- Continente: Europa
- Nazione: Italia
- Regione: Campania
- Città: Napoli
- Orari d’ingresso: linea 1: dalle 6:00 alle 23:00; linea 6: attualmente chiusa al pubblico
- Costo biglietto: € 1.10 per il Biglietto Unico Urbano; € 1.60 per il Biglietto Tic
- Nome Artista: Vari
- Tempo necessario per la visita: variabile
- Tempi di attesa per la fila: varaibile
Dove si trova
Napoli è un mondo di scoperte ed è un modo di scoprire via via il colore dell’umanità.
La sua immagine è eterea ed ogni qual volta la si guarda, e si cerca di definirla, si scorgono nuovi, incredibili, angoli di visione.
Le stazioni dell’arte della Metro rappresentano l’arte ed il colore della città.
Sono state realizzate a partire dal 1995 in relazione ad un più ampio progetto di riqualifica e potenziamento del sistema metropolitano, promosso dall’allora Sindaco Bassolino e dal critico d’arte Bonito Oliva.
Ad oggi le stazioni trasformate in musei di arte contemporanea sono distribuite lungo le linee 1 e 6 e contano oltre 90 artisti e 200 opere.
Cosa vedere
Garibaldi
La stazione Garibaldi è l’inizio di questo particolare percorso museale sotterraneo che si articola lungo tutta la linea 1 della metropolitana di Napoli.
L’ingresso è situato dal lato opposto a quello della Stazione Centrale ed è inserito all’interno di un più ampio spazio commerciale, ricco di attività e di vita.
La particolarità risiede soprattutto nel particolare gioco di luci ed ombre creato dall’architetto Dominique Perrault che realizza una copertura in teflon forato che anticipa il gioco di incroci delle scale mobili.
La luce naturale raggiunge così quasi la banchina riflettendosi costantemente sull’acciaio dei supporti e sui dettagli in arancione.
Infine prima di arrivare alle banchine, in stile Tube londinese, è possibile ammirare le opere del Pistoletto che, interamente realizzate in acciaio e specchi, propongono un insolito gioco di foto statiche e riflessi.
Università
Seconda tappa del nostro viaggio è la stazione Università, realizzata dall’architetto Karim Rashid e dedicata all’era digitale ed all’informazione.
Eclettica e multicolore si compone di molteplici rimandi alla coesistenza tra arte contemporanea ed umanesimo, in un continuo mutamento di forme e superfici.
I materiali adoperati sono prettamente corian ed acciacio specchiane ma a farla da padrone sono, come già detto, le forme delle statue e delle figure ricreate con particolari giochi di colori e di tecnologia.
Al primo piano rinveniamo un’alternanza di led bianchi, pilastri neri, pareti lime e rosa fucsia che danno risalto alle tre grandi opere contenute ovvero Conversational Profile, che simboleggiano il dialogo e la comunicazione, Ikon, che proietta figure tridimensionali, e Synapsis, che rimanda al reticolo neurale.
I colori delle pareti mutano poi a mano a mano che si scende verso le banchine dove si passa da una mescolanza di serigrafie in azzurro e rosa a mattonelle con motivi grafici digitali disposte a comporre pattern tridimensionali di tre colori.
Municipio
La Terza fermata della Metro è quella di Municipio i cui lavori sono iniziati nel lontano 2003 e che hanno subito nel tempo numerosissime modifiche in virtù del patrimonio storico portato alla luce.
Ed è proprio questo aspetto che conferisce grandissima importanza e visibilità a questo particolare snodo, punto espositivo composto da molteplici teche contenenti i resti delle antiche civiltà greche e romane.
L’ibridazione tra passato e presente è avvenuta grazie allo studio dell’architetto Alvaro Siza a cui poi si sono aggiunte nuove e molteplici valutazioni legate alla corretta esposizione di alcune navi romane rinvenute.
Toledo

Proseguendo lungo la linea 1 si incontra poi la fermata Toledo, realizzata secondo il progetto del designer Oscar Tusquets Blanca per rendere omaggio alla storia di Napoli ed al suo ruolo centrale nel Regno delle Due Sicilie.
Al primo piano infatti è possibile ammirare l’innesto e la simbiosi delle strutture moderne della metropolitana con i resti di un antico torrione difensivo di età aragonese.
Il gioco di luci e di colori qui proposto è pensato per accompagnare il fruitore lungo una lenta discese, dalla strada fino agli abissi, essendo la stazione stata realizzata al di sotto di una falda acquifera.
Si passa dunque dal nero iniziale ad un ocra intermedio, che simboleggia il tufo napoletano, fino all’azzurro del mare, presente al livello delle banchine, ricalcato da un’istallazione di Robert Wilson, By the sea.. you and me, che riproduce l’immagine di un mare appena increspato.
Le meraviglie non finiscono qui ma anzi si accompagnano il viaggiatore lungo le uscite ove è possibile rinvenire, lato Montecalvario, alcuni estratti del progetto Razza Umana di Oliverio Toscani ed i mosaici di William Kentridge, dal tiolo Naples Procession.
Dante
La stazione di Dante è stata invece progettata da Gae Aulenti nell’ambito di un più ampio sistema di valorizzazione della pianta settecentesca dell’omonima piazza antistante l’ingresso.
Qui l’uso, nella pavimentazione, della pietra etnea a lastre e cubetti, che richiama il disegno esterno vanvitelliano, si combina con il cristallo trasparente e l’acciaio, proprio dell’architettura, realizzando un emiciclo illuminato da ogni parte.
All’interno è invece possibile ammirare gli affreschi dell’Alfano, Luce-Grigio e Frammenti di un autoritratto, l’opera di Kosuth, Queste cose visibili, che rappresenta una scena tratta dal Convivio di Dante, e l’opera di Kounellis.
Infine di grande impatto è sicuramente l’installazione del Pistoletto, intitolata Intermediterraneo, che attraverso un gioco di luci ed una lastra specchiante riproduce il mar Mediterraneo.
Museo
La stazione successiva è quella di Museo e come la precedente è stata realizzata su progetto di Gae Aulenti.
L’intera opera è scandita da rimandi al vicino Museo Archeologico Nazionale, a partire dai colori rosso pompeiano e pietra vesuviana fino ad arrivare ai calchi in bronzo della Testa di Cavallo, o Carafà, e del Lacoonte.
Ancora è importante sottolineare la presenza, lungo il corridoio che porta dalla banchina metropolitana al Museo Nazionale, di un ampio ambiente espositivo in vetro bianco ed acciaio che dà risalto ai numerosi reperti rinvenuti durante la realizzazione delle diverse fermate della metro.
Materdei
La stazione Materdei invece presenta l’opera Carpe diem, in bronzo colorato, del Serafini; un mosaico con sopra una stella dai colori giallo e verde; e l’utilizzo di vetri colorati ed acciaio che uniti ai colori azzurro e verde creano un gioco di luci ineguagliabile.
Scendendo verso la banchina è poi possibile ammirare il mosaico della Chia, i solidi geometrici tridimensionali dello Spalletti, il mosaico con altorilievi in ceramica dell’Ontani e quelli raffiguranti figure animalesche del Buccolieri.
Infine lungo le banchine sono state collocate diverse serigrafie policrome.
Salvator Rosa
Procedendo si incontra poi la splendida stazione di Salvator Rosa da molti addetti ai lavori considerata un piccolo centro Pompidou napoletano per via dello stile eclettico e multicolore realizzato all’interno ed all’esterno della fermata, trasformando all’occorrenza anche gli edifici vicini.
L’uso del vetricolor nei mosaici Il volo di Icaro o Il treno che parte dall’isola sicuramente aumenta l’impatto visivo dell’opera che nel suo complesso si articola prendendo le mosse da un antico ponte romano da cui poi discendono ed ascendono le scale mobili.
Le stesse che consentono di giungere nel rinomato piazzale dei giochi, progettato da Salvatore e Domenico Paladino ed adornato dai mosaici del Buccolieri, ove è possibile ammirare le splendide sculture ludiche realizzate dai progettisti e poste di fianco a tre diversi giochi praticabili.
Infine è possibile ammirare l’installazione A subway è chiù scura, di Perino&Vele, ed Eccomi qui, di Lello Esposito, ovvero Pulcinella che guarda dall’alto la strada ed osserva il mondo e la vita.
Quattro Giornate
La stazione di Quattro Giornate si caratterizza per le tre sculture presenti nei giardinetti antistanti l’ingresso, quella in acciaio corten a forma di V e le due bronzee, che raffigurano atleti in movimento.
Il tutto rimanda all’impresa storica avvenuta durante la seconda guerra mondiale delle quattro giornate di insurrezione popolare contro la dominazione tedesca, come testimoniato dalle sculture in bronzo e dai dipinti del Longobardi presenti nell’atrio.
Infine ulteriori rimandi sono individuabili nelle sequenze di guerra del Fermariello, nella serigrafia su cinque pannelli in policarbonato della Sargenti, dal titolo Sabe que la lucha es cruel.
Vanvitelli
Giungendo quasi al termine del percorso museale rinveniamo la fermata Vanvitelli, la prima ad essere inaugurata, nel lontano 1993, e ricca di installazioni e di giochi di colore, che dal blu migrano verso il lilla e dal giallo verso il grigio.
Le opere che adornano i vari livelli sono: Off limits, del Paolini, ovvero un masso che dà la sensazione di attraversa la teca che lo contiene; Successione di Fibonacci, del Merz, che rappresenta una spirale blu al neon che a livello intermedio acquisisce forme animalesche.
Infine è possibile ammirare le stelle d’acciaio realizzate dallo Zorio, otto cilindri realizzati in metallo, cristallo, cera e vetro, detti i Pozzi, ed i mosaici di pietra e pasta vitrea della Ducrot.
Rione Alto
Ultima fermata è quella di Rione Alto che presenta un ingresso in vetro e cupole metalliche adornato da una fontana con mosaico del Cevoli.
All’interno poi è possibile ammirare le opere del Tremlett, i Wall Drawings, del Zevola, del Valente, i Nome de plume, fino ad arrivare alle istallazioni dell’Anelli, del Malerba e dell’Argentato.
Artista
Dominique Perrault
Dominique Perrault è un architetto urbanista francese, classe ’53 è considerato uno dei personaggi più influenti dell’architettura francese.
Tra le sue opere più famose si ricordano: la Biblioteca Nazionale francese, il Velodrom a Berlino, la Torre Fukoku ad Osaka, la Corte di Giustizia Europea a Lussemburgo e l’Olympic Tennis Stadium di Madrid.
Oltre allo studio a Parigi ha aperto a Berlino, Lussemburgo e Madrid.
Gae Aulenti
Gae Aulenti, nata Gaetana Emilia Aulenti, è stata una delle figure italiane più importanti e conosciute nel mondo nel campo del design e dell’architettura, soprattutto nel campo dell’allestimento e del restauro.
Dal 1956, tre anni dopo l’ottenimento della Laurea in Architettura, al 2012, anno della scomparsa, ha preso parte ad oltre 630 progetti di architettura lasciando un segno unico ed indimenticabile nel panorama mondiale.
Nella sua lunga carriera ha ottenuto molteplici riconoscimenti, tra cui il Premio Imperiale per l’architettura ed il Premio alla Carriera della Triennale.
Karim Rashid
Karim Rashid, classe ’60, è un noto designer industriale che sé formato in Canada ed ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’architettura in Italia.
Ha creato oltre 2000 opere, tra di segni e modelli, vanta oltre 4000 oggetti in produzioni e conta oltre 14 esposizioni permanenti all’interno di musei di tutto il mondo, tra cui il MOMA di New York e di San Francisco.
Oltre alla moda, all’arredamento, all’arte ed alla musica, la sua firma come progettista d’interni la si ritrova nel ristorante Morimoto di Filadelfia e nell’Hotel Semiramis di Atene.
Alvaro Siza
Alvaro Siza, è un architetto portoghese di fama mondiale, professore della cattedra di Costruzione dell’Università di Porto e vincitore di: una Medaglia d’oro dell’architettura, un Premio Wolf per le arti, un Leone d’Oro alla Carriera.
Il Maestro è stato molto attivo anche in Italia dove ha lasciato la sua indimenticabile impronta in molteplici edifici.
Olivero Toscani
Oliviero Toscani è un fotografo ed un creativo, tra le figure italiane più apprezzate e conosciute nel mondo.
Sin da ragazzo si distingue per la sua innata capacità di guardare oltre le forme ed i concetti stereotipati della pubblicità realizzando nel corso degli anni, grazie anche alle collaborazioni con importanti marchi e riviste di moda, scatti e campagne iconiche.
Il successo raggiunto con le campagne per Benetton, che mescolano tecnica fotografica e problematiche sociali, lo consacrano nell’élite dei pubblicitari.
Nel 1993 fonda Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, mentre nel 2000 crea La Sterpaia, centro per la ricerca della comunicazione moderna.
Periodo storico
La necessità di dotare la città di Napoli di una rete ferroviaria nel sottosuolo risale al alla metà degli anni ’60, in relazione alla sempre più pressante necessità di potenziare il sistema di trasporto funicolare in funzione tra il Vomero ed il centro cittadino.
Il primo tratto della rete metropolitana di Napoli, tra le stazioni Vanvitelli e Colli Aminei, è entrato in servizio nel 1993, dopo ben 13 anni di lavori, più volte interrotti a causa dell’abusivismo edilizio e dei danni legati al terremoto dell’Irpinia.
Come arrivare
Metro
Bisogna adoperare il servizio metropolitano cittadino e scendere alle diverse stazioni presenti sulle linee 1 e 6.
Treno
Giunti alla stazione centrale di Napoli è poi necessario entrare all’interno del circuito metropolitano.
A piedi
Le fermate della metropolitana sono indicate da appositi segnali, una volta trovato l’ingresso basterà scendere alla stazione che si vuol visitare.
Autobus
Se si adopera l’autobus, basterà arrivare in zona Stazione Centrale da qui poi inserirsi nel circuito della metropolitana.
Automobile
L’auto, come nel caso dell’autobus, può essere adoperata per raggiungere la Stazione Centrale Garibaldi, per poi lasciarla ed adoperare la metropolitana di Napoli.
Dove alloggiare
Grand Hotel Vesuvio
Via Partenope 45, 80121, Napoli
Una struttura ricettiva elegante e raffinata, calda ed accogliente, curata nei minimi dettagli ed affacciata sulle splendide acque del Golfo di Napoli, a pochi passi dal centro città e dai luoghi d’interesse.
ROMEO Hotel
Via Cristoforo Colombo 45, 80133, Napoli
Struttura moderna ed innovativa, creata dallo studio d’architettura Tange & Associates, mette a disposizione degli ospiti una piscina panoramica, un ristorante giapponese, una luxury SPA ed ampie camere complete di ogni comfort.
B&B La Storia di Napoli
Piazza Mercato 340, 80142, Napoli
Nel cuore di Napoli, a pochi passi dalle principali attrazioni locali e dagli snodi cittadini, è possibile soggiornare in questa splendida struttura completa di tutti i comfort.
Caruso Place Boutique & Wellness Suites
Via Toledo 256, 80132, Napoli
Splendida struttura curata nei minimi dettagli, con camere calde ed accoglienti, moderne e raffinate, complete dei comfort necessari a garantire un soggiorno unico ed indimenticabile nel cuore di Napoli.
Dove mangiare
Antica Pizzeria da Michele
Via Cesare Sersale 1, 80139, Napoli
Una delle pizzerie più antiche d’Italia ed oggi inserita nella Guida Michelin, qualsiasi altra parola non sarebbe in grado di rendere omaggio alla qualità ed alla bontà della vera pizza napoletana. Da provare, senza se e senza ma.
Sorbillo
Via Dei Tribunali 32, 80138, Napoli
Nel cuore di Napoli, nella via della pizza del mondo, è possibile gustare la cucina stellata di Sorbillo ovvero l’antica arte pizzaiola napoletana.
Ed anche qui bisogna lasciare da parte le parole per provare dal vivo il gusto e la bontà della tradizione.
Trattoria Da Nennella
Vico Lungo Teatro Nuovo 103/104/105, 80134, Napoli
Locale caratteristico dove si respira la convivialità partenopea al suo apice.
Piatti semplici cucinati nel solco dell’antica arte culinaria campana, con prodotti freschi e di qualità.
Palazzo Petrucci Ristorante
Via Posillipo 16C, 80123, Napoli
Locale stellato che gode di una vista mozzafiato, a metà tra le splendide acque del Golfo di Napoli e la vetta del Vesuvio.
Altre attrazioni nelle vicinanze
Spaccanapoli
Napoli ti prende per confidenza e ti lascia con rimpianto.
Per poterla vivere ed assaporare, per poterla guardare nel profondo, è necessario mischiarsi tra la gente, vedere il loro calore e sentire sulla pelle gli odori delle botteghe e delle case.
Spaccanapoli è la tana del bianconiglio di Alice in Wonderland, la via emblematica di Napoli, il luogo dove respirare la vera essenza partenopea.
Napoli Sotterranea

Non sempre bisogna temere ciò che si cela nell’oscurità, spesso, come nel caso di Napoli Sotterranea, il magnifico è nascosto agli occhi di coloro che si sforzano di guardare.
Il sottosuolo della città non fa eccezione e per scoprire la storia della civiltà partenopea bisogna scendere a ben 40m di profondità ed addentrarsi tra vecchi cunicoli.
Si consiglia di indossare una felpa e si sconsigliata la visita alle persone che soffrono di claustrofobia.
Info utili
Sito ufficiale
Biglietto
Il costo del biglietto risulta essere quello della Metropolitana:
- €1.10 per Biglietto Unico Urbano;
- €1.60 per Biglietto Tic
Libri
- Napoli metro per metro. Linea 6. Guida della città. Ediz. Italiana e inglese, di Roberta De Risi e Alessia De Michele