rimini una meta turistica sempre da scoprire.
Oggi è anche sede di una fortissima industria congressuale e fieristica. Il tecnologico Palacongressi è il più grande d’Italia (9000 posti a sedere), mentre il nuovo quartiere fieristico, firmato da grandi architetti, è tra i più all’avanguardia di Europa.
Temperature medie
Mese | Massima/minima C° |
Gennaio | 8° / 0° |
Febbraio | 10° / 1° |
Marzo | 14° / 4° |
Aprile | 17° / 7° |
Maggio | 22° / 12° |
Giugno | 26° / 16° |
Luglio | 29° / 18° |
Agosto | 28° / 18° |
Settembre | 25° / 15° |
Ottobre | 19° / 11° |
Novembre | 13° / 6° |
Dicembre | 9° / 1° |
Dove alloggiare
Hotel polo
Viale A.Vespucci, 23, Marina Centro, 47900 Rimini
Situato a Rimini, a soli 100 metri dalla spiaggia di Marina Centro, l’Hotel Polo offre semplici camere con TV satellitare a schermo piatto e balcone, il WiFi gratuito in tutte le aree e un parcheggio a pagamento. Ogni mattina fino alle 12:00 vi attende un ricco buffet per la colazione a base di dolci appena sfornati, frutta, uova e pancetta. L’Hotel Polo dista 1,3 km dalla stazione ferroviaria di Rimini e 15 minuti di taxi dall’Aeroporto Miramare.
Hotel Bella Romagna
Viale Brescia 1 Miramare, Miramare, 47924 Rimini
Situato a Rimini, a meno di 1 km dallo stabilimento balneare Bradipo Beach, l’Hotel Bella Romagna offre un ristorante, un parcheggio privato, un bar e un salone in comune. Inoltre, vanta camere familiari e un’area giochi per bambini. A vostra disposizione anche una reception aperta 24 ore su 24, i trasferimenti aeroportuali, il servizio in camera e la connessione WiFi gratuita in tutte le aree.
Club House Hotel
Viale Amerigo Vespucci 52, Marina Centro, 47900 Rimini
Situato nella zona Marina Centro di Rimini, sul Lungomare Augusto Murri, il Club House Hotel offre una piscina stagionale all’aperto riscaldata, e camere eleganti con TV satellitare LCD. In ogni sistemazione del Club House troverete arredi in rilassanti colori tenui, un balcone, l’aria condizionata e una doccia idromassaggio. Alcune stanze vi regaleranno anche una vista sul Mare Adriatico. Al mattino potrete gustare una colazione all’americana, e al termine di una giornata trascorsa in spiaggia avrete modo di rilassarvi sulla terrazza sorseggiando un cocktail e ammirando il tramonto.
Grand Hotel Rimini
Parco Fellini 1, Marina Centro, 47900 Rimini
Inaugurato nel 1908 sul lungomare di Marina Centro, il Grand Hotel Rimini offre sistemazioni lussuose, piscine, impianti sportivi, una spiaggia privata e il WiFi gratuito. La struttura metterà a vostra disposizione una colazione giornaliera all’americana, il ristorante di cucina mediterranea La Dolce Vita e un secondo ristorante con piscina sulla spiaggia. Circondato da un ampio parco, il Grand Hotel Rimini dista 10 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Rimini.
Rimini Suite Hotel
Via XXV Marzo 1831 n.19, Rivabella, 47922 Rimini
Situato a soli 90 metri dalla costa e dalle sue famose spiagge, il Rimini Suite Hotel offre la connessione WiFi in omaggio in tutti gli ambienti. Posto a 2 km dal centro espositivo Rimini Fiera, questo hotel propone anche una piscina gratuita e camere in stile contemporaneo. Per ogni sistemazione troverete uno stile elegante, pavimenti in parquet, mobili di design, TV a schermo piatto, aria condizionata e minibar. Alcune sono dotate di accesso disabili, altre includono una vasca idromassaggio privata. Al mattino gusterete una colazione continentale con cibi dolci e salati.
Dove mangiare
Casina del Bosco
Viale Antonio Beccadelli, 15, 47921 Rimini
Il menu della Casina del Bosco propone combinazioni tradizionali ed innovative che permettono di gustare la vera piadina romagnola a Rimini. La specialità della casa è la classica piadina, che potrete gustare nella splendida terrazza, un luogo unico e intimo.
Lo Zodiaco
Viale Regina Margherita, 159, 47831 Rimini
Lo Zodiaco è il punto di riferimento per i riminesi dal 1991 quando si parla di buona cucina di pesce. Le specialità della casa sono le crudité di mare, ma anche la pasta tirata al mattarello, i fritti di pescato e la grigliatona di pesce sulla pizza.
La brasserie
Via Lagomaggio, 136, 47923 Rimini
La brasserie è un piacere nuovo di mangiare naturale. Un piacere che si rinnova ogni volta che gustate le pizze cotte nel forno a legna, preparate unicamente con farine biologiche, gli originali piatti vegetariani, la ricca selezione di dessert e gelati fatti in casa. Il motivo è l’attenzione con cui scelgono i migliori ingredienti, perché ogni cosa conservi sempre il gusto più vero e genuino.
Osteria brodo di giuggiole
Via Soardi, 11, 47921 Rimini
Nel cuore del centro storico di Rimini, l’Osteria propone piatti della cucina locale e di stagione a km zero. Per ottenere questo le materie prime sono selezionate personalmente dalla proprietà, attraverso la collaborazione con piccole realtà di produttori locali per portare in tavola i sapori genuini di un tempo. A seconda del periodo dell’anno potrete deliziarvi con funghi spontanei di bosco, tartufo del Montefeltro e dell’entroterra Riminese, cinghiale e verdure di stagione; senza dimenticare la pasta all’uovo fatta in casa con farina macinata a pietra come una volta, la carne, il coniglio, i salumi, i formaggi accompagnati da composte fatte in casa. L’ambiente è familiare per cercare di farvi sentire come a casa vostra.
L’ingrata
Piazzetta San Martino, 6, 47921 Rimini
In una raffinata corte di un palazzo settecentesco, nel cuore del centro storico di Rimini, un emozionante viaggio tra i sapori della cucina romagnola. Un delicato passaggio tra antico e moderno dove antipasti, primi, secondi e dolci ripropongono la propria genuinità con nuove presentazioni e rivisitazioni. una griglia a vista domina la scena lasciando però alla bontà delle carni e all’ampia cantina dei vini di questo magico territorio l’ultima parola.
Bounty
Via la Strada (1954), 6, 47921 Rimini
Il Bounty Rimini Adventure Club nasce nel 1990 e, come l’omonimo vascello teatro del più famoso ammutinamento della storia, viene costruito seguendo la sua straordinaria struttura, completamente in stile navale, rendendolo un locale unico nel suo genere. Si tratta di un ristorante dove potersi concedere sia una cena veloce, scegliendo tra l’ampia varietà di piadine e hamburger speciali, sia una cena completa a base di carne o pesce, il tutto creato dalle sapienti mani degli chef, con ingredienti scelti accuratamente.
La mi mama
Via Luigi Poletti, 32, 47923 Rimini
Il ristorante La Mi Mama è il luogo ideale per vivere momenti rilassanti, alla scoperta dei sapori e dei profumi dell’antica tradizione romagnola. L’affascinante spazio luminoso, le luci soffuse, i colori caldi, i fiori, gli arredi, i complementi sobri e le vetrine ricche dei pregiati vini, delle più rinomate aziende locali e nazionali, si fondono donando ai commensali un’atmosfera calda e particolare.
Piatti tipici
Brodetto di pesce
Ingredienti:
- 2 kg. di pesce misto: mazzole, sgombri, triglie, palombo, canocchie, granchi, seppiolini, rombetto
- 4 spicchi d’aglio
- mezza cipolla
- 2 cucchiai di conserva
- 1 bicchiere d’olio extravergine d’oliva
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale, pepe, prezzemolo, acqua q.b.
Pulite e lavate con cura tutto il pesce, lasciate interi i pesci più piccoli e di quelli più grossi fatene dei pezzi.
Fate soffriggere nell’olio il prezzemolo e l’aglio tritati e la cipolla tagliata fine, aggiungete il vino, fatelo evaporare un po’; unite infine la conserva diluita in un po’ d’acqua, salate e pepate.
Quando il sugo bolle disponete il pesce nel tegame avendo cura di iniziare col più grosso che cuoce in più tempo; dopo 6 / 7 minuti si aggiungete tutto il rimanente pesce continuando la cottura a tegame coperto a fuoco medio per circa dieci minuti.
Per ulteriori 15 / 20 minuti mettete a fuoco lento e togliete il coperchio perché il sugo si addensi.
Il tempo di cottura può variare secondo la quantità e la pezzatura del pesce, ma solitamente occorrono almeno 40 minuti.
Bustrengo
Ingredienti:
- 100 gr. di farina gialla
- 200 gr. di farina bianca
- 100 gr. di pangrattato
- 200 gr. di zucchero oppure miele
- 3 uova
- mezzo litro di latte
- 100 grammi di uva passa
- 100 gr. di fichi secchi fatti a pezzetti
- 1 scorza di limone
- 1 scorza d’arancio
- mezzo kg. di mele sbucciate e fatte a pezzetti
- mezzo bicchiere di olio di extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di sale
Fate un bell’impasto con le farine, il pangrattato, le uova intere, l’olio, il sale, amalgamando con il latte.
Aggiungere poi mele, fichi secchi e uvetta poi grattugiate le scorze degli agrumi. Ungete una teglia da forno con olio, versatevi il composto e ponete in forno a 160 / 170 gradi per circa 50 / 60 minuti. Va gustato a pezzettoni con vino dolce o passito.
Cappelletti

Ingredienti:
- 100 gr. di formaggio molle, stracchino o squaquerone
- 150 g. di ricotta
- 150 gr. di parmigiano
- (è ottimo anche un 50 gr. di formaggio di fossa grattugiato della tradizione collinare a noi vicina)
- 2 uova
- scorza di limone
- noce moscata
Predisponete insieme i formaggi, grattugiatevi sopra una scorza di mezzo limone e poca noce moscata (se è troppa da fastidio) ed impastate con le uova.
Prendete la sfoglia e fatene dei quadretti di circa tre centimetri di lato. Ponete con una forchetta una punta di ripieno nel mezzo del quadretto, piegate in diagonale in modo da ottenere un triangolo quindi prendete i lembi della base ed uniteli sovrapponendo le loro punte e stringendo con forza. Viene fuori un cappelletto, appunto.
Fiocchetti di carnevale
Ingredienti:
- 1 uovo
- un cucchiaio di cognac
- un’arancia
- un pizzico di sale
- farina quanto basta per impastare tutto
- olio di semi
- zucchero a velo
Impasta molto bene la farina con l’uovo, il cognac, il succo dell’arancia ed il pizzico di sale; dovrai ottenere un composto piuttosto morbido ma che non si attacchi alle mani. Con l’aiuto del matterello, stendi l’impasto per formare una sfoglia molto sottile; con una rotella a zig zag, taglia dei rettangoli di sfoglia ai quali darai, rigirandoli, la caratteristica forma del fiocchetto.
Friggi ogni fiocchetto in olio di semi e, dopo averli ben scolati spolverizzali con lo zucchero a velo. Servili freddi.
Piada dei morti
Ingredienti:
- 250 gr. di farina
- 25 gr di lievito di birra sciolto in un pò di latte tiepido
- 50 gr. di zucchero
- uva sultanina a piacere
- un pizzico di sale
- 3 uova intere
- 50 gr. di burro fuso
- una manciata di noci sgusciate, una di mandorle e una di pinoli.
Alla farina disposta a fontana sul tagliere, aggiungi il lievito di birra, lo zucchero, un pizzico di sale, 2 uova, il burro e l’uva sultanina; impasta bene, poi poni il tutto in una terrina e lascia lievitare per 2-3 ore.
Quindi stendi l’impasto in una teglia e lascia ancora lievitare per circa un’ora. Ricopri con le noci, le mandorle ed i pinoli; spennella il tutto con un uovo intero, appena mescolato con un po’ di zucchero. Cuoci in forno già caldo a 200 gradi per circa 30 minuti.
Dove fare shopping
Brolli Bruno Ceramiche d’arte
Viale Coletti, 40 47921 – Rimini San Giuliano
La Bottega Artigiana Bruno Brolli &Art. Co è una firma della ceramica artistica conosciuta in Italia e in diversi paesi del mondo. Segue lo stile delle vecchie tradizioni dei maiolicari riminesi ottenendo una produzione diversificata che va dal decoro faentino a quello tipico romagnolo color ruggine.
Amarcord la Romagna
Via Vespucci, 67 47921 Rimini
Negozio al dettaglio di souvenir e prodotti tipici della Romagna, dalle tele stampate a mano con i simboli Romagnoli o con i disegni di Tonino Guerra e Zavalloni, alle ceramiche rigorosamente fatte a mano con disegni tipici, e tele e libri su Federico Fellini. Inoltre una vasta gamma di prodotti enogastronomici tipici della tradizione romagnola come vini, liquori, olio extra vergine, biscotti, confetture, mieli, salse, sughi, castagne sciroppate e al liquore, fichi caramellati, la cioccolata degli artigiani Romagnoli, salumi di Mora Romagnola, formaggio di fossa di Sogliano e non ultima l’emblema della Romagna “la piadina “rigorosamente cotta a mano e prodotta con farina Romagnola e sale di Cervia.
Le Befane shopping center
Via Caduti di Nassiriya, 20 – 47900 Rimini
Oltre 130 negozi, bar e ristoranti, Ipermercato Conad e Cinema Multisala.
Come arrivare
In treno
La stazione centrale di Rimini serve i treni in arrivo da Bologna, Bari e Ravenna.
I servizi sono forniti con treni regionali e veloci, che collegano Torino e Milano con tutta la Riviera Adriatica (Rimini, Ancona, Pescara, Foggia, Bari, Lecce e Taranto).
Per gli orari e le prenotazioni è consigliabile consultare il sito di riferimento.
In aereo
Gli aeroporti più vicini alla città sono:
- Raffaello Sanzio (Ancona)
- Bologna
- Aeroclub San Marino
In auto
Autostrada A14 Bologna-Rimini-Ancona-Bari-Taranto:
Comunemente chiamata Autostrada Adriatica o del Mare, fulcro di tutta la viabilità autostradale che collega il Nord al Sud dell’Italia e viceversa.
La A1 collega Milano con Roma passando da Bologna e Firenze. Per chi vuol venire in Riviera di Rimini, ci sono gli allacciamenti della A1 con la A14 a Bologna. Dalle regioni del Sud il percorso è ancora più semplice, in quanto la A14 arriva direttamente fino a Bari e Taranto.
Distanza dalle principali città
Roma
328 km
Milano
338 km
Napoli
492 km
Venezia
272 km
Bologna
123 km
Firenze
174 km
Libri guide informazioni utili
Sito del Comune
Libri
Rimini è una delle città di mare più famose dell’Adriatico. Locali ed eventi la rendono agli occhi del mondo, mondana e moderna. Eppure sotto il suo vestito c’è molto di più: Rimini vanta una storia antichissima e conserva tra le proprie mura, misteri e leggende. Molte sono le curiosità che andremo a scoprire.
È nell’arte del colore e nelle sue immemorabili radici artigiane che si conserva ciò che di più prezioso, autentico e incantevole può offrire Rimini a chi la abita e a chi la visita. Per scoprire questo volto celato è necessario, però, varcare la soglia di chiese, musei e palazzi e attendere che i colori si rivelino e si raccontino, uno a uno, quadro per quadro. Incontreremo dunque tra gli altri: Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Guido Cagnacci, Giotto e tanti altri.